mercoledì 3 marzo 2010

ARTICOLO 18 ADDIO

 

Francamente potrei dire “ma chi se ne frega”, ho tagliato il traguardo e staccato il tagliando, posso spiegare come si vive senza l’incubo della sveglia il mattino, come sia rilassante guidare nel normale traffico cittadino privo dei dannati della bollatrice, come vivo bene senza la coda dietro la porta dell’ufficio:

 

“Tina, ho bisogno delle scarpe antinfortunistiche

“Tina, ho bisogno del guanto anti scannamento

“Tina, ho bisogno dei guanti antiscivolo per caricare il lineare dell’olio

“Tina, ho scordato la divisa a casa

“Tina, tra due ore hai i ragazzi di Bari da addestrare

“Tina, domani sei a Milano per l’aggiornamento per la sicurezza sul lavoro…

 

…no, non mi manca quel ritmo forsennato e quel passare da un ordine per l’acquisto di mascherine a un controllo degli incassi del giorno precedente, non mi manca, quel lavoro mi piaceva, ma, adoro di più svegliarmi senza sirena, rotolare sotto le coperte fino a totale uscita dallo stato comatoso, allungare la mano verso il comodino, prendere la tazza e bere il caffè, accendere la prima sigaretta e gustarla fino in fondo senza urlare…

 

“Mauri…sbrigati che devo fare la doccia, sono già a pelo con il tempo”

 

…oggi la giornata è grigia, mi siedo davanti al PC e scorro i giornali, a farla da padrona la telenovela “dell’armata Brancaleone” delle liste elettorali, non mi interessano i lamenti dell’ex sindacalista e dello Zar lombardo che, per presentare il ricorso ha chiamato l’esercito a difesa.

 

Scorro e mi imbatto in quella che per me è la notizia:

 

Licenziamenti, arriva la legge per aggirare l'articolo 18

 

http://www.repubblica.it/interstitial/interstitial2487656.html

 

E mentre la “distrazione di massa è servita”, penso che, se Pelizza da Volpedo dovesse ridipingere il “QUARTO STATO”, non  lo dipingerebbe così…

 

quarto ORIGINALE.jpg

 …ma così

NICO PILLININI

 

quarto_stato1 PILLILINI.jpg

 http://nicopillinini.blogspot.com/

 

E noi continuiamo a discutere se c’è stata malafede nel respingere le liste, ripeto, non mi tocca oggi,  mi ha toccata quando lo abbiamo creato, che dire se non “tocca a voi”