lunedì 28 marzo 2011

IL VASO DI PANDORA

 

 Capita di guardare il punto di non ritorno che si forma con la collaborazione di tutti, ma proprio tutti e si rimane senza parole, o meglio, ci sono,  non fa fine scriverle.

 Più “cresco” e più si radica il pensiero che se l’uomo vuole salvare se stesso deve prendere in considerazione la “decrescita sostenibile”, partendo da se stesso.

 Sono quattro giorni che provo a fissare un argomento da postare e poi mi ritiro in buon ordine, non c’è un argomento, c’è l’intera Torre di Babele che si proietta nel quotidiano e la domanda che ci facciamo con gli amici è sempre una:

 “CHE C@@@O DI SOSTANZA HANNO LIBERATO NELL’ARIA”?

 Già, che sostanza allucinogena circola per l’atmosfera che storce i fatti e spinge verso forme di settarismo che non hanno niente da invidiare al periodo della caccia “alle streghe di Salem”?

 Posto solo una minima parte di notizie che mi hanno “bloccata”

 L’esploit del vicedirettore del CNR a radio maria  è balzato nei notiziari e nelle pagine on line, mio malgrado ho ascoltato, ho letto e sono tornata indietro di due anni, alla prima volta che ho posto la domanda in rete

 “qualcuno mi sa spiegare i meccanismi della bontà divina”?

 So che anche questa volta la domanda cadrà nel vuoto.

 Se si conosce la bibbia, se si conosce la storia del popolo “eletto”, si sa da chi hanno scopiazzato i 10 comandamenti e perchè, si capisce quando dico che se dio avesse un corpo solido sarebbe salito da un pezzo sul patibolo con l’accusa di stragi ripetute contro l’umanità, mai sentito di uno assetato di sangue a livello continuativo,  ossessivo - compulsivo come lui, ha superato di gran lunga Hitler.  

La rivolta Libica.

Il cartello dei volenterosi ha mostrato  quale molla ha scatenato l’intervento armato e leggendo gli schieramenti dell’ONU mi sono detta che funzionerà alla stregua di un post terremoto, quando i sopravvissuti scoprono che, i soccorritori sono più devastanti del sisma.

Se in Libia non mandano i caschi blu per le strade...avremo un nuovo Libano, tutti contro tutti a partire dall’asse Francia-Inghilterra contro l’asse Germania-Italia, il terzo polo formato da: Cina-Russia-India-Brasile, ha dichiarato di stare dalla parte del cammelliere.

Mi sono chiesta se si faranno la guerra sul territorio Libico o per i cieli d’Europa.

E intanto anche la Siria scende in piazza, l‘effetto domino continua.

E mentre il mondo continua a girare al rovescio, una parte della mia terra continua ad essere considerata una sorta di “res nullius”, quella che io chiamo da anni “l’ultima spiaggia dei disperati” mostra di non rientrare nei piani del marito di Carlà, anzi, alla frontiera con Ventimiglia si sono alzati i controlli, fossi il ministro degli interni, glieli paracaduterei sull’Eliseo, al 50%.

E mentre nel mediterraneo esplode la bomba umana della protesta, nell’altra faccia della terra esplode l’atomo, si avvelena quel che resta del Giappone e si nasconde che il nocciolo sta fondendo.

Anche qua sono rimasta senza parole, o meglio, le solite che non si possono scrivere, Veronesi mi era noto, mi chiedo con quale faccia chiede il 5 per mille a favore della sua associazione per la lotta contro i tumori e poi caldeggia la fonte dei tumori per antonomasia, ma chi mi ha fatto uscire un liberatorio “ma vaffanculo tu e chi ti tiene banco” è stata Margherita Hack, ha dichiarato:

L’Italia senza il nucleare è tagliata fuori dallo sviluppo, bisogna farle su territori sicuri, quindi in Sardegna.

Perfetto, il rincoglionimento senile è arrivato alle sue meningi, se mette piede in Sardegna la calano nella base di Quirra e...saluteme a soreta.

