mercoledì 30 novembre 2011

DIO E I PROTOTIPI

 

Nel post precedente l’amica Anna, serenity48 mi ha lasciato questa pagina scatenando la mia risata incontrollata, ho pensato che nell’attesa di sapere come ci andrà a finire, chi pagherà il conto e in che misura, vale la pena sorridere un pochino.

Ciao Tina! ti incollo una "cosa" che mi è arrivata da un mio compagno di liceo. La trovo divertente.


La Genesi


1. Dio creò Bocchino e subito dopo la Santanchè. Così, per associazione.

2. Dio creò Sgarbi, neanche il tempo di finirlo e già gli giravano i coglioni.

3. Dio creò Alemanno, poi ci riprovò e venne fuori Storace. Giornata nera.

4. Dio creò Brunetta, poi si accorse di aver fatto una cazzata e lo lasciò a metà.

5. Dio creò Gasparri e poi creò l'Alzheimer, per dimenticarsene.

6. Dio creò Vespa. Quel giorno fu il suo unico neo.

7. Dio creò Renzo Bossi. Ci provò, almeno.

8. Dio creò Andreotti perché la vita eterna da soli dopo un po’ rompe il cazzo.

9. Dio creò Bondi ma lo fece con due culi.

10. Dio creò Fede e andò subito a lavarsi le mani.

11. Dio creò Bertolaso per gestire l'emergenza big bang. A quei tempi
aveva molto senso dell'umorismo.

12. Dio creò Borghezio e capì che aveva bisogno di una vacanza.

13. Dio creò Schifani, lo guardò per un po' e poi gli diede il nome.

14. Dio creò Calderoli, poi passò a qualcosa di più evoluto, un’ameba.

15. Dio creò Sacconi. Le scritture però non dicono di cosa l'abbia riempito...


Aggiungerei :
16. Ormai ai limiti della depressione Dio provò nuovamente a creare qualcosa e...nacquero delle persone come noi che lo ripagarono di tutti gli errori fatti con la loro capacità di vivere in un mondo tanto difficile con il sorriso sulle labbra e la voglia di lottare.

Grazie Anna, sappi che per me vale sempre

Se il vento fischiava ora fischia più forte, le idee di rivolta non sono mai morte…

 

lunedì 28 novembre 2011

LUGLIO 1943…

 

 

…l’esercito Anglo Americano sbarca in Sicilia e inizia la marcia verso il nord Italia e l’Europa per porre fine al nazismo teutonico.

 

NOVEMBRE 2011…

 

Massimo Di Risio, patron della Dr motor Company di Macchia d’Isernia sbarca in Sicilia liberandola dai “famelici agnellini” e dal loro pastore canadese al soldo dell’FMI.

 

In rete, per chi lo volesse, il piano di riconversione dello stabilimento di Termini Imerese, a quanto pare l’auto in Italia smette di parlare canadese o americano e torna a parlare Italiano.

 

Mi chiedo se non sia il caso di ripetere negli altri stabilimenti rimasti nel Paese, la stessa mossa…pardon…pedata e lo stesso saluto così ben sintetizzato dall’amico

 

TUBAL

Vignetta-Marchionne-e-termini-imerese.jpg

 

http://sporcomondo.it/

 

Mi auguro che oltre a produrre autovetture, si mettano a produrre anche autobus e mezzi pesanti, insomma…che facciano estinguere l’allevamento di agnelli che invece di crescere si sono chiusi in un rachitismo alimentato dalle mammelle della vacca statale.

 

Aspetto altre Dr motor Company in altri settori che spazzino via i vampiri calati con la “finanza creativa”.

 

mercoledì 23 novembre 2011

FRÄULEIN…SI CALMI E…

 

…veda di fare le pulci a se stessa e al suo alter ego il gallo francese, forse, ma forse, nel vostro delirio di onnipotenza non state badando al fatto che, il vostro pollaio chiamato “trattato di Lisbona” si sta spopolando perché voi due avete aperto il cancello alle volpi meglio note come FMI.

 

Da qualche giorno leggo i vostri giornali e mi creda, nel sentire le vostre dichiarazioni mi dico che voi due non li leggete o siete convinti che noi non abbiamo curiosità o capacità mentali al punto da farvi le pulci.

 

L’autore di questa vignetta

 

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non è un Italiano, è un Tedesco e l’ha disegnata per rafforzare questo articolo La favola del rigore teutonicolei non ne esce bene, diciamo che ne esce dipinta come una che dentro casa sua ha preso una gragnola di colpi, veda di smettere di mostrare i muscoli, non serve a lei e non serve all’Europa di cui lei fa parte, se lo ricordi, lei fa parte dell’Europa, non ne è la padrona, lo rammenti al gallo francese…

 

…scordavo, si prenda 5 minuti di rilassatezza dalla rigidità e si legga questo articolo,

 

Merkel non è Marshall

 

magari le gireranno le nocciole alla stessa maniera di come girano a me quando voi due salite in cattedra, ma qualcuno che vi rinfrescasse la memoria sulla storia degli ultimi 90 anni, ci voleva, lei arriva dall’altro lato del muro, ma a quanto pare, come gli ebrei stanno ripetendo l’olocausto sui Palestinesi, lei e l’altro, volete costruire il novello muro … ma poi?

