sabato 28 novembre 2009

S.O.S. ANTISPAM

Qualcuno può aiutarmi a risolvere un problema nato da un uso improprio dei miei dati informatici?

L’ANTEFATTO:

Come tutti ricevo mail spazzatura, per la cura dell’impotenza, per vincere al lotto, per lavorare un’ora e guadagnare milioni, etc etc, l’ultima serie appartiene al filone “belle di giorno e di notte”.

Ho cominciato a usare il tasto “blocca mittente”……… ho scoperto che uno dei nomi che manda “monnezza” in rete è il mio.

Ovvio che ho sbloccato il mio indirizzo di posta elettronica, ma ho bisogno di sapere come difendermi  e dall’invasione (come si attiva un antispam) e se c’è un modo per impedire che i miei dati vengano usati per rompere le scatole a mia insaputa.

mercoledì 25 novembre 2009

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO…

….mi hanno detto che Lei ha promesso di andare in televisione per spiegare agli Italiani la nuova proposta di legge per la riforma sulla brevità dei processi civili e penali, capisco che preso da cotanto gravoso impegno Le siano sfuggite un paio di notizie importanti per una buona fetta di quegli Italiani che lei vuole “informare”, la prima è questa sotto…

EUTELIA.jpg

AGILE – ex EUTELIA
COME LICENZIARE 9000 PERSONE SENZA CHE NESSUNO SE NE ACCORGA !!!!!
E’ iniziato il licenziamento dei primi 1200 lavoratori di
OLIVETTI-GETRONICS-BULL-EUTELIA-NOICOM-EDISONTEL TUTTI CONFLUITI IN:
AGILE s.r.l. ora Gruppo Omega
Agile ex Eutelia è stata consegnata a professionisti del FALLIMENTO.
Agile ex Eutelia è stata svuotata di ogni bene mobile ed immobile.
Agile ex Eutelia è stata condotta con maestria alla perdita di commesse e clienti .
Il gruppo Omega continua la sua opera di killer di aziende in crisi , l’ultima è Phonemedia 6600 dipendenti che subirà a breve la stessa sorte.
Siamo una realtà di quasi 10.000 dipendenti e considerando che ognuno di noi ha una famiglia, le persone coinvolte sono circa 40.000 eppure nessuno parla di noi.
Abbiamo bisogno di invisibilità Mediatica, malgrado le nostre manifestazioni nelle maggiori città italiane ( Roma - Siena_Montepaschi – Milano – Torino – Ivrea – Bari – Napoli - Arezzo - ) e che alcuni di noi sono saliti sui TETTI, altri si sono INCATENATI a Roma in piazza Barberini, nessun Giornale a tiratura NAZIONALE si è occupato di noi ad eccezione dei TG REGIONALI e GIORNALI LOCALI.
NON siamo mai stati nominati in nessun TELEGIORNALE NAZIONALE perchè la parola d’ordine è che se non siamo visibili all’opinione pubblica il PROBLEMA NON ESISTE.
Dal 4-Novembre-2009 le nostre principali sedi sono PRESIDIATE con assemblee permanenti

Le Lavoratrici e i Lavoratori di Agile s.r.l. – ex Eutelia

…la seconda riguarda la Fiat di Termini Imerese.

fiat_termini.jpg

 A quanto pare, dopo le generose elargizioni ricevute dallo Stato (viste le incombenze del Lodo Alfano le sarà sfuggita anche questa notizia), dopo le promesse che nessuno stabilimento Italiano sarebbe stato chiuso, si rimangiano le promesse, per carità, lo so, parlano di riconversione, mi sorge il dubbio che gli stabilimenti (tutti quelli che si stanno fermando), saranno convertiti in mattatoi, e si, a questo ritmo di perdita di posti di lavoro, Lei sarà costretto, se non vuole una rivolta derivata dalla fame fisica, a  macellare un quarto della popolazione per dare da mangiare a quella parte che non ha più un reddito.

Capisco che queste notizie che girano in rete La facciano incazzare, il termine non è offensivo, dopo il Suo “sputtanare”, gli sputi al Senato, la mortadella a Montecitorio e gli “stronzi” di qualche giorno fa, la mia è solo “licenza poetica”, ma forse è meglio che Lei scenda dall’incazzatura e prenda atto che, la crisi “psicologica” sta facendo vittime reali, ma su queste vittime non Le è concesso fare passerella.

Ma poi, perché si agita tanto per i processi che l’aspettano?

Lei ha una “buona età” per essere (in caso di fantascientifica condanna in cassazione), mandato ai domiciliari, chiede le uscite per recarsi sul posto di lavoro e…saluteme a soreta alla faccia di questa  sporca Magistratura “comunista”.

Può optare per una perizia psichiatrica, Le assicuro che, pagando una normalissima parcella, troverà una marea di “ciarlatani specializzati” che imbastendo una serie di “manie ossessive e compulsive”, male che vada, l’affidano per qualche mese alla comunità di Don Gelmini, una donazione e anche in questa malaugurata ipotesi, Lei fa il gesto dell’ombrello alle toghe rosse.

Quindi, lasci da parte questa storia personale e si volti verso gli Italiani che sono allo stremo, ordini alle sue 5 reti TV di piantarla di parlare di un paese immaginario, ordini che mandino in onda le proteste di piazza e le ragioni di tali proteste, dica che illustrino che il prossimo Natale molti bambini non vedranno palle colorate nelle case, diciamo che non vedranno nemmeno il pranzo e la cena, ma non vedranno e sentiranno nemmeno le Sue palle sulla ripresa, non potendo pagare le utenze, non avranno modo di sentirLa dire per l’ennesima volta: la magistratura mi ha ingabbiato.