Penso al racconto tramandato da Esiodo, Zeus donò a Pandora un vaso con la raccomandazione di non levare mai il tappo, ma dopo un periodo lo fece, liberò i mali del mondo e spaventata rimise il tappo prima che uscisse la speranza...

A questo punto la speranza è che la profezia dei Maya non sia come la conosco e sia come la illustrano i catastrofisti, tre quarti dell’umanità si estinguerà...e visto il programma nucleare...la terra, senza la belva a due zampe e con l’uso della parola...ha buone speranze di ricominciare da se stessa.

A quanto pare il vulcano Empedocle torna a dare segnali, ma visto che in pochi sanno dov’è dislocato...se dovesse risvegliarsi...secondo radio maria...sarà la volontà di dio...scusate, ma un vaffanculo al CNR, alla chiesa e alla massa ignorante e senziente ci sta tutto.

Tanto...spazzata via la belva a due zampe...il vento soffia e soffierà ancora

 

Sperando che il vento soffi dalla parte dei bambini, quella parte che chiamo “futuro

domenica 20 marzo 2011

PERCHE’ NON CI VAI TU...

 

 ...di nobili ideali... 

Un grazie all’amico di tastiera Nico per avermi segnalato a suo tempo questa canzone che calza a pennello, dopo le dichiarazioni del califfo, di la russa e di frattini...gliela dedico.

 

 

Da mezz’ora provo a scrivere qualcosa di senso compiuto, scrivo e cancello, ascolto le notizie e le dichiarazioni della nuova “missione di pace” a tutela della popolazione Libica ... scrivo e cancello.

 

Quando è iniziata la mattanza del cammelliere Libico mi sono chiesta

 

“perchè diavolo non lo calano dentro un pozzo petrolifero e chiudono il discorso?”

 

Capisco, la mia è una reazione semplicistica, so cosa ha investito per il mondo il cammelliere in 42 anni di dittatura, se ritirasse gli investimenti, mezza Europa e non solo, subirebbe un crac finanziario da fare il pari con l’Argentina del 2000.

 

Non voglio fare un discorso socio/politico, diciamo che il “vento di fronda” del Nord Africa mi ha fatto ricordare la  recensione di un saggio che avevo letto a gennaio.

 

Una recensione dura, cruda nella sua scarna dimostrazione dei fatti, della descrizione che qualche volta faccio dei signori della guerra, dei signori della fame, dei signori del massacro a tutto spiano.

 

Uomini, donne e bambini ecco perchè vi sterminiamo

di Flore Murard-Yovanovitch

 

Perché un'immane strage di 300.000 civili, come quella causata dalle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki in un Giappone che aveva già deciso di arrendersi, non è comunemente considerata un «genocidio»? E il Presidente Truman non visto come assassino di massa al pari di Hitler, Stalin, Mao o Pol Pot?

È con questa domanda provocatoria che Daniel J. Goldhagen, storico di fama mondiale e già autore del controverso bestseller I volenterosi carnefici di Hitler (1996), apre uno dei più esaustivi e potenti saggi sugli eccidi di massa del 20° secolo:

 Peggio della guerra. Lo sterminio di massa nella storia dell’umanità.

Gli stermini di massa avrebbero causato approssimativamente tra i 127 e i 175 milioni di vittime (se si tiene conto anche delle carestie organizzate): più dei caduti delle due guerre mondiali. Tanto per cominciare.

Questo il link per leggere tutto l’articolo

http://www.unita.it/culture/uomini-donne-br-e-bambini-br-ecco-perche-br-vi-sterminiamo-1.264774

Al centro sempre i pochi che creano “il feticcio”, i suoi adoratori e i suoi nemici da annientare, mi sono posta una ulteriore domanda:

La rivolta Libica è iniziata il 17 febbraio, il 21 febbraio si era capito che sarebbe finita in un massacro, l’America e l’Europa sono rimasti a guardare fino all’  11 marzo 2011, qualche giorno in più, hanno preso la decisione di intervenire dopo il disastro della centrale nucleare giapponese.

