giovedì 29 marzo 2012

O ME LA DAI O SCENDO...


 

MAURO PATORNO

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http://www.insertosatirico.com/

 

 

dal “Delirio di onnipotenza alla megalomania”

La megalomania (dal greco μεγαλομανία) è uno stato psicopatologico caratterizzato dalle fantasie di ricchezza, di fama e di onnipotenza. La parola deriva da due parole greche: megas (grande) e mania ovvero ossessione. Questa patologia mentale è certe volte sintomo di disturbi paranoici e maniacali ma non sempre diagnosticata, tutt’altro, nel delirio di grandezza o megalomania, il soggetto ha la convinzione di essere estremamente importante, per esempio di essere stato prescelto per compiere una missione di fondamentale importanza, o di essere l’unico detentore di conoscenze o poteri straordinari, se contraddetto diventa reattivo e bilioso, non sempre chiaro nelle giustificazioni, mi pare che gli esempi non manchino in parlamento...tratto da vecchi appunti di biopsicologia.

 

...e sapesse quanto sta scendendo il suo gradimento professore, la discesa è pari a quello che io definisco “archivio in verticale”, ossia, dalla scrivania al cestino della carta straccia...

 

...ancora un paio di esternazioni sulla necessità di massacrare lavoratori e pensionati e, per trovare il suo indice di gradimento servirà una trivella.

 

Non nego che ieri mattina la sua sparata degna del peggior berlusconismo mi ha irritata, ma questa mattina, a mente fredda, mi ha ricordato la barzelletta del pappagallino di un autotrasportatore, che, scimmiottando il proprio padrone, ogni volta che trasportava pappagalli o galline, prevaricava con

 

O me la dai o scendi

 

Stabilito che lei conosce e bene pure “il cattivo gusto” e credo sia convinto di guidare il camion Italia che trasporta galline e pappagalli, veda di darsi una calmata, anzi, veda di fare qualcosa di utile dentro il Paese e non fuori, cominci con il ripristinare il reato di “falso in bilancio” e cancellare il “trust liquidatorio”.

 

Me la leva una curiosità?

 

Perchè è andato in giro “a nostre spese” tentando di venderci come schiavi senzienti e non ha cercato di fermare gli “industrialotti” Italiani che delocalizzano all’estero?

 

Lei ha minacciato di andarsene se non le danno la fiducia, “o me la date o scendo”... che dirle...quella è la porta, scenda, torni alla Bocconi, faccia quel che le pare, ma lo faccia a distanze siderali dagli Italiani che credono nella Democrazia, quegli italiani che conoscono e bene pure, le “10 regole che usate per assoggettare i popoli”...si legga questo

MESSAGGI SUBLIMINALI,

i punti 2-3 e 4, sono quello che lei sta portando avanti in questo momento con la complicità dei partiti che le reggono il moccolo, si ficchi nei meandri del cervello che,  fuori dal circo Barnum che è diventato il parlamento da 20 anni a questa parte, c’è la gente pensante, quella che non vi aspettate, quella che non vi teme, quella che reagirà scendendo per le strade chiedendovi di levarvi dai piedi assieme a chi vi spalleggia.

 

La pianti di parlare del provvedimento “salva Italia” e “provvedimento per la crescita del Paese”, non fa presa, fa solo incavolare.

 

Vuole l’indice di gradimento del suo staff?

 

Legga questa

 

da R-ESISTENZA-INFINITA -

RitaPani (APOLIDE)


Tratto da: Lettera aperta alla Fornero: lei mi fa orrore! | Informare per Resistere

domenica 25 marzo 2012

“CAVALLERIA RUSTICANA” PARLAMENTARE

  

Nel post precedente, ho ricevuto questo commento dall’amico di tastiera Adriano Maini

“”La piazza che si muove da, infine, speranze. Certo, che un giorno, per sostenere qualcosa di brutto, si dirà proprio "una faccia alla Fornero".