Scusi, ma visto che Lei è libero di muoversi come vuole, mi pare una gabbia a maglie larghissime, sempre che, Lei non soffra della sindrome di Napoleone, in questo caso non ci resta che aspettare pazientemente che il trascorrere del tempo Le dia quiete.

Le auguro di passare le prossime vacanze come i lavoratori della AGILE ex EUTELIA, che ogni boccone che mette in bocca Le dia la sensazione che sia l’ultimo.

Veda di mostrare alla gente il paese reale senza trucchi mediatici, non altro, non si sforzi di pensare che questo è il discorso della solita comunista, sbaglierebbe, sono al di la degli odierni comunisti.

Smetto, scrivere semisdraiata è faticosissimo e mi genera scariche di adrenalina, non vorrei perdere la pazienza.

venerdì 20 novembre 2009

IN MANUTENZIONE…

…forzata,  derivata da un volo a planare con atterraggio su un fianco, la tazza col caffè che avevo in mano non si è nemmeno scalfita,  la sottoscritta  da due giorni è in orizzontale nell’attesa di riassorbire la botta.

In rete entro col portatile, quindi toccata e fuga, a fra qualche giorno.

giovedì 19 novembre 2009

RFID e POSTUMANESIMO

 

Gironzolando in rete mi sono imbattuta in una mia vecchia conoscenza, RFID, Radio-Frequency-Identification-Devices, meglio conosciuto come CHIP, non troppo conosciuto come “microchip corticale”, si pensa che sia un oggetto usato per non perdere il cane, il gatto, il bancomat, la carta di credito…io e un nutrito gruppo di amici lo chiamiamo “il codice a barre” della prossima generazione.

A questo indirizzo la sua spiegazione capillare e i danni che causa, avevo pensato di postare l’intero articolo col permesso dell’autore, ma visto che sarei stata la quarta a farlo… 

http://ilcorrosivo.blogspot.com/2009/11/la-lunga-ombra-degli-rfid.html

 

… parlo a grandi linee del “Progetto Postumano” messo in cantiere tra la fine degli anni 70 e inizio 80. A quest’altro indirizzo i danni che ha causato e continua a causare.

http://www.aisjca-mft.org/chips-viol.htm

 

I componenti di questo progetto provengono da ogni disciplina nota e anche da quelle a noi ignote, tra le loro fila ci sono scienziati, biologi, storici, sociologi, tecnologi ingegneri, qualche genio, come Ray Kurzweil. Tutti convinti assertori di quella che Francis Fukuyama, professore di economia politica internazionale alla Johns Hopkins School e membro del Consiglio del presidente degli Stati Uniti d'America sulla Bioetica, ha definito come "l'idea più pericolosa del mondo: la liberazione della razza umana dai suoi vincoli biologici".

Già il concetto di liberazione della razza umana dai vincoli biologici la dice lunga sul fine, quando ho conosciuto un paio di cultori del tema è quasi finita a rissa fisica, studiavano l’ibridizzazione tra memoria biologica e memoria meccanica, una specie di Ciborg, sentirli parlare convinti della bontà del prodotto mi spinse a chiedere

“a chi serve e a cosa serve”

“non ho risposte da darti”

“capito, siete quelli che non si chiedono mai se è utile o se sarà un disastro, per voi conta che sia fattibile, se poi generate una marea di morti non importa, per voi è fattibile”

Il manifesto del Progetto Postumano è un messaggio illusorio, fa presa e si avvale di un paio di testimonial che nessuno di noi metterebbe al rogo per essersi sottoposti a impianti craniali, il portavoce o uno dei portavoce italiani ha rilasciato una descrizione del fine che si prefiggono, copio uno stralcio dal sito di Linus:

Quando si parla di transumanisti salta sempre fuori l'"uploading". Può spiegarci cos'è e in cosa consiste?

“L’uploading è il trasferimento di una mente umana in una macchina pensante. Al momento, però, è solo una speranza, sappiamo che è possibile trasferire informazione da cervelli biologici a macchine elettromeccaniche e viceversa, e questo fa ben sperare che l’intera coscienza possa un giorno essere “scaricata” dalla scatola cranica al computer.

Mi rendo conto che questa ipotesi al lettore tecnofobico potrebbe apparire inquietante più che affascinante. Per noi transumanisti è invece una speranza, perché significherebbe la sconfitta definitiva della morte. Immaginiamoci centenari e morenti in un letto di ospedale. La scelta è tra l’annulamento definitivo del nostro essere e il trasferimento della parte più importante di esso – la coscienza con tutti i ricordi – in un nuovo corpo”…

Non dice di quanti (ne conosco parecchi) se lo sono ritrovato addosso e non lo avevano chiesto, spacciati per schizoidi, una volta eliminato l’intruso erano sparite anche le voci.

E continua nell’illustrare quanto sia bello il chip nella testa, peccato che nel 2002 Rodotà si è schierato contro, solo che lo ha fatto in maniera soft e non ha dichiarato fuori legge la sua commercializzazione.

Non dice su chi e per quanto è stato testato, ma ai suoi occhi siamo “tecnofobici”, mi chiedo:

“quanti di noi se ne andrebbero in giro con un ospite che, non solo fa sapere dove sei, ma trasmette a due monitor a distanza con chi sei e cosa stai facendo”?

lunedì 16 novembre 2009

NOI CHE NE ABBIAMO LE SCATOLE PIENE…

…di essere additati come emblemi del meglio o del peggio del 1968, dipende dalla parte che ci indica, spostando l’ordine dei fattori  il risultato non cambia, o su un piedistallo come emblema  del meglio o nella polvere, come emblema del peggio. 