La Libia è un paese ricchissimo, galleggia sul petrolio e sul gas, la sua popolazione giovane ha cercato di levarsi da sopra la spalla “la scimmia dittatrice”, il mondo che decide è stato a guardare, ora che il mondo che non decide sta “guardando cosa genera l’atomo” e comincia a chiedere a gran voce di chiudere le centrali nucleari...il mondo che decide scopre la solidarietà e la “pietas” per il popolo Libico...

Perchè mi viene in mente che Milosevic non fu destituito dalle “bombe umanitarie della coalizione NATO” ma un anno dopo i 5 mila morti di Belgrado sotto "le democratiche bombe" perse le elezioni del 2000?

E mi torna in mente un film “Finchè c’è guerra, c’è speranza”...

 

giovedì 17 marzo 2011

ELIMINARE IL PORCELLUM...SI PUO’

 

Assieme a lui si eliminerà la porcilaia che ha generato.

 

 

Questa è la nostra Italia, 100 mila sotto la pioggia felici di essere Italiani

italia150_g.jpg

Torino 17 marzo 2011 - 20 novembre 2011

 

Finalmente il risveglio lento, per gradi, il primo caffè bevuto con calma e la prima sigaretta fumata con la lentezza del bradipo sonnacchioso, doccia tranquilla e il pensiero che, per almeno un mese e mezzo non sarò costretta a tuffarmi nel traffico del mattino per essere in palestra alle 8.00

 

Alle 9.00 ho acceso il PC, seconda tazzona di caffè e inizio lettura dei giornali on line, prima pagina fotocopia per tutti, l’apocalisse in Giappone, a seguire l’inettitudine della Comunità Europea e Americana nei confronti del cammelliere Libico che sta strappando al Messico la nomea di “macellaio cottimista”.

 

Scorro altre pagine e la mia attenzione si catalizza su questo “occhiello”

No al parlamento dei nominati, i cittadini ricorrono alla Corte costituzionale

Al tribunale di Milano oggi si è svolta l'udienza per una causa molto importante: quella intentata da un gruppo di persone contro la Presidenza del Consiglio e il ministero dell’Interno per rivendicare l'incostituzionalità dell'attuale legge elettorale

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/16/no-al-parlamento-dei-nominati-i-cittadini-ricorrono-alla-corte-

 

 

A suo tempo avevo letto del ricorso, dopo, la notizia era finita nei meandri del dimenticatoio, a dimostrazione che, la legge porcellum sta bene a tutti coloro che sono entrati nei calderoni delle sigle partitiche.

 

Senza porcellum avremmo avuto i “porcellini” che sono andati a “grugnire” da destra a sinistra e viceversa?

 

E ancora...non sarebbe il caso di inserire un articolo che impedisca il cambio di seggiola durante la legislatura?

 

Leggo delle discussioni che si intrecciano tra i nuclearisti e gli anti-nuclearisti, scorro le pagine in maniera quasi annoiata, la spocchia dei parlamentari pro-nucleare ha corretto il tiro, si faranno solo nelle regioni che diranno si.

 

A detta dei giornali sono due, Campania e Piemonte.

 

Ma guarda te, due citrulli hanno dato la disponibilità in nome e per conto proprio o in nome e per conto degli abitanti delle due Regioni?

 

La Campania sta ancora affrontando il problema dell’inceneritore di Acerra che funziona alla BIP di cane e del percolato calato a mare dalla “protezione civile” capeggiata del quel Bertolaso che per un pelo non è salito agli onori degli altari da vivo...

 

...sti dannati Magistrati comunisti, talebani e sovversivi ... hanno scoperto i suoi altarini prima, se passa dalla Campania, rischia che la gente lo ficchi dentro l’incenitore facendolo uscire dal camino.

 

Il Piemonte...ho la netta sensazione che il governatore verde stia cominciando ad inciampare troppo spesso nelle dichiarazioni fuori controllo e prive di buon senso, due giorni fa, durante un faccia a faccia con i rappresentanti della sanità Piemontese ha detto

 

“aiutatemi a chiudere gli ospedali piccoli”

 

Ora offre asilo all’atomo scordandosi che Trino Vercellese sta ancora cercando (senza trovarlo) un modo per liberarsi delle scorie radioattive.

