lunedì 20 luglio 2009

TO PD OR NOT PD? THAT IS THE QUESTIONS FRANCESCHINI

Franceschini, Bersani, Marino, Serracchiani, Grillo...per favore, l'ultimo chiuda la porta, a inchiodarla da fuori ci pensiamo noi, grazie.

 

Seguo distrattamente le puntate della “telenovella” targata PD, diciamo che ho cominciato a prendere le distanze da questo ramo secco della sinistra (?) fin dai tempi delle “primarie” di Prodi.

 

Ho definito le primarie una “americanata” allora e non scrivo come le definisco oggi, ho votato la coalizione voluta da Prodi (c’era la mia formazione politica dentro) ma non ho votato “Io corro da solo” di UOLTER, i componenti che ha messo assieme li avevo definiti “Una accozzaglia di gatti rissosi con troppi culti manifesti” per ispirare fiducia, non ho avuto torto, hanno fatto piu’ danni loro alla sinistra che l’avversario.

 

Disincantatamente, mi sto avviando verso il non voto, criticabile, lo ammetto, ma più li guardo e ascolto, meno li trovo credibili.

 

Franceschini, Bersani, Marino, Serracchiani, Grillo.

 

Non fai in tempo a pensare “finalmente una linea programmatica” che scoppia la “questione morale sullo stupratore” di Marino, la dichiarazione  “voto  Franceschini perché mi è simpatico ” della Serracchiani, l’avviso ai naviganti  “Il PD non e’ un tram o un taxi, ha uno statuto morale per  i candidati alla segreteria” di Bersani e le “normali puttanate rivendicative” di Grillo.

 

Descrivere i tre candidati non e’ semplice, quindi mi avvalgo di una istantanea tratta dal mio TG preferito…

 

18-07-2009 la strana democrazia del pd.jpg

Il Poeta http://lecosedasalvare.blogspot.com/

 

 

 

 …e non so se voi riuscite a descrivere la linea politica di Franceschini…io evito di mostrare quanto stimo quello che in dialetto siciliano si definisce: PILLANCHELLU e lascio lo spazio a Stefanopz

dario, triste e solitario

Quando il Partito Democratico
era vicino al vuoto pneumatico,
ci si dimise il uolter veltroni,
(con dispiacere di berlusconi).

Un anno e mezzo di balbettio
la situazione andata a schifio
ogni uscita l’ennesimo danno
dalle politiche fino ad alemanno.

Quando ormai c’era l’estrema unzione
Per un partito in via d’estinzione
si ricordarono che c’era Dario
che era il vice del segretario.

Con quell’aria da bravo boy scout
e la faccia da pugile dopo il knock out
le giacche un po’ lise comprate alla Standa
ed il carisma di un bruco o di un panda,
è Franceschini un po’ bianco e un po’ grigio
che al dovere deve essere ligio,
il segretario predestinato
per addossargli il disastro annunciato.

E invece senza esibizionismo
e con un po’ di antiberlusconismo,
senza impennate e senza epopee
evita il peggio per le europee.

Cosa lo rende l’anti- Bersani?
Stare simpatico alla Serracchiani?
Verso il congresso si districa arzillo
tra luminari e voglia di Grillo

Daranno i posteri l’ardua sentenza,
se sarà Dario o la Provvidenza
a liberarci dall’umiliazione
dal giogo mortifero di Lega e biscione

Fatto di chinotto http://stefanopz.splinder.com/