Sempre emblema e mai persone.

Questa volta a rompere le scatole ci si mette Gian Luigi Paracchini del  Corriere della sera.

Libertà, musica e ora la pensione. La vita (in discesa) dei nati nel ’48

http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_16/nati_nel_48_be5fc2c8-d27b-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml

Il tipo “ci riassume nello stereotipo”:fumo, sesso, rock&roll, posto fisso, mutua, assegni familiari, istruzione gratuita, atenei  accessibili e borse di studio, vita in discesa e gaudente con la pensione assicurata, siamo arroccati nella convinzione di essere stata la meglio gioventù con la migliore colonna sonora, noi nati nel 1948  siamo  troppo fortunati  e troppo autoreferenziali per risultare minimamente simpatici.

Ma questo illustre sconosciuto è convinto che ci è stato elargito tutto benevolmente come la manna dal cielo?

Se si, è un’ignorante (nel senso che ignora la storia del periodo), se no (riletto il pezzo  ne sono convinta), vorrei sapere quanto lo pagano per la creazione di una nuova categoria di nemici dell’odierna economia.

Non saremo simpatici ma sempre meglio che essere “limitati mentali che si apprestano a nuove crociate”.

Nel 73 De Andrè li definiva “…intellettuali di oggi, idioti di domani…” aveva ragione.

Non mi è piaciuto l’articolo ne per contenuto, ne per  impostazione, leggendolo anche nelle pieghe mentali più contorte dell’autore, quello che ne deduce chi legge “mordi e fuggi” è ovvio, noi siamo i privilegiati garantiti a vita da una rendita quasi discutibile.

Sono sicura che se lo incontrasse un muratore con 40 anni di pala e picco impressi  nelle mani sotto forma di calli, gli farebbe fare il giro turistico dell’Italia a ceffoni, per fargli schiarire le idee su quanto gli è costata la rendita vitalizia, come sono sicura che, se lo incontrasse un tranviere in pensione, lo appiccicherebbe alla parete di un deposito tranviario, con la speranza che venga spiaccicato dai respingenti di una vettura guidata da un uomo stanco dopo otto ore di traffico e umanità varia, umanità che ti scodella nelle orecchie le sue disgrazie vere o presunte e nelle narici olezzi di vario genere, compreso quello intestinale.

Per non parlare se lo pesca un metalmeccanico dopo 35 anni di catena di montaggio e buona parte di lavoro pagato a cottimo, avevamo proprio bisogno di un altro sputasentenze della domenica e tuttologo a tempo perso.

Dice che siamo stati i ventenni del: fumo, sesso senza aids (le multinazionali farmaceutiche non avevano ancora impestato l'umanità con le loro ricombinazioni geniche o vaccini dal ceppo animale), rock&roll, fortunati perché abbiamo visto i Beatles e siamo nati lo stesso anno del vinile (meno male che si è ricordato di dire che siamo nati l’anno dell’entrata in vigore della Costituzione).

Perché non prova a parlare di noi ventenni  occupanti università e fabbriche per ottenere il diritto allo studio per tutti e un minimo salariale garantito fuori dal lavoro a cottimo?

Come mai non parla delle ore di sciopero che ci è costata la legge 300, quanti di noi si sparavano 8 ore di lavoro e 5 di scuola serale o di università? Perché diavolo non dice che solo una piccola parte ha depistato creando  gli anni di piombo e rompendo le scatole anche a noi che ci battevamo per un paese più moderno e colto? Come mai  non parla di cosa abbiamo contribuito a mettere sulla bilancia dei diritti delle donne?

Siamo autoreferenziali? Ne abbiamo il diritto, miravamo allo sdoganamento dall’ignoranza di  massa, per noi la scuola non era un parcheggio ma una scelta, lo studio era la fame delle menti e veniva saziata, perché non dice che,  un certo Mario Capanna tenne un discorso in latino di venti minuti al parlamento europeo e alla fine del suo discorso gli astanti sono scattati in piedi applaudendolo per dieci minuti di fila? dirlo comporta ammettere che non eravamo poi quegli zotici votati alla contestazione di parte e basta?

Siamo autoreferenziali perché ci definiamo “la meglio gioventù”? E’ vero, siamo quelli che a 20/22 anni, hanno gettato le basi che hanno regalato ai discendenti le riforme sociali, tutte le riforme sociali, le abbiamo conquistate e molte volte pagate salate, la pensione non è una elargizione che ci viene data (come oggi) dopo due anni e otto mesi di “cazzeggio a Montecitorio” o imbrattando una pagina al solo scopo di coprire uno spazio bianco, ce la siamo sudata alla catena di montaggio, sui tram affollati e puzzosi, mettendo un mattone sull’altro, scavando fogne, posando tubi, stando a una scrivania, sopportando le mestruazioni mentali  del capoccia di turno e non per due miseri anni da parlamentare, ma per 30/35/40 anni, noi ventenni allargavamo le braccia per la conquista di una vita migliore, oggi allargano altro per  conquistare un siparietto da escort o tronista, la comparazione non si pone.

Siamo troppo fortunati per risultare simpatici?

E a chi dobbiamo risultare simpatici? Ai tuttologi? Agli psicologi? Ai sondaggisti? Agli economisti? Ai politici? Ai pennivendoli della domenica o ai ventenni e quarantenni che ci guardano con malcelata invidia per  il reddito che percepiamo  senza guardare quanto ci è costato ottenerlo e  che non fanno niente per evitare che gli vengano sfilati dalle dita quei diritti che noi, “antipatici e goderecci” abbiamo ottenuto facendo le barricate, i picchetti, le occupazioni, gli scioperi, pagandoli  con licenziamenti ed espulsioni dagli atenei? 

