sabato 11 febbraio 2012

NAZISKIN…

 ...ancora un paio di “NEIN” e i Greci metteranno la taglia con sotto scritto “VIVA o MORTA.”

Per il Popolo Greco la fraulein è una naziskin

  

In più di un blog ho lasciato questo commento: Come si può pensare di licenziare 11.500 persone in un paese di 12 milioni scarsi di abitanti?

Oggi mi sono rifiutata di seguire la “tragedia Italiana derivata dalla neve”, mi si sono sfarinate le nocciole di vedere reportage da “luoghi isolati e irraggiungibili” … e loro, le troupe di tutte le reti televisive note e ignote, ci sono arrivate con il teletrasporto per mettere assieme immagini “drammatiche”  e ansiogene?

Mi sono rifugiata in quegli articoli che inserisco tra i preferiti in attesa di avere il tempo di leggerli, prima ho dato uno sguardo ai giornali e sono rimasta basita, i Greci che devono essere licenziati nel giro di tre anni sono saliti a 15.000 e a questo punto, se esistesse, girerebbero le palle anche a Dio.

Da un pezzo nelle vetrine Greche campeggia questa immagine con la dicitura

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PERICOLO PUBBLICO

 

Dopo aver letto l’articolo de “Il Manifesto” di due giorni fa, mi sono detta che le va ancora bene che non hanno messo una taglia sulla sua testa, leggendo le cifre cercavo di fare i conti di cosa e in che misura potranno vivere i Greci…sotto uno stralcio dell’articolo…

 

***Il governo di «Papadimios», «Papa-boia», come è stato ribattezzato dall'opinione pubblica, sembra abbia accettato un forte taglio del 22% per lo stipendio minimo, che sarà esteso ai lavoratori del settore privato. Così un lavoratore nuovo avrà un stipendio mensile di 586,10 euro, invece dei 751,40 euro che aveva precedentemente, perdendo di fatto tre delle dodici mensilità dell'anno, mentre il sussidio di disoccupazione si riduce a 360 euro al mese. La «troika» ha poi un debole per i giovani. Così chi è sotto i 25 anni dovrà sopportare un altro taglio del 10% del suo stipendio minimo e accontentarsi di 528,49 euro al mese. E non basta. perché resta aperta la possibilità di un nuovo taglio del salario minimo e degli stipendi nel settore privato nei prossimi mesi e anni. Da parte sua il governo greco festeggia perché ha salvato la 13esima e la 14esima. 
Il salario giornaliero per un lavoratore non sposato e senza esperienza si riduce ai 26,18 euro, dai 33,57 euro, e per uno sposato ai 28,80 dai 36,92 euro. Lo stipendio per un lavoratore con tre figli e nove anni di lavoro si abbasserà agli 808,96 dai 1.037,13 euro. Per quando riguarda le pensioni lo scenario più probabile prevede l'immediato taglio del 15%-20% delle pensioni e del 15% per quelle integrative. La «troika» vuole una forte diminuzione dei contributi assicurativi, ma il governo greco sostiene che nel peggiore dei casi non deve superare il 10%. Gli stipendi e i contributi più bassi non si accompagneranno solo a pensioni più basse ma anche al bisogno di una riforma assicurativa e all'aumento della età pensionabile. L'abolizione del posto fisso nelle aziende a partecipazione statale e nelle banche si accompagnerà alla diminuzione dei loro stipendi e pensioni. Se non bastasse tutto questo, la «troika» imporrà fino alla fine del luglio «l'allineamento con i paesi concorrenti» della convenzione collettiva del lavoro.*** 

 

Oggi il quotidiano Greco “DEMOCRAZIA” esce con la variante, ma il succo non cambia…

 

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… pensando alle parole della Fornero e della Cancellieri, comincio a sospettare che la Grecia sia solo un banco di prova dell’esercizio di uno strapotere della finanza, per inciso, finanza che ha creato la crisi mondiale e non la vuole pagare, mi auguro che il Popolo Greco dica NO, costi quel che costi, per quanto brutta sarà, non lo sarà mai tanto brutta quanto i NEIN esigono, ho letto che la Fraulein ha dichiarato di avere paura se la Grecia fallisce…ci credo, le banche tedesche hanno tanti titoli di Stato Greci che se il paese fallisse, le banche tedesche ci potrebbero accendere i camini per i prossimi 30 anni…o confezionare altri titoli tossici da sbolognare ai pirla di turno…se qualcuno non lo avesse fatto, si vada a leggere il trattato di Lisbona, quello entrato in vigore il 1° dicembre 2009, assicuro che è istruttivo, fa talmente incazzare da poter uscire senza cappotto a -14° e non raffreddarsi.

 

SONO DALLA PARTE DEL POPOLO GRECO