Scritto da: Adriano Maini | 24/03/2012””

Me ne sono andata a dormire ridendo e chiedendomi dove collocare il pensiero di Adriano, nei sillogismi no, nei neologismi nemmeno, non si può definire un ossimoro, poi, mi sono detta che, l’assunto di Adriano fornisce un punto di partenza nel futuro prossimo, lo posso definire come assioma, se tra voi c’è un linguista, si accettano correzioni ;-))

 

MAX PALAZZO

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http://max-fraparentesi.blogspot.com/

Loro malgrado, i componenti dell’esecutivo tecnico, venerdì sono riusciti a farmi ridere, il 23 marzo si è tenuto il consiglio dei ministri che ha partorito quel “capolavoro che si può definire palindromo, si legge da destra a sinistra e viceversa”, quello licenziato con il termine “SALVO INTESE”, e a questo punto pensavo alla splendida opera di Pirandello:

6 PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE sottotilo COSI’ E’ SE VI PARE.

Ho spulciato tutti i giornali, tutti a riportare la conferenza stampa del dopo “salvo intese”, tutti a riportare dichiarazioni di questo o di quel personaggio, ridacchiavo dicendomi che, tra ministri, giornalisti e sindacalisti, c’è un MCD, massimo comune denominatore, ovvero, nessuno di loro ha capito un c@@@o sull’errore di fondo partorito dal caos che alberga nella scatola cranica del ministro del lavoro, mi sa che fa il paio con il suo vice ministro, si “il volpino Martone”. ;-))

Comunque, finito di leggere i quotidiani “canonici”, sono andata in quelli che non si possono collocare pro o contro questa o quella formazione, scrivono e basta, non inseriscono personalismi, porgono la notizia com’è o come l’hanno recepita.

Leggo il titolo e mi metto comoda, caffè, sigarette e ghigno malefico, mi dico

“peccato, sarebbe stata una figura di guano collettiva che sarebbe passata alla storia della “Bocconiana ignoranza”, hanno la mosca bianca che sta recependo la topica”

Ministro Balduzzi…ma non poteva farsi una padellata di fatti suoi?

Capisce che mi stavo sentendo come la gatta che fatta la posta si vede premiata dalla preda che cade nella trappola?

Vuole mettere il gusto di una bocciatura dopo tanto “gorgheggiare della ministra, della marcegaglia, del cafone della cisl…un bel “al mittente per incostituzionalità”, avrebbe quanto meno fatto esplodere la risata da nord a sud…i Bocconiani mostrano i limiti della conoscenza…e che limiti ;-))

Leggevo e ridevo, mi sembrava di leggere un libro poco noto, ma esilarante, L'ineffabile Antrobus di Lawrence Durrell, racconta la vita di un addetto all’ambasciata Inglese e delle cose strane capitategli nella carriera, leggendo il resoconto del dietro le quinte, il consiglio dei ministri di venerdì 23, mi ha riportato alla memoria un capitolo del libro, la partita di calcio tra l’ambasciata Inglese e l’ambasciata Italiana, Antrobus descrive i giocatori Italiani come “pronti a vincere con ogni mezzo, compreso il coltello a serramanico infilato nei parastinchi”

Leggendo questi occhielli dell’articolo mi dicevo che non è stato un consiglio dei ministri, mancava solo il serramanico per definirlo “Cavalleria Rusticana”, è dovuto intervenire Monti a difendere la ministra, ma se questo è l’esito della sola bozza…

Questo sotto il link, ma l’articolo lo riporto, voglio che resti nel blog per intero.

http://www.lettera43.it/politica/44794/il-governo-si-spacca-sulla-riforma.htm

Il governo si spacca sulla riforma

L'articolo 18 divide il Consiglio dei ministri.

 

La riforma del lavoro allontana il Paese dalla politica, spacca in due il parlamento, il fronte sindacale e adesso anche il governo. Secondo fonti bene informate ci sarebbero stati duri scontri durante il Consiglio dei ministri che è arrivato all'approvazione 'salvo intese' del testo da presentare in parlamento. Più volte nel corso della riunione si sarebbe arrivati ad alzare la voce, con il ministro Giarda che avrebbe addirittura minacciato le dimissioni.