 

Ghigno divertita,  le comunità montane lo prenderanno fisicamente a forconate nelle chiappe se gli tocca gli ospedali locali, i Piemontesi sono pronti a calarlo nelle vasche contenenti le scorie radioattive, ma visti i tempi, elimineremo il problema attraverso il referendum di giugno.

 

Ma il punto focale rimane uno, buttare nella fogna questa legge elettorale che di fatto ha trasformato il Popolo Sovrano in Popolo alla mercè di cosche di ogni tipo.

 

Ricordiamoci che loro sono “nostri dipendenti” abbiamo il diritto di “licenziarli per giusta causa”...e se non vogliono andarsene...cominciamo a prenderli a calci sui denti...capo in testa.

 

MAX  PALAZZO

ItaliaInfo PALAZZO.jpg

http://max-fraparentesi.blogspot.com/

 

 

 

Se non cominciamo a farlo, rischiamo l’entrata nel tunnel della rassegnazione descritta dall’amico Max nella vignetta sopra...per me “rassegnazione” è solo un termine astratto...conosco al meglio “rivolta sociale”

 

sabato 12 marzo 2011

DICEVA JOSEPH PULITZER:

 “Un’opinione pubblica ben informata è la nostra corte suprema. Perché a essa ci si può appellare contro le pubbliche ingiustizie, la corruzione, l’indifferenza popolare o gli orrori del governo”.

*****

 Una opinione pubblica ben informata... 

In una frase scarna, il senso reale della Democrazia.

Se ci fosse una Norimberga per i Paesi che attraverso gli organi di informazione manipolano la popolazione e generano conflitti sociali, l’Italia sarebbe sul banco degli imputati.

Nella mia scala dei valori, al primo posto a pari merito ci sono:

“libertà, autonomia, indipendenza”

Tre valori per me irrinunciabili, si conquistano e mantengono con un solo elemento, il lavoro.

Negli ultimi mesi mi pare di vivere in una dimensione aliena da dove guardo l’Italia che si scanna in fazioni,  scordandosi che “libertà, autonomia. Indipendenza” non hanno un cappello politico, come non lo hanno l’istruzione, la sanità, l’assistenza, la sicurezza, il credo religioso, la casa.

Addirittura qualcuno “volpino” ha deciso di fondare “la razza Piave”, come le vacche, altri hanno proposto “via i terroni dal corpo degli Alpini”, il governatore del Piemonte è riuscito a mostrare quanta capacità alberghi nella sua scatola cranica, ha dichiarato: 

gli alpini dovrebbero essere tutti arruolati sulle omonime montagne, perché il dominio delle vette ce l’hanno nel sangue.”

E come no, che si arruolino orsi, caprioli, scoiattoli, lupi, stambecchi...vivo a Torino dal 1968, di estrosi ne ho visti a vagonate, nessuno volpino come lui.

Guardo con disgusto la gente comune, sta assimilando che la sicurezza è di destra e la scuola Pubblica di sinistra, che il credo religioso è ondivoro e dipende da quanti soldi il governo del momento è disposto ad elargire al pescecane vaticano a scapito dei “beni comuni” che ho elencato prima.

Il diritto alla casa dipende dal colore della pelle e della regione di provenienza, la sanità dipende dai consulenti esterni che il governatore del Piemonte paga profumatamente e che hanno stabilito di accorciare i tempi di ricovero, le visite post intervento, i posti letto e i medici specialistici.

A questo proposito ha deciso di querelare chiunque scriva che i suoi tagli alla sanità peggiorano la qualità dell’assistenza sanitaria

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/393059/

un modo nazista per impedire che la gente venga informata delle manovre che stanno portando all’azzeramento dei servizi, un pezzo di libertà d’informazione che viene imbavagliata.  

L’istruzione è un capitolo a se, l’istruzione fa paura alla destra e sfarina le nocciole alla sinistra, in maniera bipartisan ci hanno lavorato sopra per farla a pezzi, noi abbiamo deciso di tentare di fare a pezzi loro, non fisicamente, ma politicamente.

