sabato 23 maggio 2009

20 ANNI DI ESECUZIONI FISICHE E MORALI

NON  PERMETTEREMO MAI L'OBLIO

Vent'anni fa cominciava il cammino di un potere non troppo occulto, verso la demolizione di uno dei pilastri fondanti la nostra Repubblica, la legge e i suoi rappresentanti, il 23 maggio 1992 a Capaci saltava per aria Giovanni Falcone assieme alla moglie Francesca Mordillo e la sua scorta, un primo pugno nello sterno della speranza italiana di liberarsi di "cosa nostra".

57 giorni dopo, in via Adamelio, l'amico e collega Paolo Borsellino, seguiva la sua stessa sorte. Il pugno del KO.

Da allora, e' stato un susseguirsi di attacchi alla magistratura senza distinzione di parte, come se, essere un magistrato, significasse allora (oggi piu' di allora), essere il nemico personale di chi detiene il potere politico.

Da allora ho visto la metamorfosi, il ponte virtuale che ha permesso a piu' di un condannato per mafia, con sentenza passata in giudicato, salire il vertice della politica, gettando l'Italia in un vortice di confusione mentale, credo che UBER l'abbia illustrata meglio delle mie parole.

Guardate che vignetta ha pubblicato oggi su inserto satirico

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