C'È SOLO LA BOZZA.

A pesare sulla Fornero le critiche per l'assenza di un disegno di legge articolato. In effetti all'esecutivo è stata presentata la stessa bozza messa sul tavolo delle trattative con le parti sociali: un fatto che avrebbe scontentato in particolar modo Fabrizio Barca e Piero Giarda, ministri per la Coesione territoriale e per i Rapporti con il parlamento. Ma il rilievo di Barca è andato oltre, spingendosi fin dentro alle questioni di merito sulla riforma dell'articolo 18. Non è un mistero che il ministro non veda di buon occhio la possibilità che un dipendente licenziato ufficialmente per motivi economici non possa fare ricorso per il reintegro nemmeno nel caso in cui sospettasse o ritenesse di essere stato discriminato.


BALDUZZI: «RISCHIO INCOSTITUZIONALITÀ».

Ad essere poco convinto dei licenziamenti economici è anche Renato Balduzzi, ministro della Salute e unico costituzionalista del governo. Balduzzi ha passato giorni a studiare il disegno di riforma proposto dalla Fornero, e teme che una modifica così profonda e radicale dello Statuto dei lavoratori possa andare contro il primo articolo della Costituzione, quello che decreta che «L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro». Insomma, Balduzzi preferirebbe andare avanti con i piedi di piombo.


NO AL DECRETO E AL RINVIO.

Le critiche si sono fatte così accese da costringere Monti a intervenire in difesa del lavoro della Fornero, mentre qualcuno spingeva ancora per l'opzione del decreto legge, scartata con decisione dal premier su suggerimento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Vista l'impossibilità di arrivare a un accordo sarebbe stato il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera avrebbe a proporre addirittura un rinvio della discussione. Lo stesso Passera ha smentito, in ogni caso il presidente del Consiglio non ha mai voluto prendere in considerazione una tale possibilità, temendo la perdita di credibilità del suo governo agli occhi dell'opinione pubblica internazionale.


GIARDA INFURIATO CON GRILLI.

A quel punto l'esecutivo si sarebbe ricompattato, decidendo l'approvazione del testo 'salvo intese'. Un bel sospiro di sollievo per la Fornero, un attimo di tregua nella discussione, durato lo spazio di una pausa caffé. Poi lo scontro si è riacceso, stavolta tra Giarda e Grilli, sulla delega fiscale. Giarda ha rimproverato al viceministro dell'Economia di non avere ancora il testo pronto, facendo riemergere dissapori passati causati per la brutta figura rimediata dal ministro per i Rapporti con il parlamento sulla questione della mancata copertura fiscale sulle liberalizzazioni.
In quell'occasione Grilli decise di non presenziare davanti all'aula di Montecitorio per spiegare il problema, lasciando lo sgradito compito a Giarda, ricoperto di fischi e insulti.


SCONTRO CATRICALÀ-PATRONI GRIFFI.

La tensione nella riunione del 23 marzo sarebbe salita tanto da spingere Giarda a minacciare le proprie dimissioni, e ad andarsene polemico quando, andato via Monti, sarebbe toccato a lui presidere il Consiglio dei ministri. Dirigere è invece toccato a Gnudi, mentre anche Catricalà e Patroni Griffi sono arrivati allo scontro verbale.
Una vera e propria battaglia campale, conclusa comunque con l'approvazione 'salvo intese' del teso sulla riforma del lavoro, e con un rinvio sulla delega fiscale. Il governo sembra però un po' meno unito.

 

NOTA MIA FINALE

 

L’articolo lo avevo letto e messo tra i preferiti allo scopo di postarlo, il commento di Adriano Maini è arrivato come la ciliegina sulla torta “…Certo, che un giorno, per sostenere qualcosa di brutto, si dirà proprio "una faccia alla Fornero".