Leggendo quell’articolo mi sono detta che, non solo siamo stati “LA MEGLIO GIOVENTU’”  siamo anche le “MIGLIORI MATERIE GRIGIE”  che circolino, non solo non ci voltiamo indietro per  autoincensarci, ma guardiamo avanti, noi sappiamo pensare, abbiamo saputo costruire e se tutto questo ci rende antipatici…dormiamo lo stesso.

domenica 15 novembre 2009

SPINOZA e TUBAL

La sintesi satirica degli eventi della settimana o quasi.

 

Caso Cucchi, spunta un testimone. Ma è molto molto magro.

Giovanardi: "Stefano Cucchi è morto perché anoressico e drogato". Risolto anche il caso di Cogne: Samuele è morto perche era piccolo e indifeso.

"Era tossicodipendente e malato, la sua vita era devastata dalla droga". In pratica gli hanno fatto un favore.

(Sono migliaia le persone che si riducono in condizioni drammatiche per la droga e diventano larve, diventano zombie, diventano Micciché)

Alfano: "Stefano Cucchi non doveva morire". I ragazzi avevano appena cominciato a divertirsi.

Il ministro della Giustizia ribadisce: "Il governo vuole la verità". Sta solo scegliendo quella più conveniente.

Giovanardi si scusa con la famiglia Cucchi: "Avete frainteso le mie stronzate".

Giustizia, pronta la norma sul processo breve. Poi dicono che Berlusconi non si fa le leggi su misura.

Questa legge manderà all'aria migliaia di processi. Vien quasi nostalgia del lodo Alfano.

Il ddl si intitola testualmente "Misure per la tutela del cittadino". Non ci resta che scoprire chi è.

Si abbreviano i tempi di prescrizione. La data di scadenza è impressa sul tappo.

Berlusconi illustra il processo breve: "Prrr".

La maggioranza rifiuta l'etichetta di legge ad personam e assicura che Berlusconi potrà ancora essere beatificato.

Protestano anche gli avvocati: con la nuova legge, chi avrà bisogno di loro?

Roberto Saviano scrive una lettera a Berlusconi: "Ritiri la legge e si lasci processare". Non mi aspettavo questa svolta fantasy.

Immunità parlamentare, il Tg1 si schiera. Non succedeva da almeno 24 ore.

Asteroide sfiora la Terra. Era solo un avvertimento.

 

http://www.spinoza.it/feed/

 

TUBAL

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Indro Montanelli
I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l'atto di fede.

(me l'ero persa e mi pare azzeccata) ;-))

venerdì 13 novembre 2009

MA LA RICERCA BIOLOGICA A COSA E’ VOTATA?

 

 

“Nella Storia i progressi dell’umanità viaggiano a una velocità inferiore rispetto ai regressi: il progresso è un maratoneta, il regresso un centometrista.”  Antonio Tabucchi

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “The Lancet”, una pandemia globale di influenza potrebbe uccidere 62 milioni di persone nel mondo. Quindi le vittime sarebbero più numerose rispetto alla Spagnola del 1918.

E grazie al cavolo, dico, la popolazione attuale rispetto al 1918 è aumentata di quasi 2 miliardi di crani, l’aspettativa di vita è passata da 60 a 82 anni, è fisiologico che ci siano più vittime.

 Cerco di ignorare il killeraggio mediatico che si sta attuando sul vaccino per l’H1N1, dico che era giustissimo il primo aggettivo “influenza suina”, calzava al meglio con “porcata” ai danni di chi corre a farsi infettare con un vaccino di dubbia efficacia.

L’altra sera ho ascoltato Exit su La7 (non guardo la televisione, è all’opposto della postazione del computer, quindi l’ascolto), ma l’altra sera mi sono voltata di scatto a guardare la faccia jeratica di Ferdinando Aiuti, giustamente accusato di fare terrorismo psicologico, alla domanda

“lei ha fatto vaccinare i suoi nipoti”?

Prima ha cincischiato con le parole, poi ha cercato di prenderla alla lontana, ha tergiversato a lungo, un incazzatissimo Olivero Bea lo ha incalzato:

“lei ha fatto vaccinare i suoi nipoti? Coraggio, un si o un no”

Tentativo di dare una “nobile” motivazione ma ancora incalzato ha esalato un sofferto:

“no”

E li si è scatenata la cacofonia, tutti a parlare assieme, ma nessuno ha cancellato la prima parte della trasmissione culminata in quel “no” ammesso a denti stretti, il resto sono state solo “balle di parte”.

Novartis Vaccines ha costruito il vaccino in soli quattro mesi, chi mastica di biologia sa che la costruzione di un vaccino richiede anni tra studi e test, prima su animali e poi sull’uomo, personalmente sono una diffidente sui test condotti sugli animali, quello che va bene per un topo o un cane non potrà mai andare bene per una specie diversa, ma io sono un cane sciolto.

Tornando a Exit, di tutta la trasmissione, quello che mi piaciuto di più sono state le spiegazioni delle condizioni di fornitura, massive (se nessuno si farà vaccinare se li possono far salire Aiuti & C per via rettale) e senza assunzione di responsabilità nel caso di effetti  collaterali indesiderati, morte del paziente compresa.