Oggi a Torino alle 14.00 il movimento “Se non ora, Quando?”  torna in Piazza Castello, senza simboli politici, a difesa della nostra Carta Costituzionale e della nostra Scuola di Stato, la Scuola Pubblica.

Quella Scuola Pubblica  che, come ha scritto l’amico Masso57 nel post che gli ha dedicato

http://www.splinder.com/profile/Masso57

non chiude gli alunni in un recinto di parte, quella Scuola che è di tutti gli Italiani e non solo, quella Scuola che unisce e non separa in allevamenti di credi...la ministra ignorante taglia i fondi per devolverli alle scuole che l’hanno formata, se lei rappresenta i risultati...

 ...giù le mani dai cervelli dei nostri bambini e adolescenti, loro non accumulano in modo temporaneo, assimilano per sempre.

Un inno d’amore alla libertà l’ha dedicata ... sapete chi

 

Vorrei la voce forte che non ho
La musica più dolce che ci sia
Vorrei parlarti, frasi che non so
Per dirti che vorrei che fossi mia
Per sbandierarti a tutti all'infinito
Per aiutarti nella verità,

per non legarti ai ceppi di un partito
Mia tanto sospirata libertà

Amarti come non ho amato mai

senza possesso, senza gelosie
Senza l'ambiguità dei parolai

e le culture fatte di bugie
Per darti finalmente a chi ti chiede

e respirare la felicità
Senza inchiodarti al sangue di una fede

Amore mai scordato…libertà.

Una opinione pubblica male informata o che si fa bastare informazioni di parte, falsate ad arte per ottenere consensi non merita rispetto, non lo merita fino a quando non si squoterà e prenderà atto che non è “Roma Ladrona”, ma è “lega imbrogliona” e rapinatrice quanto e più della “casta” che appoggia per mero tornaconto, i suoi vertici possono “ripulirsi” ma se aprono bocca, mostrano che l’abito non fa il monaco.

Mercoledì a Exit, Paolo Flores D’Arcais ha deciso di pagarli con la stessa moneta, siparietto da “orgasmo mentale”, era ora!!!

 

Cari compagni dell’altra sponda” prendete esempio da Paolo e dalla citazione che ha fatto della frase di Pertini:

 

“A brigante...brigante e mezzo”

 

martedì 8 marzo 2011

CAPITA...

 ...di ascoltare dichiarazioni a tutto campo e su ogni tema, tutte prive di senso logico, per non dire del senso civico o della vergogna, ieri sera è stato così.

 In quattro si sono sprecati a mostrarsi:

 geneticamente diversi, antropologicamente distanti, culturalmente carenti e  rappresentano al meglio, nella teoria dell’evoluzionismo,  l’anello mancante tra l’uomo e la scimmia.

Uno dopo l’altro sto smettendo di seguire i talk-show di politica, gli altri ... non mi sono presa il disturbo di sbirciarli, sarebbe rigurgito garantito.  

 Dopo ieri sera, credo che anche L’Infedele cessa di essere gettonato da me, una delle puntate più buffonesche della sua storia, mancava una figura che invocasse le statue di Pio IX nelle piazze Italiane, ieri sera “un coso” si è speso in tal senso, prosit.

Continuo a sognare un nuovo XX settembre 1870.

Manca un’altro tassello e potremo affermare che dopo 150 anni, l’orologio della storia Italiana ha fatto un balzo indietro approdando nell’Italia dei Comuni, complimenti a tutti.

Ho notato che ogni trasmissione ha l’esperto pronto a dire cosa siamo, cosa vogliamo, cosa veramente intendiamo quando diciamo bianco, per loro intendiamo nero, agli esperti dedico questa canzone del mio cantautore preferito.

