venerdì 5 agosto 2011

TRAGHETTI PER LA SARDEGNA

 

...pirateria e strozzinaggio, fino a che punto è legale?

 

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Sono le 11:48, ho appena finito la terza tazzona di caffè all’americana, ho acceso  l’ennesima sigaretta, ho sfogliato quasi tutti i giornali on line e dopo aver letto L’Unione Sarda ho ripreso in mano il biglietto del traghetto GNV acquistato ieri mattina assieme al preventivo della compagnia Tirrenia.

 

Parto dai lamenti che ho letto:

 

Porto di Olbia, sprofondo rosso, 500 mila passeggeri in meno.

 

Baronia, il comparto turistico soffre, colpa del caro traghetti.

 

Federalberghi, Asshotel e singoli operatori: 30% di presenze in meno.

 

Camera di Commercio diventi socia della Saremar (compagnia di navigazione della Regione Sardegna).

 

Briatore: il calo delle presenze deriva dai costi dei trasporti, siamo fuori mercato.

 

Turismo a Porto Pino, al 2 agosto 2011, calo di presenze del 30-40%.

 

E torniamo ai biglietti dei traghetti.

 

Ieri mattina entro in agenzia e chiedo i biglietti per due auto, cabina, andata e ritorno per 3 adulti con l’opzione di inserire il quarto adulto e una bambina se non trovano il volo per le date stabilite, giorno di partenza il 15 agosto, data di rientro 2 settembre.

 

Tratta scelta, Genova – Porto Torres e viceversa.

 

Dopo lo smanettamento, la voce dell’impiegato mi spara al centro degli occhi:

 

Le navi che partono il 15 agosto sono due, con Tirrenia sono 1.328,29 €.

 

Con la Grimaldi GNV sono 770,60 €, ma deve viaggiare di giorno.

 

Detesto attraversare la Sardegna di notte, ma faccio buon viso a cattivo gioco, chiedo che mi stampi il preventivo della Tirrenia e come scrivevo più su, dopo aver letto le grida di dolore degli operatori turistici mi sono addentrata nei dettagli.

 

GRIMALDI GNV applica lo sconto del nativo e del residente, TIRRENIA no.

 

Tariffa solo andata:

 

GRIMALDI GNV  - 231,70 €

TIRRENIA – 502,60 €

 

Tariffa solo ritorno:

 

GRIMALDI GNV – 539,90 €

TIRRENIA – 825,69 €

 

Le tariffe scendono e si allineano solo dopo il 15 settembre, ma chi ha ferie rigide come nel caso di mio figlio e il 5 settembre deve ricominciare deve sottostare al ricatto della tariffa da strozzinaggio, chi ha bambini in età scolare come Giulia, deve arrendersi alla rapina.

 

La Saremar ha fatto da calmiere e ha viaggiato sempre piena come un uovo, ma le sue corse non sono giornaliere e per il ritorno ha il tutto esaurito.

 

Egoisticamente non mi interessano i lamenti della parte Nord dell’Isola, leggo il calo di presenze a Porto Pino e penso alle parole di mia cognata:

 

“Il villaggio turistico è semivuoto, le seconde case sono chiuse e stanno soffrendo i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismo, quello che era diventato fonte di guadagno stagionale per la gente del posto quest’ anno è fermo”

 

Riguardo le differenze dei costi tra l’andata e il ritorno e sempre più penso che si configura il reato di sequestro di persone sull’Isola, se vuoi tornare al tuo quotidiano, paga il riscatto.

 

Maurizio ha capito che, se il prossimo anno la spirale continua, se vorrà vedere i suoi fratelli dovrà comprare una web-cam.

 

Il governatore della Regione Sardegna mediti cosa significa in termini economici il calo del 40% delle presenze nel comparto turistico, doveva puntare i piedi prima e mettere le mani sulla Compagnia di navigazione Statale per tempo, non dopo che questo governo di rapinatori l’ha ceduta al cartello della MOBY e della GNV, il calo non sarà solo quello alberghiero, la ristorazione, lo svago, certo, quel mare è unico, a questo ritmo, resterà anche solitario.

 

Il califfo aveva definito la Sardegna di Cappellacci un laboratorio, mica ha sbagliato, da questo laboratorio Isolano il prodotto finale è altamente tossico per i residenti e i migranti.