Hanno cominciato i suoi compagni di cordata, questa sera è dalla Gabanelli, guardatela bene e ascoltate come si esprime, Adriano ha visto giusto ;-))

Grazie Adriano ;-))

 

mercoledì 21 marzo 2012

PREMIO IGNOBEL 2012

 

“E’ finita l’era delle concertazioni, dell’articolo 18 non se ne discuterà più”

 

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Perfetto professor Monti, vediamo di lanciare una raccolta firme per proporla all’assegnazione del Premio IGNOBEL 2012 per l’economia politica a pari merito con la ministra canavesana.

 

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Voi tra un anno dovrete sloggiare dal parlamento, vi va di lato B, sloggiate con i vostri piedi, gli altri, quelli che vi stanno spalleggiando, sloggeranno metaforicamente con i nostri.

 

Lei, senza volerlo, ha potuto quanto non hanno potuto i segretari dei sindacati confederati, riunificare la base che finalmente, oggi, ha mostrato di non essere un gregge che si lascia guidare e tosare.

 

La statale che da Leinì va all’aeroporto Sandro Pertini di Caselle è stata bloccata per tre ore, il cartello che espongono non può essere letto in maniera diversa.

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El Pueblo sta finalmente capendo che, unido jamas sera vencido.

 

Ricordiamoci che questa primavera si vota da nord a sud, a macchia di leopardo, chi è coinvolto dal voto, rammenti chi sta approvando la fame prossima ventura.

 

Ho un sassolino nelle scarpe che devo levarmi, lo stavo scordando, ma sentendo il Presidente della Repubblica ribadire che i sacrifici sono necessari, me ne sono ricordata:

 

Presidente Napolitano, invece di rompere la mnch a chi ce l’ha già lesionata, perché non suggerisce all’esecutivo tecnico un bel decreto legge a carattere di urgenza che tagli del 50% le prebende e gli stipendi di chi bivacca in parlamento, nei consigli regionali, nei consigli provinciali e comunali?

 

Veda di ricordarsi che se c’è qualcuno che deve moderare i toni, non è il Popolo Sovrano, veda lei e lo suggerisca a tutti, che a furia di pestare, la gente finisce con l’incazzarsi.

 

Capisco che il mio scrivere non è fine, ma dopo aver sentito l’acconto dell’intervista di Report alla canavesana che andrà in onda domenica 25 marzo, mi sono chiesta se quella ci è o ci fa, visto che parla di caramelle e di lavoro sporco da fare…vista l’espressione compiaciuta, mi sono detta che quella è semplicemente stata graziata dalla legge Basaglia.

 

Bene, torno ad ascoltare musica, inutile dire chi, questa era un pezzo che non la risentivo.

 

 

MARCIA D’AMORE

Quante volte mio padre ha visto i raccolti,

quante stoppie riarse dal sole.
La sua pelle bruciata dall'arido vento,

poco pane ma tanto sudore.
Poco amore, la guerra, l'emigrazione,

poco tempo per vivere e poi
Io suo figlio operaio, nessun cambiamento,

poco pane e sudore per noi.


L'oppressione ci ha tolto il respiro,

la rivolta ci esplode nel cuore,
poi la lotta ci ha unito le mani

e il futuro si è fatto migliore.
Fianco a fianco, da dentro è scattata una molla,

dopo un giorno eravamo una folla,
è arrivato il momento di farci ascoltare,

su compagni, corriamo a lottare.

Oggi, unite le mani a catena,
Marceremo per fare la vita migliore,

canteremo, la faccia nel sole,
Urleremo e anche i sordi dovranno sentire

la canzone di un nuovo avvenire,

Perché il giorno che allora saremo a guardare
Sia il più bello che il mondo abbia visto spuntare.
Ed un popolo immenso da sempre sfruttato
Alla fine sarà liberato.

 

domenica 18 marzo 2012

IL CIBO E’ COME UNA PUTTANA…

SEMPRE DISPONIBILE, BASTA PAGARE.