 

Lo scorso giovedì sera, ho toccato con mano l’evanescenza del PD attraverso la faccia di Bersani, poi, per mia fortuna gli occhi non ne hanno voluto sapere di restare aperti e mi sono risparmiata la sua risposta a Travaglio, questa mattina leggo una notizia:

 “Giusi La Ganga chiede al PD di essere candidato, vuole tornare a occuparsi di  politica”

 Ah...mi sono ripromessa di non uscire fuori dalle righe, ma questa notizia ha resuscitato vecchi episodi che solo i morti non contesterebbero, quando in Corso Palestro le virtuali coltellate erano all’ordine del giorno, per finire nel 1984, a rissa verbale prima e quasi fisica dopo la firma del suo Mentore che rinnovava il concordato tra Stato Italiano e Stato Vaticano, volevamo ammazzarli...

...il PD ha perso la colonna sonora di “Bandiera Rossa”...può sempre adottare questa ballata, il cantautore...sempre lo stesso.

 

 

L’attuale classe politica compresa nell’arco Costituzionale, è dentro l’ultima strofa:

 

Ma non si sta poi male in questa fogna...se sai nasconder bene la vergogna!!!

mercoledì 2 marzo 2011

1861-2011

 

 

 

Premessa, avevo preparato un post leggero, autoironico, basato su aspetti del quotidiano, ma leggere l’ennesima porcata targata lega e che tratta il tema Unità d’Italia mi ha spinta a cambiare pagina, a questo punto vorrei sapere se, chi vota lega ha il cervello di bossi padre se adulto o se ha il cervello di bossi figlio se giovane.

 

In entrambi i casi...i leghisti farebbero bene a incrociare le dita e fare riti scaramantici, sono messi, non male, sono alla canna del gas.

 

Al governatore della Regione Sicilia auspico un pronto declino per il comportamento avuto oggi in parlamento, sarà utilitaristico, ma offende la storia della mia terra e questo per me è un insulto a tutta la Sicilia.

 

Ho seguito la diatriba che hanno innescato alcuni esponenti della lega sul 17 marzo 2011.

 

Mi hanno divertita le ragioni addotte a non farne un evento, le hanno esposte tutte tranne quella vera.

 

Da 20 anni parlano di secessione e ora sono obbligati a festeggiare la cosa che più odiano, l’Unità d’Italia.

 

Si sono placati, hanno “svenduto” mezzo credo (la secessione, l’altro mezzo è il federalismo fiscale) in cambio di una festa da inventare, tutta padana, insomma, un falso storico da costruire e festeggiare che farà il paio con il falso storico che da 150 anni si racconta nei libri di storia.

 

Sul tema avevo già scritto lo scorso anno

 

http://a100milionidiannilucedallaterra.myblog.it/archive/2010/05/05/150-anni-di-bronte.html

 

la mia sicilianità trasuda ogni volta che parlo della mia terra, ne sono orgogliosa della mia appartenenza e chi mi conosce de visus, si chiede come diavolo faccio a parlare il dialetto Siciliano meglio di un nativo dell’isola che non si è mai mosso dalla stessa e un Italiano asettico, privo di inflessioni che diano indicazioni della provenienza.

 

Della mia terra conosco le origini fin dal suo emergere, isola Ferdinandea compresa.

 

A Gibilmanna ho provato il brivido per l’arte e a Kamarina mi sono invaghita dell’archeologia al punto che, da adulta l’ho inserita nel mio piano di studi di lettere, è una storia satura di sapere, di promiscuità etniche, di mitologia legata alla Magna Grecia e su, su, fino al tempo in cui si ipotizza che l’uomo sia arrivato da un’altra galassia, insomma, amo la mia terra, dico sempre che la Sicilia è la mia carne.

 

La sua storia è ricca di contraddizioni, di splendori e miserie, di Dionisio tiranno di Siracusa, di Federico II “lo stupor mundis” di Peppino Impastato, di Falcone, Borsellino, Sciascia, Camilleri, Franca Viola e del loro contrario come Dell’Utri & C.

 

Quello che mi irrita come una foglia di ortica sul corpo è la disonestà intellettuale che continua da 150 anni, un lasso di tempo bastante a mettere in chiaro una volta per tutte le vere ragioni, non fu Unità, fu annessione violenta.

 

Mi sono imbattuta nel libro “TERRONI”, non è leggero, salta dal passato al presente con appunti di esperienze personali, ma mette in luce una pagina di storia che “i padani” farebbero meglio a comprendere (sempre che ne abbiano la capacità mentale) o il rischio è che si arrivi al punto di non ritorno.