Da un pezzo mostro i denti a chi mi rimprovera di fumare troppo e bere troppo caffè, rispondo che si facciano una padellata di c@@@i loro, sono libera di scegliere quale veleno inocularmi, uscendo da casa, il primo tubo di scappamento che incrocio mi spara nei polmoni una intera stecca di sigarette, aprendo il rubinetto dell’acqua ingurgito tanta varechina da sbiancarmi le budella per tutto il giorno, se compro un cespo di lattuga e la scordo in frigo, una settimana dopo la ritrovo vispa e ingigantita, come se qualcuno le avesse somministrato una potente dose di NGF (fattore di crescita), una bistecca comprata la sera, bella, rossa e sanguinolenta, il giorno dopo presenta tutti i sintomi della necrosi e della decomposizione, tutte le polveri sparate sulla ex Jugoslavia negli anni 90, uranio impoverito, bombe alla polvere di grafite, non si fermano alla frontiera, mi avvolgono e avvelenano, quando mangio una orata mi domando quanto mercurio sto mandando in circolo, ci hanno ciullato la catena alimentare con ogni mezzo e non gli basta ancora!!!

Le industrie farmaceutiche sono paragonabili alle industrie di materiale bellico, le seconde ammazzano subito, le prime necessitano della cronicità, più un paziente resta in stallo, più loro incamerano profitti.

Sulla pandemia sto cominciando a malignare sadicamente, visto il numero abnorme della popolazione mondiale, perché non scatenare la psicosi e vaccinare tutti portandoli sulla strada  dell’eterno riposo?

Sempre che, non abbiano letto il libro di John le Carré “il giardiniere tenace”, un perfetto manuale per genocidi impossibili da provare.

 

giovedì 12 novembre 2009

A LIVELLA

…cercavo un libro di Le Carrè e mi è finito tra le mani quello del Principe De Curtis, sarà la centesima volta che lo leggo e non mi stanco mai…

...N.B. Il nome Esposito Gennaro a Napoli viene dato (o veniva dato) ai figli di nessuno.

A LIVELLA (1953)

Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.

Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.

St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po' facette un'anema e curaggio.

'O fatto è chisto,statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del'31"

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe' segno,sulamente 'na crucella.

E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.

Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato...dormo,o è fantasia?

Ate che fantasia;era 'o Marchese:
c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'nascopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?

Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:"Giovanotto!

Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente"

"Signor Marchese,nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".

"E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"

"Famme vedé..-piglia sta violenza...
'A verità,Marché,mme so' scucciato
'e te senti;e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...

Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".

"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.

'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?

Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

martedì 10 novembre 2009

RIFLESSIONI NOTTURNE

Troppo caffè o la voglia di vedere lo spettacolo in diretta di Marco Paolini "Miserabili, io e Margaret Thatcher”  mi ha fatto superare l’ora X ?

O è la voce di dio giovanardi che mi gira nella testa mantenendo il livello di adrenalina alle stelle?

Sarà stata la presenza di Achille Occhetto che a distanza di venti anni riesce a farmi  smoccolare come allora?

Il muro di Berlino ha tenuto banco fin da ieri, revival  a ritmo costante, ognuno ricorda quella sera e la ricordo anch’io, Maurizio era affascinato e continuava a ripetere

“è magnifico”,

poi si accorse che pur mostrando partecipazione per quell’evento ero troppo riflessiva, mi chiese cosa c’era che non mi convinceva e risposi

“è stato voluto, non c’e’ stata sollevazione popolare, significa che sono al limite dei problemi economici e sociali, o aprono il serraglio o saranno costretti a gasarli, sono felice che quell’orrore sia spazzato via, ma da ora in avanti  prepariamoci a fare buchi alle cinture, quelle che stanno uscendo da dietro a quel muro sono braccia a basso costo”.

Mi diede della cinica e dopo volle sapere perché la pensavo in quel modo.

“Perché nel 1968 la primavera di Praga è stata soffocata dai carri armati, la Cecoslocchia  è stata invasa dopo che Dubcek ha allentato la pressione e concesso la libertà di opinione e di stampa, posso capire che l’avvento di Gorbaciov  abbia  portato una ventata di rinnovamento, ma se togli l’industria bellica e le centrali nucleari, scoprirete che il muro ha nascosto fame e arretratezza, con tutto quello che comporta la fame e l’arretratezza, non stupirti  se saltasse fuori che sono arrivati al limite del cannibalismo, sono pronta a scommettere che sarà un effetto domino e un modello per tutti quegli Stati a regime totalitario che, morto il dittatore carismatico di turno, non troveranno di meglio che smantellare le gabbie e lasciare che la gente prenda la strada della migrazione per risolvere i problemi che più di 50 anni di immobilismo hanno creato”.

Da quale parte sono schierata l’ho detto, ma non viaggio con la benda sugli occhi, lo smantellamento dello Stato Sociale Europeo è iniziato venti anni fa con lo smantellamento del muro di Berlino.

Oggi si fa la guerra al disperato che arriva con i barconi, quando riesce ad arrivare, si imputa a lui ogni reato contenuto nel codice di procedura penale, si imputa a lui lo sfascio del mondo del lavoro, lui è il male del resto del mondo.

La storia degli eventi non conta, come, quando e dove è stato piantato il seme dell’odio non importa, i perché di scelte che definisco “disgraziate” non contano, per la seconda volta in sette mesi un porco con l’uso della parola ha spiegato come vede i soggetti di cui dovrebbe prendersi cura:

Marzo 2009 MEGLIO ABUSATO CHE DROGATO

Ottobre 2009 CUCCHI E’ MORTO PERCHE’ DROGATO, SPACCIATORE E ANORESSICO

Smetto, sul caso Cucchi ci tornerò ancora, sono andata a rileggermi i commenti del post che gli ho dedicato la scorsa settimana e quello che avevo risposto a Paolo sta saltando fuori, cominciando dalla falsa cartella clinica costruita a tavolino, del sottosegretario indagato per interessi privati, assieme al fratello gemello, nella gestione della cosa pubblica, non voglio dire niente, almeno non dirò niente fino a quando non avrò trovato gli aggettivi qualificativi giusti.

