lunedì 23 settembre 2013

SE LE FACCE DA CULO POTESSERO VOLARE

 

QUESTO SOTTO (PARLAMENTO ITALIANO) SAREBBE UN AEROPORTO ATTIVO 24 ORE SU 24.

 

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Mi sono presa una pausa lunga dalla rete, dai giornali e dai TG, insomma, non ne potevo più di leggere sempre e solo di un solo soggetto, se non era il “pregiudicato” era  il sindaco di Firenze, se non erano loro due era lo spread, se non erano loro due e lo spread era la rissa che un giorno si e l’altro pure, si consumava e consuma dentro tutte le formazioni che compongono quella discarica tossica chiamata Montecitorio.

 

La prima sintesi, pescata in rete.

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Questa sotto è la seconda,

 

21/09/2013 (LA STAMPA)

I giovani che non credevano a niente

MATTIA FELTRI

È andata così: noialtri ci facevamo i fatti nostri.

Ascoltavamo il walkman tutto il giorno, leggevamo la Gazzetta, andavamo al bar a farci una birra.

Studiavamo così così.

Pensavamo solo alle ragazze.

Il week end sempre in giro, la sera pure.

Di mattina poi non ci alzavamo mai: alla domenica passavamo direttamente dal letto alla sala da pranzo.

I nostri genitori ci dicevano: voi giovani non credete più in niente.

E allora ci siamo messi a credere in D’Alema, Di Pietro e Berlusconi.

 

I risultati si vedono, paghiamo salati i credi dei 20enni di allora, i 20enni di oggi credono in renzi, grillo e alfano, al peggio non c’è limite.

 

Sono cresciuta con questi principi sotto:

 

Comune alla democrazia, all’oligarchia, (alla monarchia) e ad ogni costituzione è la necessità di badare a che nessuno si innalzi in potenza tanto da superare la giusta misura.

ARISTOTELE

 

Mi tocca masticare fiele e dare ragione a chi nel mondo dice di noi:

 

Si stenta a credere che così tante persone in Italia si lascino ingabbiare da provocatori.

In tutta la loro pericolosità mi appaiono infantili.

JOSEPH ROTH

 

La misura esatta di quanto la classe politica sia inetta, inutile e ladrona, la trovo in una constatazione che facevo oggi:

 

“Io atea, se voglio sentire un incitamento alla lotta per il lavoro, devo ascoltare i discorsi di Papa Francesco fatti a Cagliari”

 

“Se voglio leggere i programmi per una ripresa del lavoro, devo leggere i discorsi di Giorgio Squinzi, presidente di confindustria”

 

Lasciatemela passare, leggevo che sta per cadere sulla terra un pochino di spazzatura mandata in orbita e ormai inservibile, pare che qualche pezzo debba cadere sull’Italia, mi auguro che cada su Montecitorio durante una seduta comune, durante  una bicamerale, sarebbe un nuovo 25 Aprile.

 

Bene, da domani riprendo il mio girovagare in rete, a leggere i giornali, ad ascoltare i TG e a smoccolare in dialetto Messinese, unica consolazione, i Messinesi cominciano a prendere atto di essersi dati una martellata sulle metaforiche palle eleggendo Sindaco un cretino manovrato dalle “famiglie”, come dicevo a mia cugina, mi auguro che non arrivi a mangiare i “morticeddi”.

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Bertoli cantava:

 

“future abilità, speranze umane,

riuscire a galleggiare sul letame”

Ora torno alla musica e domani al quotidiano