 

(elucubrazioni di un pomeriggio uggioso e noioso)

 

Non è mia, l’ha coniata un giovane che ha deciso di darsi alla vita agreste

 

«Come essere felici con 200 euro al mese» - Corriere.it

 

 

Letto l’occhiello …mi sono chiesta come diavolo fa a vivere con 200€ al mese, sono andata a leggere l’articolo.

 

La sua scelta è sbarcata in rete attraverso il suo blog “Pecoranera” e ora è diventato un libro che racconta la sua esperienza e il suo rapporto con il cibo che, Devis Bonani paragona a una puttana a tariffa variabile.

 

Della serie: almeno due volte al giorno, tutti, ma proprio tutti, ministri di culto compresi, andiamo a puttane.

 

Dopo avere dato una scorsa a tutti i giornali, i TG, i blog…ho spento decisa a prendermi una pausa dalla normale incazzatura quotidiana.

 

Ho ripreso un ora fa, è mancato un pelo che mi venisse un travaso di bile

 

Sotto Monti, debito pubblico record"Per ogni italiano 32mila euro"

 

ho traballato, come, sto contando i mesi che mi separano dal 30 giungo 2013, data fatidica del pagamento dell’ultima delle tre rate semestrali del mutuo e a mia insaputa, sommando i miei 32mila ai 32mila di Maurizio, sono indebitata fino agli occhi?

 

Nel nome di chi e per cosa?

 

Questa mattina mi hanno fatto la fatidica domanda:

 

“Che ne pensi della Fornero?”

 

Ho guardato Donato e deve essermi comparso un ghigno da manuale della perfetta carogna, si è messo a ridere, gli ho risposto:

 

“Ti riferisci alla canavesana salice piangente?...quella che parla di “paccate”? ...quella che per finezze espressive verbali sta facendo scordare Di Pietro?... si? ... ok, diciamo che non maschera le origini, rammenti quel detto Piemontese ...  La cativa lavandera a treuva mai la bun-a pera ... devo continuare?”

 

Continuando a ridere ha fatto no con la mano e siamo andati a prendere un caffè, abbiamo da programmare il torneo di Pasqua.

 

Leggo l’ultima presa di posizione di Monti, ordina alla ministra canavesana di chiudere la “riforma del lavoro entro 10 giorni”, con o senza le parti sociali.

 

La triade sindacale fa dichiarazioni separate, la presidente di confindustria sbraita che se si gioca al ribasso lei non firma, i piccoli imprenditori dicono no alla ipotesi di pagare di più i contratti a termine...e la parte sociale “oggetto del loro contendere” che diavolo fa?

 

Ho letto le ultime notizie dalla Grecia, tedeschi, italiani e francesi stanno comprando immobili nelle località pregiate della Grecia a prezzi da saldi dei grandi magazzini...

 

Malignamente ho pensato che tra non molto leggeremo questo cartello

 

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Certo che un ministro per l’ambiente favorevole al nucleare e agli OGM è inquietante, una ministra lacrimosa e permalosa è ridicola, un capo di Stato che parla di sacrifici necessari per il Paese scordandosi dell’agonia del Paese comincia a farle girare, un capo del Governo che progetta un decreto Salva Italia che si riduce al solito aumento della benzina, all’aumento delle sigarette, all’aumento dell’IVA, all’introduzione di nuovi balzelli...mostra problemi di memoria retrograda ... scusi Professor Monti ... che fine ha fatto l’equità?

 

Scordavo Professore...concordo con Lei, la Fiat ha il diritto di andare dove vuole, diciamo che prima si leva dalle scatole e prima si potrà dare vita alla riconversione industriale...uno che giustifica la caduta in verticale delle vendite addossando la responsabilità allo sciopero delle bisarche...la personalità di Peter Pan è più consistente...scordavo...il suo SI alla TAV, manca di delucidazioni sul perchè SI, i benefici da Lei decantati somigliano alle liberalizzazioni annunciate e svanite ?

 

martedì 13 marzo 2012

E SE IL FINE FOSSE L’URANIO E NON LA TAV?