Una cosa è sicura, discende dalla stirpe di Caino.

domenica 8 novembre 2009

GRACIAS A LA VIDA

Quando mi chiedono:

“quali sono i migliori anni della tua vita?”

Mi ritrovo a rispondere:

“quelli che verranno,  di quelli passati so tutto o quasi, di quelli a venire non so niente e sono curiosa di vedere come andrà a finire, metti in conto che non sono ancora pronta per il come eravamo, sono sempre stata bravissima nelle comparazioni dei periodi storici poggiati sul presente per poi proiettarli nel futuro, voglio vedere se ho fatto centro”

L’invisibile zainetto che viaggia sulle mie spalle contiene le emozioni, le scelte di vita, la curiosità per l’evoluzione a 360°,  le esperienze positive e quelle negative,  le speranze e le delusioni, le ideologie, la realtà quotidiana e lo sguardo verso l’infinito, la coscienza del SE’, i piedi per terra e il magnifico inno di Violeta Parra.

L’esperta informatica mi ha confezionato e regalato  questa clip musicale che ho apprezzato all’inverosimile…

 

…ma caratterialmente questa splendida canzone di Bertoli mi descrive al meglio.

sabato 7 novembre 2009

INTERVALLO

Si sbracciano per la croce, per il lodo, per il pil, per l'influenza e il vaccino, persisto nel dire che lo fanno per attuare la distrazione di massa e mi pare che funzioni, mnch se funziona, ma guardate queste due vignette, di questo non se ne parla più, perchè?
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giovedì 5 novembre 2009

CHI MUORE TACE…

…CHI RESTA NON HA TREGUA, LA BUROCRAZIA LO INSEGUE.

Chi pensa che la morte fa chiudere i conti con la quotidianità sbaglia di grosso, la morte non chiude mai del tutto i conti, se poi è un conto corrente…sono c@@@i acidi per chi resta.

La burocrazia post mortem è più devastante della perdita del familiare.

So che più di uno/a penserà che sono una cinica, può darsi, non perdo il sonno per questo, ma ho cominciato a perdere le staffe il giorno successivo a quello che mia madre ha deciso di fare il gesto dell’ombrello a questa vita e andarsene, nei suoi 81 anni lo ha fatto moltissime volte, quando una situazione non le andava più, spariva, missing, quando meno ce lo aspettavamo ricompariva, tipetto che costruiva e distruggeva impipandosene delle conseguenze delle sue azioni e delle convenzioni sociali, con mio fratello abbiamo convenuto che nostra madre è stata una delle poche persone che ha vissuto come ha voluto, dove ha voluto e con chi ha voluto.

Credo che per lei il motto del Marchese del Grillo “io so io e voi un siete un cazzo” fosse la regola di vita.

Vista con distacco diventa una tragicommedia, vivendola diventa una fonte di incazzature a ritmo costante e la data del suo epilogo è ancora da definire.

A funerale finito consegno all’ente erogatore il certificato di morte chiedendo di non pagare più la pensione, dico che uscendo da li vado a chiudere il conto corrente d’appoggio, l’impiegato mi guarda come se avesse un verme davanti e:

“lei doveva venire subito, bastava una autocertificazione…e il conto non lo può chiudere ora, deve aspettare che la banca ci restituisca il rateo di febbraio, lei…”

L’ho interrotto sibilando: “veda di capire che è la mia prima volta e non ho letto il manuale burocratese del come comportarsi nel caso di morte di un congiunto, la prossima volta sarò ligia alle regole dell’al di là, gestite dall’al di qua”.

Preso nota che il conto lo avrei potuto chiudere solo ad aprile, le comunicazioni sarebbero avvenute tra Inps e banca, quest’ultima mi avrebbe convocata per la firma, ho scoperto che per essere inumati si paga una tassa e che tassa, tipo acquisto di bene di lusso, per intenderci parecchio sopra i 1000€,  che la lapide è un costo extra, che la stessa non può essere posta subito, che ci sono vari modelli alla stregua di un capo di alta moda, che la targa va messa così e non cosà,  che…che…che…

A giugno una voce perentoria al telefono mi rimprovera di non aver comunicato il decesso della congiunta, chiedo se tra enti si parlano e ribatto che se la signora non avesse avuto figli a chi avrebbe rivolto il pistolotto?

Dico che il giorno dopo passo a chiudere sto c@@@o di conto, risponde che non posso, che anzi lo blocca, che devo procurarmi una serie di documenti, mi fa l’elenco.

Visto che se la sono presa comoda, me la sono presa comoda, me ne sono andata in ferie, al ritorno ho speso una cifretta per i documenti e questa mattina sono andata a…incazzarmi.

Consegnata la documentazione mi è stato comunicato che questo è solo il primo passo, che mi comunicherà telefonicamente i passi successivi, che…che…che…

Ho tenuto la lingua a freno, ma uscendo ho detto a Maurizio: Resta inteso che quando toccherà a me voglio applicata la funzione in voga tra gli indiani americani, una catasta di legna, una torcia e un ventilatore gigante che disperda la cenere man mano che si forma, non voglio essere fonte di guadagno di cartelli anche da morta.

