domenica 23 maggio 2010

UN UOMO LO AMMAZZI, LE SUE IDEE NO

18 anni fa hanno usato 500 chili di tritolo per ammazzare Giovanni Falcone IL Magistrato, sua moglie Francesca Morvillo, tre uomini  della sua scorta:

Vito Schifani, nessun legame di parentela col politico, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro.

 

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Idioti, stupidi idioti bifolchi acculturati e in carriera politica con l’opposto del suo senso dello Stato, si può ammazzare un Uomo, ma non si ammazzerà mai ciò che quell’Uomo rappresentava e rappresenta.

 

Voi che volete levarci il diritto di parlare, pensare, esprimere, voi che volete levarci il diritto di sapere e decidere cosa veramente siete, voi che state percependo che i giovani di Libera, E ora ammazzateci tutti, No al pizzo e i loro coetanei stanno crescendo, che voteranno con la percezione che voi, voi con le vostre leggi smantella legalità, siete distanti dal concetto di legalità, giustizia, libertà che Giovanni Falcone ha lasciato in eredità, leggetevi le righe sotto e stabilite a quale categoria appartenete secondo i nostri parametri…

 

“…l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie:

 

gli uomini,

i mezz’uomini,

gli ominicchi,

 i (con rispetto parlando) pigliainculo

e i quaquaraquà…

 

Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora più in giù: i piglianculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…

 

LEONARDO  SCIASCIA  Il giorno della civetta

 

Non è la prima volta che cito Sciascia con la sua scala del genere umano e… umanoide.

 

Oggi quella scala riflette perfettamente l’attuale società, gli uomini sono accerchiati dai quaquaraquà che, come oche in un fetido stagno di pochi e falsi valori ma colmo di molte paure generate ad arte, si spostano in massa per arraffare le briciole che i loro simili gli lanciano.

 

Con una mano lanciano briciole, promesse allucinogene e discorsi ansiogeni,  con l’altra scrivono le  regole tendenti a tappare la bocca agli uomini, impedire loro di scrivere, impedire al popolo degli uomini di sapere, impedire alla Magistratura composta da uomini, di indagare.

 

Noi Siciliani possiamo definirci come:

 

quelli nati nella Sicilia di Falcone, Borsellino, Pirandello, Verga, Peppino Impastato e tanti, troppi ammazzati dalla mafia in giacca e cravatta …

 

…e quelli nati nella Sicilia di Totò Riina, Bernardo Provenzano, Tano Badalamenti e tanti,  troppi che hanno ammazzato e dal 41 bis potranno sgusciare fuori con un “cavillino” infilato di straforo nel DDL processo breve del solito signor Alfano.

 

E magari oggi, come farisei giudaici andranno a deporre una corona di fiori, faranno un discorso senza senso a uso e consumo delle oche, saranno imbufaliti perché percepiscono che non è veramente morto, il suo senso dello Stato viaggia con noi, quindi:

 

Non facciamoli passare, per ricordare degnamente Giovanni Falcone, sua moglie e la sua scorta serve impedire che la libertà e la giustizia come le percepiva Falcone, vengano spazzate via da una falsa protezione della nostra privacy, proteggono i loro interessi.

 

Io non ho nulla da temere da una intercettazione, ho tutto da temere dal signor Alfano e dal suo concetto di legalità, quindi:

 

riposto il link per firmare contro il DDL sulle intercettazioni:

tra i promotori, Guido Scorza e Enzo Di Frenna di Diritto alla rete http://nobavaglio.adds.it/

 

Chiudo con il singolare appello di  Daniele Verzetti, Rockpoeta a firmare e divulgare.


*****

Vi prego, evitiamo di ridurci così....

 

LIBERTA’ DIFFERITA

Libertà differita
Pensieri censurati
Per proteggere
Le nostre menti delicate
Ingenue
Facilmente impressionabili.

Cesoie del pensiero
Estirpano le nostre erbacce pensanti
per affrancarci
dall’estenuante sforzo
del dover comprendere.

E lo fanno per Noi.

Affinché un giorno
neanche troppo lontano
felici come oche giulive
starnazzeremo
in completa autonomia
un sentito e riconoscente
"GRAZIE!"

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/