martedì 8 settembre 2009

…IL FUOCO COME ELEMENTO PURIFICATORE, QUANDO LI PRENDETE…BUTTATELI DENTRO, UN DEFICIENTE LO SI CONFENZIONA IN 9 MESI, UN BOSCO IN 100 ANNI…NON HO DUBBI SU CHI SALVARE.

Ok, questa mattina ho preso atto che sono rientrata dalle vacanze, e’ bastato salire in macchina e…i primi moccoli all’indirizzo di chi parcheggia davanti al passo carraio sono volati, mi sono detta, coraggio bella, da ora e per i mesi a venire, questa è la quotidianità.

 

Finite le commissioni ho preso il coraggio a due mani e mi sono messa a spulciare i quotidiani on line, tempo sprecato, la coalizione di maggioranza sta scopiazzando quanto ha fatto la coalizione che l’ha preceduta, secchiate di letame sono volati su Prodi e secchiate di letame stanno volando su Fini, non posso che ripetere quanto ho detto allora, il Parlamento Italiano si è trasformato in una cloaca.

 

Me ne sono sbattuta le animelle allora, lo faccio anche oggi, da troppo tempo la politica si e’ dissociata dal Paese reale per coinvolgermi come non troppo tempo fa, la differenza oggi la fanno i mezzi di comunicazione e le “cazzate che spara il padrone delle ferriere”, mi sa che vuole fare concorrenza ai blog satirici, voglio vedere come diavolo farà a dimostrare in tribunale che non e’ impotente.

 

Ma l’impotenza e’ un reato? Ma andasse a fanc… lui e chi ce lo ha rimesso in quella carica.

 

Il paese crolla per i terremoti, frana (a Cagliari e Napoli) per scarsa o inesistente manutenzione del sottosuolo, è sotterrato da esondazioni sempre causate da mancata pulizia dei fiumi, da montagne di sacchetti di monnezza da Trapani a Bolzano, se messi in fila coprirebbero la distanza dalla terra alla luna andata e ritorno, loro litigano usando lo stile delle lavandaie del 1800 e il Paese reale va a puttane in tutti i sensi.

 

Gli incendi si susseguono da nord a sud e viceversa, il 95% sono dolosi, due piromani degli incendi scoppiati in Sardegna sono stati presi, uno ha dato fuoco nel Sassarese per vecchi rancori contro il suo datore di lavoro, l’altro, nel Cagliaritano, ha dato fuoco per vendicarsi dei confinanti che gli avevano fatto riportare i confini della proprietà alle origini (di notte spostava paletti rosicchiando metri ai vicini).

 

Guardando la desolazione della terra bruciata e gli scheletri degli alberi che disegnano paesaggi da films dell’orrore, mi è venuto in mente Guido Ceronetti (una delle mie passioni) e una sua esternazione che all’epoca trovai eccessiva, improvvisamente mi sono trovata allineata al suo pensiero…

 

“…guardo lo scenario devastante che offrono gli alberi anneriti, i rami spogli e dritti verso il cielo alla stregua di braccia tese che chiedono aiuto per non morire e scopro l’odio per chi li ha uccisi, hanno ucciso il mezzo che permette la produzione di ossigeno, la vita.

Questi immondi esseri amano il fuoco, quando non c’e’ lo cercano, lo creano, se ne vanno come jene di notte, in mano una tanica di benzina e un fiammifero, compiuto l’omicidio si godono l’agonia delle vittime innocenti e impotenti, ne hanno preso uno, la psicologia lo ha salvato, eppure per fare giustizia sarebbe bastata una tanica di benzina e un fiammifero…”

 

Ecco, mi sta succedendo la stessa cosa, sto scoprendo di saper odiare coscientemente e non solo i piromani, quelli che scaricano spazzatura a ogni angolo, quelli che si disfano di frigoriferi rotti e vecchie cucine scaricandoli sui bordi delle strade, monconizzerei i secondi e darei fuoco ai primi, senza rimorsi, anzi, me ne andrei a dormire serenamente con la certezza che, un buon numero di maiali parlanti non potranno ripetere le loro imprese.

 

PRIMA

INCENDIO A LOIRI.jpg

DURANTE

fiamme.jpg

DOPO

Savona%2007082003%20021.jpg

Insomma, non accetto più di “dover” essere tollerante, la buona educazione sempre più spesso viene scambiata per coglioneria, la tolleranza per vigliaccheria, voglio le regole certe da rispettare, tutti, partendo dal (come lo definisce Masso) Lodoalfanato Presidente del Milan.