 

Voi due siete sicuri che non verrete additati come gli artefici dello smantellamento della torre di Babele che è diventata la UE? 

martedì 15 novembre 2011

LA LUNA E’ TRAMONTATA

 

Di John Steinbeck è  il romanzo che ho amato in maniera carnale e che mi ha fatto andare a caccia di tutte le sue opere.

 

Stralcio la parte finale, dopo che il Sindaco Orden dice alla moglie:

 

“loro possono uccidere un uomo, non il sindaco, un altro uomo indosserà la carica, il Sindaco non morirà mai”

 

Subito dopo uno degli invasori in preda alla paranoia esclama

 

“Forse il Capo è pazzo. Le mosche conquistano la carta moschicida. Le mosche occupano duecento miglia di nuova carta moschicida!”

 

Conversano il sindaco e il dottor Winter pacatamente, per tenere lontana la paura e la tentazione di cedere ad avvilenti patteggiamenti con il nemico, ricordando le parole dei grandi:

 

“Ti rammenti a scuola, dell’Apologia? Ricordi quando Socrate dice: “Qualcuno dirà: “Non ti vergogni, Socrate, del corso di una vita ch’è suscettibile di portarti ad una fine prematura?”.

A lui potrò giustamente rispondere:

“Ti sbagli: un uomo che sia veramente giusto non deve calcolare le probabilità di vivere o di morire; deve solo considerare se quello che fa è giusto o non lo è”.

 

Gironzolo in rete, leggo giornali, spulcio notizie e ascolto distrattamente i TG, poi mi soffermo sulle dichiarazioni di questo o quel soggetto politico e mi dico che nessuno di loro deve aver mai letto Steinbeck.

 

Poi faccio un giro ampio per la rete, mi ritiro in buon ordine, non ho voglia di polemizzare, le formazioni difendono gli interessi di bottega, o meglio, la paura di fare qualcosa di poco populistico li porta a chiedere elezioni subito, scordandosi che sono stati firmatari di una raccolta firme per cambiare l’attuale legge elettorale.

 

A costo di sembrare ermetica, ho pensato al mio corregionale premio nobel per la letteratura nel 1959 e a una composizione che solo apparentemente sembra criptata.

 

Ia popolazione di questo paese somiglia moltissimo a UOMO DEL MIO TEMPO di Salvatore Quasimodo.

 

Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

 

E mi viene da contestare anche Eraclito con il suo Panta rhei os potamòs, tutto scorre come un fiume, a meno che, alla foce del fiume non sia stata costruita una gigantesca diga, coperta da carta moschicida, che impedisce lo scorrere del fiume e permette alle mosche dei vari capi e capetti di conquistarsi la carta moschicida dove meditare mentre si estinguono, se valeva la pena seguire il capo e divulgare il suo credo, ignorando che fuori dalle chiese di ogni genere c’è la passione, la ragione e l’uomo comune.

 

Non so chi lo ha detto, ma c’è un limite oltre il quale la sopportazione cessa di essere una virtù.

 

Ho smesso di essere virtuosa molto tempo fa, o forse ho solo creduto di esserlo, non è importante verificarlo, per me è importante poter continuare a usare la mia testa e le mie analisi, giuste o sbagliate che siano, non devo fare i conti con i dogmi politici o religiosi che obbligano alla paresi mentale per evitare l’abiura o la scomunica come toccò a Pasolini.

 

Devo dire grazie a due Uomini con la U maiuscola

 

Grazie Presidente Napolitano per l’atto di cinica intelligenza dell’8 novembre al quale ha fatto seguire il giorno dopo la nomina del Professor Mario Monti a senatore a vita.

 

Grazie Senatore Mario Monti per aver accettato l’incarico, ma grazie per aver risposto con la flemma che la distingue che Lei non si sarebbe prestato a essere l’esecutore a tempo delle volontà dei lanzichenecchi, che non era l’uomo del “da qui a la”.

 

Mi auguro da domani di poter dire e scrivere il Presidente del Consiglio Mario Monti politicamente non la pensa come me, ma sono orgogliosa di essere rappresentata da Lui, finalmente un Uomo e una mente pensante, ci mancava da un ventennio.

 

Ora se permettete faccio un bagno nella mia musica.

