giovedì 6 febbraio 2014

I SERVI DELLA GLEBA

Noi Italiani siamo “a nostra insaputa” I SERVI DELLA GLEBA, non abbiamo diritti, non abbiamo libertà di parola, abbiamo solo il dovere di pagare anche la tassa sulle feci per permettere a questa marea di cannibali di ingrassare sulla nostra pelle.

Ieri sera una “mignotta” parlamentare del PD ha sentenziato che è giusto applicare i regolamenti applicati in Grecia, ovvero, taglio dei salari e taglio delle pensioni, una così, mi capitasse davanti, avrebbe la gola tagliata.

I loro stipendi e le loro pensioni sono intoccabili, sono sacri, i nostri sono solo un costo per lo Stato.

Sono più di due mesi che non aggiorno il blog, la ragione è nello stato umorale generato da quel pirla che fa il sindaco a Firenze, dal pirla che fa il sindaco a Torino, dalla Camera dei deputati e dal senato che somigliano al Colosseo della Roma Imperiale piena di gladiatori, da un coglione che chiama in causa Sofri padre e figlio e si scorda che lui come capo, ha uno che ne ha ammazzati 3 in un colpo solo ed è stato condannato per omicidio plurimo, certo, preterintenzionale, ma di mettersi a guidare su di giri non glielo ha ordinato il medico.

L’Amica Anna Serenity mi ha lasciato questo commento:

Siamo in tanti a chiederci che fine hai fatto. Dall'ultimo tuo commento spero tu sia in vacanza al sole... Ti Abbraccio, Anna

Cara Amica Anna, non sono pancia al sole, sono semplicemente con le palle in giostra oltre la normalità.

Diciamo che in questo momento capisco alla grande gli amici di rete che in tempi passati hanno smesso di scrivere per evitare di rovesciare nei blog fatti personali o semplici delusioni, non so per quanto ne avrò, ma non sono ancora pronta a un rientro, sono una tossica della vita politica e sociale e in questo momento vorrei ammazzare il 99% dei politici e i loro elettori.


In questo momento lettura e musica sono il mio stato umorale,  e questo sotto cantato dal mio GURU è il manifesto , in questi due mesi la lettura e la musica sono state le mie compagne di strada, non poteva essere diversamente, lettura o rilettura di Fantasy, di mondi fuori dalla galassia del sole e la mia musica di rabbia e ribellione mai sopita.




COSI’
Non amo trincerarmi in un sorriso 
detesto chi non vince e chi non perde 
non credo nelle sacre istituzioni 
di gente che ha il potere e se ne serve 
giocattoli di carta in mano ai pazzi 
puntati su milioni di persone 
tu ascolti tutto e cerchi di capirmi 
finendo poi per fare confusione 
e dici che per te non sono in pace 
certo che almeno in questo mi conosci 
nell'attimo che brucia la ragione 
io butto al fuoco tutte le mie croci 
e semino i miei fatti personali 
mischiati a tutto quello che è sociale 
e vivo con la stessa indipendenza 
gli scandali le guerre o la spirale. 
Perché son fatto così 
e non ci posso far niente 
prendimi pure così 
come mi accetta la gente 
che mi sorride e che mi lascia parlare 
però non mi sente. 
Mi dici che una regola ci vuole 
qualcuno deve pure aver ragione 
sarà forse che sono diffidente 
ma i capi non son altro che persone 
e trattano le masse come capre 
tosando e macellando l'eccedenza 
sacrificando al fatto personale 
le madri i figli i padri e la decenza. 
Perché son fatto così 
e non ci posso far niente 
prendimi pure così 
come mi accetta la gente 
che mi sorride e che mi lascia parlare 
però non mi sente. 
Si macchiano dei crimini più bassi 
per conservare il posto da sedere 
le chiese il parlamento i sindacati 
le banche e gli altri centri del potere 
gli amici sai gli amici tante volte 
mi dicono che sono un piantagrane 
che parlo senza un poco di rispetto 
che amo più gli oppressi o le puttane. 
Ma sono fatto così 
e non ci posso far niente 
prendimi pure così 
come mi accetta la gente 
che mi sorride e che mi lascia parlare 
però non mi sente, 
che mi sorride e che mi lascia parlare 
però non mi sente.


Di una cosa sono sicura, alle Europee voterò per Tsiprass, leader di Siryza, noi non abbiamo, a mio giudizio, un solo esponente politico che metta le necessità della popolazione davanti al proprio interesse soggettivo, ovvero, calare il culo su una poltrona remunerativa.

Siamo alla guerra delle parti, siamo all'anno 1000, le crociate religiose le abbiamo, abbiamo, le guerre tra comuni le abbiamo, le guerre tra Guelfi e Ghibellini le abbiamo, lo schiavismo lo abbiamo, gli imbecilli con l'uso della parola alla Renzi, Grillo e Berlusconi...si sprecano e li abbiamo...gli idioti che li votano...sono la maggioranza.

Appartengo alla minoranza, mi pare di averlo già scritto, extraparlamentare di sinistra ero e tale sono rimasta, ovvero, sono la minoranza, ma non intendo farmi mettere i piedi sulla testa da nessuno, piuttosto mi isolo come ho fatto in questi due mesi.