venerdì 29 gennaio 2010

TESTA O CROCE?

Ogni tanto mi  vado a cercare la polemica su temi che vengono alimentati ad arte dalle reti di Stato, per inciso, quei temi che si spolverano per distrarre il gregge italiota-tv-dipendente.

 

La notizia è vecchia di tre mesi, una sentenza della Corte di Strasburgo impone all’Italia di levare i crocifissi dalle scuole, stralcio de La Stampa del 03/11/2009

 

“Il crocifisso appeso nelle aule scolastiche è una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni. Lo sostiene una sentenza emessa all’unanimità da sette giudici della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo”

 

Tutto sommato non è una motivazione campata in aria, direi che è una motivazione equilibrata, non rigetta il credo, chiede eguaglianza.

 

A suo tempo le reazioni sono fioccate, quasi tutti si sono scagliati contro,  chiamando in causa le tradizioni, gli usi, i costumi, le consuetudini e la storia millenaria.

 

Volendo essere benevola dico, se fossero rimasti zitti, si sarebbero evitata l’ennesima figura di m@@@a.

 

Non tutti indossiamo gonne o pantaloni, non tutti abbiamo i capelli neri o gli occhi azzurri, non tutti siamo credenti e non tutti siamo bestemmiatori.

 

Per i “sapientoni” che si sono scagliati adducendo la storia millenaria:

 

Il crocifisso è entrato nelle aule per il  regio decreto 965, articolo 118, del 30 aprile 1924, lo sapete cosa sono i Patti Lateranensi o il Concordato? Ho paura che non lo sappiate.

 

Non mi sono svegliata con l’intento di muovere guerra a chi ha un credo, mi sono imbattuta nel seguente post:

 

Aiuto… aiuto… il crocifisso!!!

Vi ricordate la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo?

Quella che vieta l'affissione del crocifisso nelle scuole?

C'è una speranza che, " si spera ", diventi certezza: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha annunciato il ricorso alla sentenza di Strasburgo che, a nome dell' Italia, intende presentare con abbondanza di documentazione e argomentazioni.

" E' un grave torto alle tradizioni del nostro Paese ", afferma Letta, dichiarandosi fiducioso sull'appoggio degli altri paesi europei.

E, poi, io mi chiedo: può veramente un simbolo così inoffensivo ledere la dignità, il pensiero e la coscienza degli individui, nonchè la libertà religiosa dei più piccoli?

Mica ci fa il lavaggio del cervello?!?!?!

Cosa dovremmo fare una volta per tutte per ottenere dagli altri il rispetto dovuto???

Mi sono tenuta alla larga, un tema come, croce si o croce no nelle aule, trattato con questo “stile” non mi interessa, la domanda finale circa il “rispetto dovuto” mi ha strappato un ghigno e un pensiero in dialetto

“U rispettu è misuratu, tantu nni porti, tantu nnai purtatu”.

Ho commesso un errore, ci sono tornata, ho letto gli interventi e…mi sono girate le nocciole, in rete gira un tipo che è passato dalla gestione di un blog porno ad uno laico, per aumentare il karma in oknotizie ha cambiato ancora, ora ha un blog “cattolicissimo”, si dichiara contro gli agnostici e pare che funzioni, almeno lui, in oknotizie, è un “miracolato”, quindi Dio in qualche modo si vende bene.

Lui ha lasciato il suo “cristiano pistolotto” e mi sono tenuta fuori, ma leggendo la seguente risposta…

Fondamentalmente credo che i "signori atei" si cullino dicendo che non credono in un essere superiore, che niente possa aver dato origine a un mondo " beato" e "dannato" allo stesso tempo!
Ma loro, come noi tutti, come sono riusciti ad esistere, a respirare??
Come possiamo spiegarci insomma che viviamo??
Fare finta di niente ( parlo del crocifisso ) , però, ……, non risolverebbe il problema, non farebbe scomparire, come per magia, la sentenza...
Per me significherebbe soltanto ancora e sempre più ignorare l'argomento e, quindi, non accettarlo..
.”

…da “signora atea” chiamata in causa, ho lasciato un commento al vetriolo, promettendo e ripromettendomi, di non passare più da quelle parti.

Certo che, se loro sono la risultante della croce nelle aule, facciamola sparire subito e al posto dell’ora di religione inseriamo un’ora in più di “storia Italiana”, dal Risorgimento a oggi, possibilmente non purgata e arricchita di “analisi logica”.

Diversamente ci sarà sempre una popolazione divisa tra la testa e la croce, so cosa sono.