venerdì 31 luglio 2009

C’ERA UNA CASA MOLTO CARINA, SENZA SOFFITTO SENZA CUCINA…..

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Confesso che, non tutti i giorni scorro i giornali, mi irritano,  molte volte mi danno la sensazione di “dèjà vu” costante.

 

La telenovela che va in onda attualmente nei TG titola  “MPA”, regia di Raffaele Lombardo, la trama e’ sorella gemella di “LEGA”, regia di Umberto Bossi, filo conduttore, somiglia, anche lui, a “puttanopoli”, o me la dai o scendi, oggetto del contendere, una marea di soldi, un partito che sta per nascere e che farà “un male pazzesco” a chi adora fare quel tipo di male…

 

Sui quotidiani la stessa solfa, oggi mi sono decisa a scorrerne un paio, mi sono soffermata su Repubblica.it online, sorvolo sui troiai, scarto le dichiarazione di questo o quel polituncolo da strapazzo, cerco notizie sul PD, WANTED,  sto per chiudere e mi scivola lo sguardo su un titolo:

 

ABRUZZO, PER LE CASE E’ GUERRA TRA I POVERI

 

L’ho letto tutto, niente a che vedere con quanto sento nei TG, non e’ nemmeno quello che leggo in rete dai blogger Aquilani o dai giornali locali, e’ l’avvisaglia di una rivolta che nascerà nel momento in cui saranno consegnate “le case”, vi propongo uno stralcio dell’articolo, non so ancora districarmi con i link di riferimento, chi vuole leggere tutto, entri in repubblica.it e scorra la pagina fin quasi al fondo…

 

“[In albergo ci dicono che il 20 settembre finisce la convenzione con la Protezione civile.

Dove andremo ad aspettare il ritorno a casa? Passi il tuo tempo a farti domande alle quali non sai rispondere. Nel mio quartiere, ad esempio, c'erano e ci sono ancora tante case sfitte: perché non le hanno requisite, invece di costruire tutti quei gruppi di palazzi che cambieranno il volto dell'Aquila? Io ho provato a cercare una casa in affitto, almeno per questi mesi. La Protezione, essendo noi in quattro, ci aiuterebbe con 400 euro al mese. Ma i proprietari te ne chiedono, in nero, altri 400. La solidarietà, anche fra noi aquilani, è davvero un ricordo".

In hotel si sta in pena per il futuro, nelle tendopoli ogni giorno è emergenza. "Ormai - racconta Rita, la mamma di Cristina e Fabiana - fai fatica a ottenere un rotolo di carta igienica. I volontari cambiano ogni settimana, tanti ti guardano come se loro fossero i salvatori del mondo e tu uno che deve solo stare zitto e ringraziare. L'altro giorno mio marito Claudio aveva bisogno di un'iniezione, l'infermiere non c'era e il medico, una donna, si è rifiutata di farla. "Io sono qui solo per le emergenze", ha detto. Noi sappiamo che dovremo restare qui ancora a lungo e chiediamo un servizio decoroso…]”

 

Quello che mi ha lasciata di sale e’ la questione della graduatoria, piu’ e’ ampio il nucleo familiare e piu’ possibilità di mettere piede in una casa per primi è alta.

 

Più figli si hanno e piu’ si sale, si cominciano a guardare in cagnesco le coppie prolifiche, chi ha due figli viene invidiato da chi non ne ha.

 

Ma non doveva essere un “miracolo” per l’intera collettività?

Chi ha perso tutto e non ha figli…le semplici coppie…verranno gasate per eliminare il problema?

 

…e proprio da quelle parti li hanno votati in massa…

 

NON SI POTEVA ENTRARE DENTRO PERCHE’ NON C’ERA IL PAVIMENTO, NON SI POTEVA FARE PIPI’, PERCHE’ NON C’ERA  VASINO LI, MA ERA BELLA, BELLA DAVVERO, IN VIA DEI MATTI NUMERO ZERO…stessa residenza delle promesse…e dopo il 20 settembre, dove andranno?

 

Proprio una gran bella domanda.

Francamente la prima risposta che mi viene e'

Mavaffan..... và.