 

Ne stralcio una piccola parte del primo capitolo.

 

TERRONI” di Pino Aprile

Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero  "meridionali"

Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto. Ma tante volte, per anni.

E cancellarono per sempre molti paesi, in operazioni "anti-terrorismo", come i marines in Iraq.

Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero libertà di stupro sulle donne meridionali, come nei Balcani, durante il conflitto etnico; o come i marocchini delle truppe francesi, in Ciociaria,  nell'invasione, da Sud, per redimere l'Italia dal fascismo (ogni volta che viene liberato, il Mezzogiorno ci rimette qualcosa).

Ignoravo che, in nome dell'Unità nazionale, i fratelli d'Italia ebbero pure diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma.

E che praticarono la tortura, come i marines ad Abu Ghraib, i francesi inAlgeria, Pinochet in Cile.

Non sapevo che in Parlamento, a Torino, un deputato ex garibaldino paragonò la ferocia e le stragi piemontesi al Sud a quelle di «Tamerlano, Gengis Khan e Attila». Un altro preferì tacere «rivelazioni di cui l'Europa potrebbe inorridire».

E Garibaldi parlò di «cose da cloaca».

Né che si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna, come è accaduto con gl'islamici a Guantànamo. Lì qualche centinaio, terroristi per definizione, perché musulmani; da noi centinaia di migliaia, briganti per definizione, perché meridionali. E, se bambini, briganti precoci; se donne, brigantesse o mogli, fi glie, di briganti; o consanguinei di briganti (sino al terzo grado di parentela); o persino solo paesani o sospetti tali. Tutto a norma di legge, si capisce, come in Sudafrica, con l'apartheid.

Io credevo che i briganti fossero proprio briganti, non anche ex soldati borbonici e patrioti alla guerriglia per difendere il proprio paese invaso.

Non sapevo che il paesaggio del Sud divenne come quello del Kosovo, con fucilazioni in massa, fosse comuni, paesi che bruciavano sulle colline e colonne di decine di migliaia di profughi in marcia.

Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li istituirono gli italiani del Nord, per tormentare e farvi morire gli italiani del Sud, a migliaia, forse decine di migliaia (non si sa, perché li squagliavano nella calce), come nell'Unione Sovietica di Stalin.

Ignoravo che il ministero degli Esteri dell'Italia unita cercò per anni «una landa desolata», fra Patagonia, Borneo e altri sperduti lidi, per deportarvi i meridionali e annientarli lontano da occhi indiscreti.

Né sapevo che i fratelli d'Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, regge, musei, case private (rubando persino le posate), per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati.

E mai avrei immaginato che i Mille fossero quasi tutti avanzi di galera.

Non sapevo che, a Italia così unificata, imposero una tassa aggiuntiva ai meridionali, per pagare le spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza nemmeno dichiararla.

Ignoravo che l'occupazione del Regno delle Due Sicilie fosse stata decisa, progettata, protetta da Inghilterra e Francia, e parzialmente finanziata dalla massoneria (detto da Garibaldi, sino al gran maestro Armando Corona, nel 1988). Né sapevo che il Regno delle Due Sicilie fosse, fino al momento dell'aggressione, uno dei paesi più industrializzati del mondo (terzo, dopo Inghilterra e Francia, prima di essere invaso).

 

Sto leggendolo e sono arrivata alla odiena Gaeta che ha spazzato via la precedente toponomastica fatta di corso garibaldi, via vittorio emanuele, via nino bixio...sostituendole con i nomi di chi sotto i bombardamenti dal mare è rimasto vittima dei Piemontesi.

 

La odierna Gaeta ha preso in esame una class action contro i discendenti di casa Savoia e richiedere il risarcimento dei danni ... magari è la volta buona che ci leviamo dalle scatole padre e figlio, sarebbe un buon motivo per festeggiare il 150° anniversario di questa nostra Italia martoriata da campanilismi, ignoranza della storia e caimani al potere.

 

Quelli che noi chiamiamo MALARAZZA.