Ho fatto un salto da mio fratello per metterlo al corrente degli sviluppi della telenovelas e dargli la copia del libro iPod nano di Luigi Alfieri alias Vadelfio, tra un cliente che usciva e una che entrava dal negozio, ho scoperto che quella copia era la mia, la dedica di Luigi “ a Tina etc. etc. lo dice chiaro, vuol dire che mio fratello si terrà la copia che io ho letto.

Mi scuserò con Luigi per non averlo ringraziato della dedica che ha reso la copia personalizzata. ;-))

martedì 3 novembre 2009

FANTASY

SAN RAFAEL DI SARAGOZA 30 APRILE 1982

 

La bambina li guarda in cagnesco e loro non trovano di meglio che darle l’oggetto del contendere, una cassetta di dinamite, le dicono di andare alla cava del poligono e allenarsi, loro hanno da fare altrove,  quando avra’ consumato quei candelotti potra’ andare con loro. Le dicono che andranno via tra dieci minuti. Il canale si chiude e si vedranno il giorno dopo. Li vede entrare nel cancello della base e stizzita imbocca il vialone che porta alla statale, fuori tiro dalle telecamere del cancello della struttura militare. Tira fuori quello che puo’ sembrare un accendino e fa un buco nell’asfalto, ficca dentro la cassa dopo averla aperta, prende un candelotto di dinamite e lo posiziona con la miccia fuori abbassando il coperchio, l’accende e prende a correre verso il cancello, il boato squote l’intero borgo di San Rafael, i vetri delle case volano e una nuvola di polvere si alza veloce per poi cadere lenta, i giovani si portano le mani nei capelli e corrono verso l’esterno, li spinge ridendo e

 

**Bel botto, ora l’ho consumata e vengo con voi. E’ la prima volta che vado a puttane. Che effetto fa?

 

Il capitano Eugenio Malaga rimane impassibile fino a quando non li vede sparire verso il canale di risalita, dopo si piega e la risata si propaga per l’intera base.

 

BAYA DEL BOCA DI EDEN 20 GIUGNO 5983

 

Yurj Romanof guarda con stupore quei bambini appena nati, stenta a credere che siano i suoi, il dottor Alessandro Tenk, ginecologo coadiuvato dagli altri medici del gruppo, ha permesso alla piccola Lara di non avere problemi col parto, suo fratello Pedro Tenk, pediatra, si e’ preso cura dei quattro gemellini e ora li guarda assieme al padre, Yurj è il primo che esce dal gruppo in maniera indolore, lo aveva detto subito, non appena Lara gli aveva comunicato di essere incinta lui aveva appoggiato la tesi di Tayta, avevano guardato il plastico dell’ingegniere Frederick Scoot e avevano detto si. Si poteva cominciare a urbanizzare quel pianeta.

 

PROMONTORIO DELLA TIZIANA DI EDEN 30 LUGLIO 5984

 

Le due donne e la bambina guardano il mare e poi girano verso la bretella che collega la villa Tiziana alla cittadina, Tania Romans ride a gola piena e le altre fanno lo stesso, si mette alla guida e fa scendere la capotte, i primi cittadini di Valparayso le vedono che vanno a passo d’uomo, salutano e loro tre rispondono, dopo il giro tornano alla Tiziana e messa la macchina nel garage entrano dentro, tutti le hanno viste assieme, tutti saranno pronti a giurare che Tania, Anita e Tayta sono state sul pianeta a visitare Valparayso, la prima cittadina di Eden. Tania scherma la villa e si fionda assieme alle altre due in una cabina.

 

SAN RAFAEL DI SARAGOZA 30 LUGLIO 1984

 

Tania Romans le invita a uscire assieme a lei, si fermano a fare spese nei vari negozi e pagano tutte e tre con carte di credito apponendo le firme, comprano delle valigie e tornano nello studio legale T.B. & Romans Stabler. Fanno arrivare le segretarie e chiedono se hanno i biglietti per il volo, li mettono nelle borse e danno disposizione per la loro assenza, fuori salutano la bambina e vanno via, la bambina le guarda e ridacchia, l’imprimatur al suo piano è stato dato. Una volta sparita la macchina si volta e va verso casa sua.

 

 

SAN RAFAEL DI SARAGOZA 31 LUGLIO 1984

 

Il colonnello Rian Tenk Junior li sta guardando con cattiveria, se non mette un freno a quel branco di cani sciolti, non li recuperera’ piu’, di fughe verso l’ignoto ce ne sono state troppe per i suoi gusti, non e’ il caso che si aggiungano anche queste, comunica che devono effettuare l’addestramento all’uso delle astronavi, delle navette e non solo, per i prossimi cinque anni, loro, come tutti quelli che li hanno preceduti, andranno nell’accademia militare di base uno per l’addestramento, seguira’ l’imbarco per cinque anni. Il gesto dell’ombrello e’ collettivo, ma capiscono che da li non si esce, l’unica strada che possono imboccare e’ quella che porta all’accademia militare. La ragazzina gli getta il libretto universitario sulla scrivania e

 

**Mando a puttane tutto? Loro che stanno prendendo le specializzazioni lasciano per fare seghe ai motori?

**Tappati quella discarica che hai per lessico..... vi lascio ancora un anno, non pensate di svanire, vi troverei anche nel buco del culo del mondo.

**Ci imbarchiamo ma ci lasci lo spazio per finire quello che abbiamo cominciato....... ma senza illustrare le nostre credenziali. Voglio la liberta’ di frequentare le mie amiche, sopra e sotto. O cosi’ o niente.