 

Mi continuavo a chiedere, come tutti i NO TAV  o semplici contrari, per quale diavolo di ragione si insiste nel voler scavare 14 chilometri di montagna sapendo che è amiantifera e contiene uranio.

 

Mi chiedevo perché si spazza via un paese, San Giuliano di Susa, per costruire al suo posto la stazione di fine corsa con annessa spianata per lo stoccaggio di merci da trasbordare sui tir.

 

Mi chiedevo perché un impiego massivo delle forze dell’ordine in un fazzoletto di terra ai confini delle montagne e dedito all’alpeggio, all’agricoltura e alla pastorizia.

 

Insomma, trovavo abnorme la determinazione a fare un buco a ogni costo, con enormi costi e altissimo rischio di inquinamento a uomini e cose.

 

Ieri ho letto l’ultimo post di Rossland   Non il dito, la Luna! 

 

e una dopo l’altra mi sono levata le fette di salame che mi impedivano di vedere “le ragioni degli altri”, ossia, le ragioni di chi vuole la TAV e per ottenerla militarizza la zona.

 

Se Rossana ha visto giusto (e credo abbia proprio visto giusto), si spiega perché San Giuliano deve morire, perché al suo posto ci sarà una spianata vasta al punto da far impallidire la spianata delle moschee, si spiega perché da 20 anni piantano reti, effettuano espropri con le buone, in pochi casi, con le cattive tra non molto.

 

Quanto vale un chilo di uranio sul mercato mondiale?

 

Pare che in quella montagna e non solo in quella montagna, ve ne sia in quantità enorme…

 

…i crimini contro la vita li chiamano errori…

sabato 10 marzo 2012

GRAZIE MINISTRO RICCARDI

 

Per la centesima volta cito un mio illustre corregionale, Leonardo Sciascia e il suo “Il giorno della civetta”.

 

Leonardo Sciascia fa dire al suo personaggio don Mariano:

 

*****

« Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie:

 

gli uomini,

i mezz’uomini,

gli ominicchi,

i (con rispetto parlando) pigliainculo e

i quaquaraquà…

 

Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…  »

 

*****

Questa mattina mi stava andando il caffè di traverso a causa di una risata esplosa nel leggere questo occhiello di La Repubblica.it

 

Alfano su Riccardi: "Il caso è chiuso niente sfiducia, ma eviti di rifarlo"

 

Ridevo e pensavo in dialetto:

 

“Ma talia a stu Giufà…è propriu veru, puru i pulici hannu a tussi, unu chi si ci fai bau darreti si metti a cianciri du scantu isa a vuci, si sta scuddannu chi si cè quacchiduno chi savi scantari è iddu e i so picciotti, 46 mpennula chi si scurdaru i unni venunu.

 

L’antefatto lo conosciamo tutti, la rete si è schierata con il Ministro Andrea Riccardi che, a ragione, ha evidenziato come “il delfino ringhioso” esegue solo gli ordini del suo padrone datore di lavoro scordandosi che lo stipendio glielo paghiamo noi.

 

Tornando a Sciascia e all’elenco di don Mariano

 

Questo per me è un UOMO

 

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Prima di essere chiamato a far parte del governo tecnico aveva fatto “qualcosa”, non ne condivido il credo, ma leggete sotto e ditemi se è poco, ditemi se ho torto nel dire che è un appartenente a "la meglio gioventù".

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Riccardi

 

questo sotto per me è ah,ah,ah,ah,ah…

 

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http://www.portoscomic.com/

 

Questo, prima di essere folgorato sulla via di Arcore, percorreva le trazzere percorse da Totò Cuffaro…un buon maestro, leggere prego…

http://it.wikipedia.org/wiki/Angelino_Alfano

 

…ne esce fuori il tipico “nulla mischiato con il niente”, o forse, galvanizzato dall’ultimo giudizio del suo padrone che lo ha descritto come un cannibale, voglia mostrare le zanne…gli manca il senso del ridicolo, se lo avesse, capirebbe che ormai si leggono le sue esternazioni solo per farsi una sana risata.

