venerdì 17 luglio 2009

A MEZZANOTTE VA...

E POI DICIAMO CHE NON SI SFORZA PER LA REPUBBLICA 
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(questa non ha niente a che vedere col post, ma l'ho appena sentita al TG3 delle 12.00, Benny ha avuto un incidente di riposo, si e' rotto solo un polso)
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E così è ufficiale, le bande (pardon, le ronde) di quartiere sono istituzionalizzate, sorvolo sulle dichiarazioni del Presidente Napolitano, dico solo che, se avesse evitato di apporre la firma argomentando il rifiuto con le stesse parole, nessuno lo avrebbe crocifisso, lo giustifico per una sola ragione, in parlamento non esiste contraddittorio, ancora una volta sarebbe stato il solo a usare il cervello, quindi, pur firmando, ha preso le distanze motivandole.

Dalla parte opposta (opposizione),  presi come sono dalla necessità di dare una Ragione Sociale a quel che resta del PD (tram, treno, taxi), tutto tace.

E dico “meno male”, ieri sera ho preso il coraggio a due mani e ho seguito un frammento del discorso programmatico di Franceschini, mi sono detta:

Negli ultimi anni in parlamento e’ successo di tutto e il contrario di tutto, sono volati insulti, sputi, brindisi, fette di mortadella, gesti dell’ombrello, sono passati da quelle aule (e ci sono ancora), mafiosi, intrallazzatori, bancarottieri, pornostar, veline, le eufemistiche ESCORT, chi sono io per negare la possibilita’ di restare in simile compagnia a un chierichetto?

Coi tempi che corrono, taxisti fuori di testa, uccidono pedoni e denunciano il furto del mezzo, tram fuori binario e treni che se non deragliano esplodono…non salgo su quei mezzi che non dicono da dove partono, ma peggio ancora, non sanno dove e con chi andare, preferisco la mia panda 4x4 (gatti), almeno so chi sono i passeggeri e dove vogliono andare.

L’istituzionalizzazione delle ronde mi ha fatta ridere, mi ha portata col pensiero alla mia infanzia nella mia città, Messina, a 10 anni facevo parte della “banda di Piazza Duomo”, canonicamente tutte le sere prendevo parte alle risse contro l’adiacente “banda di Piazza Municipio”, ce le davamo per futili motivi, dopo le prendevamo in casa per i vestiti strappati, le sbucciature e la sporcizia (pidocchi compresi) che portavamo dentro. Ce l’hanno fatta piantare la sera che, presi dalla fregola abbiamo lanciato pietre contro le lampadine lasciando la piazza al buio, il giorno dopo, meta’ di noi varcava la porta della scuola convitto accompagnati da residui insulti genitoriali e qualche scappellotto (Oggi prendono a sputi gli insegnanti), diciamo che la scuola era una conquista e non un parcheggio, il sapere un gusto indescrivibile per spiccare il volo e non un mezzo per aggirare le regole del vivere civile.

Dicevo che ho riso, mi sono chiesta se a formare le ronde saranno i sessantenni che 50 anni fa se le davano di santa ragione per motivi inesistenti.  

Il sapore amaro del discorso di Napolitano non va via, anche se, l’amico Vox un sorriso me lo ha strappato col sonetto che segue, una spiegazione cruda del decreto.

Promulga

Napolitano promulga la legge
pomposamente detta “sicurezza”,
ma fa sapere :«Questa si corfregge !
perchè si tratta di una monnezza !»

«Ma Presidente, serve per il gregge
- dice Schifani, in vena di schiettezza-
e se ne è felice chi c’elegge,
è inutile qualunque sottigliezza !

Facciamo leggi per divertimento,
per qualche interesse di bottega.
Facciano lavorar il Parlamento

e ci teniamo contenta la Lega!
Intanto il progetto è passato:
chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato!».

Vox
17 luglio 2009

http://quannocevocevox.blogspot.com/