 

Li ha guardati e capisce che sono allineati tutti con lei. Si chiede se non hanno scoperchiato qualche pentola del loro disgraziato passato per essere cosi’ caimanici.

 

ACCADEMIA MILITARE DI BASE UNO 25 AGOSTO 5984

 

Il generale Mattew Gomez mastica veleno, in venti giorni gli hanno demolito fisicamente una squadra di addestratori e nessuno vuole averci piu’ a che fare, spalanca la porta e l’uomo che c’e’ seduto sul bordo della scrivania si leva la pipa dalla bocca e restringe gli occhi sibilando

 

**Se non torna da dove e’ venuto la faccio mettere agli arresti, lei non rientra nei miei appuntamenti, fuori.

**Se non ti prendi la responsabilita’ di gestire quel gruppo di guastatori ti mando contro l’intera flotta Commodoro.

 

Non ha il tempo di continuare, una squadra di militari gli punta le armi contro e suo malgrado capisce che deve tenere a freno la sua voglia di spazzarlo via.

Il segretario di Samuel Baster gli da un resoconto del gruppo e della devastazione che hanno fatto.

 

**Fateli giurare e imbarcateli. Se restano, finito di demolire gli istruttori passeranno alla demolizione delle strutture.

 

 

ACCADEMIA MILITARE DI BASE UNO 15 SETTEMBRE 5984

 

Il generale Gomez pianta i freni davanti al colonnello Rogers che anche al buio mostra di non avere una goccia di sangue in circolo.

Mezz’ora prima un boato ha scosso l’intera parte abitata del pianeta, il suo orgoglio, il palazzo della difesa e’ stato polverizzato, ha gli occhi di fuori, sta per prendere il colonnello per il collo e la seconda esplosione manda tutti a tappeto, la luce del locale di Irina Tereskova salta e lei fa partire i generatori, bestemmia in russo arcaico e vede Samuel Baster con una squadra di fidati, sta guardando chi c’e’ dentro, li vede, sono tutti attorno al ginecologo che sembra avere le fregole, stanno discutendo su una mappa e decide di non tentare la sorte.

 

 

PONTE DI COMANDO DELLA COSTELLACTION. 16 SETTEMBRE 5984

 

Se qualcuno ha provato stupore nel vederli entrare, non lo ha mostrato, si sono schierati davanti al monitor che mostra la devastazione della zona militare di base uno, ridacchiano, la faccia del generale Mattew Gomez e’ violacea, fissa quella devastazione impotente e lo sentono sibilare

 

**Li hai imbarcati senza fargli il contropelo? Non hai capito che sono pericolosi se lasciati liberi di muoversi come vogliono? Perche’ lo hai fatto?

**Primo perche’ non ci sono prove che siano stati loro, secondo perche’ loro non dovevano nemmeno entrare in Accademia, terzo, quel palazzo stava sul culo anche a me, visto lo scavo ne faremo un centro di nuoto olimpico, la piscina te l’hanno scavata, una cosa Mattew, a chi hai chiesto l’autorizzazione di costruire una base missilistica su questo pianeta? A chi hai dichiarato guerra?

**Io rispetto il mio ruolo

**Oscar ha ricevuto l’ordine di fare il contropelo al tuo badget economico, da qualche parte i fondi li hai stornati, se vuoi tornare al tuo pianeta non ho niente in contrario, ma fino a quando resti qua ricordati…Accademia è mio.

**Non scordare che siamo in guerra con la costellazione di Brenna.

**Per quello sei ininfluente, fai ritirare quei buffoni.... manderò i droidi ......... verra’ un bel complesso.

**Sterile e vuoto come un utero privo di ovuli inseminati. Daro’ l’ordine di perquisirli.

 

Il capitano Jeames Tenk, comandante dell’astronave ammiraglia  Costellation li guarda e mantiene le distanze, i primi a puntare i raggi a punto tre negli stomaci dei militari che hanno battuto i tacchi per salutare quel branco anomalo sono stati proprio i suoi fratelli, Alessandro e Pedro, Tayta Baster lo ha preso per la collottola ringhiando

 

**Dentifricio? Digli di non provarci piu’, io e i miei uomini siamo sensibili.

 

Il capitano  Tenk  li vede che si rovesciano le tasche e aprono i giubbotti, si volta verso il capitano maggiore Tayta Baster e sbarra gli occhi,  il tenente pilota George Miscens  si gira di scatto verso la consolle ghignando, le micce di due candelotti fuoriescono dal top del capitano maggiore  Baster, lei segue lo sguardo,  ridacchiando li tira fuori e

 

**Se mi apri un canale li do al generale e gli risolvo il problema della residenza.

 

Allunga la mano e lei poggia con delicatezza i due candelotti, si blocca, lo vede sorridere anche con gli occhi, sta fissando un minuscolo cuore che brilla sul suo top. Sente le farfalle nello stomaco e poi una tempesta sconosciuta, gli volta le spalle e torna a guardare quello che succede nella base militare del pianeta Accademia. Pensa:

 

//Qualcosa è stonato, tra il Commodoro e il Generale non corre buon sangue, mi aspettavo la reazione contraria dal padrone del pianeta non dal suo guardaspalle …e mi sa che non è come si dice…cosa ci stanno nascondendo? Perché ci hanno fatti crescere sotto falso nome e … fanculo, dovevate restare nella vostra costellazione e non andare a rompere le palle alla terra…perché lo avete fatto?//.

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Oggi non ho voglia di cose di ordinaria follia, oggi ho voglia di fantasia, quella che sogna un mondo se non perfetto...privo di caimani...ogni tanto capita anche a me.