 

ROBI

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http://pensieriimmaginati.myblog.it/

martedì 6 marzo 2012

VOLEVO PARLARE

 

dei muscoli mostrati da Mario Monti sulla TAV e poi ho fatto spallucce, dopo due ore di incontro con Mario Virano (se non sapete chi è cercatelo in rete, ma non perdete niente) ha reagito in perfetta mala fede, ovvero, ha ascoltato una sola voce per stabilire che le ragioni degli altri non contano, la conferenza stampa di Mario Monti sul tema l’ha sintetizzata al meglio

 

MATTEO BERTELLI

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http://matteobertelli.blogspot.com/

 

quella galleria non porta sviluppo, non ne porta alla generazione attuale, non ne porterà alla generazione futura, a quest’ultima porterà  i conti in rosso da pagare, a chi deve scavarla porterà malattie e contaminazione da uranio e alle ditte appaltatrici porterà gli utili e chi la scaverà non appartiene alla Valle.

 

Volevo parlare delle esternazioni di Napolitano…baaaahhh…tempo sprecato.  

 

Volevo parlare delle dichiarazioni di Marchionne, se il mercato Americano va male dovrò dismettere due stabilimenti Italiani, purtroppo mi ha anticipata la Fornero, è andata a parlare con il maglioncino dell’FMI e poi ha dichiarato:

 

“il dottor marchionne mi ha assicurato che non trasferirà alcuno stabilimento Italiano negli USA”.

 

Ah…scusi “signora ministra”, ma lei ci crede che ci crediamo a voi due?

 

 

Il maglioncino dell’FMI ha detto la verità, mica trasferisce gli stabilimenti, trasferisce la produzione, gli stabilimenti vengono venduti e destinati ad altro, non scordi il LINGOTTO…se non lo ha visto, le consiglio di vedere la puntata di domenica sera di PRESA DIRETTA di Riccando Iacona, le schiarirà le idee…a proposito, perché non la smette di scrivere a destra e a manca lettere fumose e zeppe di niente?

  

Guardi che la tipica “casalinga di Voghera” ha soluzioni più solide e chiare delle sue, quella deve fare i conti con i suoi 1200€ e devono quadrare, lei continua a sparare castronate prive di soluzioni, lo dica che lei è solo una che deve eseguire gli ordini della BCE, mi creda, lo abbiamo capito.

 

Volevo parlare del come ci stanno scippando la Democrazia e il diritto di esercitarla, della necessità di azzerare tutto e ripartire dal 1948, anno dell’entrata in vigore della nostra Costituzione, purtroppo mi sono imbattuta in questa dichiarazione vecchia di 200 anni scarsi

   

"Datemi il controllo sulla moneta di un Paese, e me ne frego di chi fa le leggi"

Mayer Amshel Rothschild (1743-1812)

 

e mi sono trasformata da soggetto disponibile al dialogo a soggetto pronto ad azzannare, un po come questa signora sotto

 

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Professor Monti, nel caso noi NO TAV dovessimo sempre manifestare (e lo faremo), ci manderà contro il L'Eurogendorf alias il KGB Europeo?

 

Perché non prova a dare un paio di spiegazioni sul tema, a che ci serve un parlamento Italiano se siete solo gli esecutori materiali degli ordini della Troika?

 

Professore, alle prossime elezioni, se non ci ridate il sacrosanto diritto di scegliere chi vogliamo, non si faccia illudere dai sondaggi, nessuno di quelli che bivaccate in parlamento e al senato lo farete più.

 

Noi le 10 regole per addomesticare le popolazioni le conosciamo, siete voi che non conoscete le nostre contromisure alle vostre regole.

 

Sa qual è il vostro errore di fondo?

 

Noi vi conosciamo, voi non conoscete noi, quando andiamo in bestia non siamo simpatici, alla stessa vostra maniera, ma c’è una differenza alla base, noi abbiamo ragione e voi torto.