 

domenica 13 novembre 2011

AMARTI COME

NON HO AMATO MAI

 

LIBERTA’, LIBERTA’, LIBERTA’.

 

La gioia che travalica il soggettivo e vuole abbracciare il mondo.

 

 

L’amore senza se e senza ma di tutta una vita, LA LIBERTA’.

 

 

Vorrei la voce forte che non ho
La musica più dolce che ci sia
Vorrei parlarti, frasi che non so
Per dirti che vorrei che fossi mia
Per sbandierarti a tutti all'infinito
Per aiutarti nella verità,

per non legarti ai ceppi di un partito
Mia tanto sospirata libertà

Amarti come non ho amato mai

senza possesso, senza gelosie
Senza l'ambiguità dei parolai

e le culture fatte di bugie
Per darti finalmente a chi ti chiede

e respirare la felicità
Senza inchiodarti al sangue di una fede
Amore mai scordato…libertà.


La voce del POPOLO SOVRANO ;-))

 

La sadica ironia del vignettista Marco Vukic detto anche “acido Sardo

 

 

finita.jpg

http://vukicblog.blogspot.com/

 

Ora mi godo questo momento magico, fra qualche giorno mi leverò un paio di sassolini dalle scarpe per lanciarli al centro degli occhi di un paio di “compagni duri e puri” nati con il paraocchi ideologico e nemmeno sorella morte glielo leverà, mi riferisco a un giornalista che una volta ha dichiarato:

 

“è giusto che il governo cinese faccia lavorare i bambini durante le vacanze scolastiche, il governo li mantiene a scuola per nove mesi e loro devono contribuire al mantenimento”

 

Come no, anche durante il fascismo le bambine di 7 anni a Carbonia arrotolavano candelotti di dinamite e i Carusi di 7 anni nel Sud Sicilia scavavano zolfo, ma quello era fascismo, in Cina c’è il comunismo.

 

giovedì 10 novembre 2011

CAFONE LUCANO…

…& CAFONE PADANO 

Fini dicitori entrambi, uno si esprime a rutti e l’altro a sproloqui, omofobi entrambi, credibili quanto una banconota da 1000€ entrambi, tanto per non farmi avere dubbi, entrambi hanno dichiarato che non voteranno la fiducia all’eventuale governo Monti.

 

Non voglio nemmeno sapere le loro motivazioni, però mi piacerebbe sapere che diavolo sta succedendo in rete, più di un blog sembra listato a lutto per questa svolta politica.

 

Non è bello che la fine del califfo arrivi dall’esterno e dai mercati azionari, ma se aspettavamo la soluzione interna, altro che calende Greche.

 

Se il califfo fosse rimasto sarebbero state lacrime e sangue senza coinvolgere i portafogli gonfi, saranno lacrime e sangue ma coinvolgendo la casta fin dentro le pieghe e senza la derisione mondiale derivata dal buffone a capo del governo, non mi pare poco.

 

Qualcuno ha scritto che con questa mossa ci hanno scippato la politica dalle mani, peccato che quando sedeva con la maggioranza in parlamento, non ha sentito la necessità di ridare al popolo la Polis di cui si sente scippato oggi.

 

Scusate, ma la politica dalle mani ci è stata scippata con l’avvento della legge porcellum, se volete seguire affranti il funerale del califfo, fate pure, per me governo tecnico significa che quel 1.200.000 mila firme raccolte per andare a referendum per eliminare il porcellum, hanno una buona possibilità di raggiungere lo scopo, non mi pare poco.

 

NICO PILLININI  

napolitano,monti,i peones omofobi di pietro e bossi. il duro e puro ferrero.

http://nicopillnini.blogspot.com/

 

Disinstallazione Berlusconi ██████████████████░ 99,9% completato

 

 

martedì 8 novembre 2011

BRINDO PERCHE’...

 

...oggi è il mio compleanno e reputo di aver ricevuto un buon regalo ...

 

 

...brindo perchè si sta per scrivere il THE END,  la sintesi migliore è questa sotto dell’amico...

 

TUBAL

trombato.jpg

http://sporcomondo.it/

 

...brindo perchè ascolto questa e sento che sta per crescere la generazione giusta alla quale passare il testimone...

 

 

...brindo perchè finisce l’era di mignottopoli, ladropoli e soggetti affetti dalla triade oscura e degni solo della camicia di forza...

 

berlusconi-con-la-camicia-di-forza.jpg

...brindo perchè sono felice di sapere che da domani o subito dopo, scrollandoci di dosso i ladri e le peripatetiche di stato, torneremo a essere una Nazione Europea e non la barzelletta sporca dell’intero globo.

 

Cin Cin a tutti, ancora uno e finisco sotto il tavolo, ma quando si aspettano 17 anni per vedere un sogno che prende corpo, niente ha più sapore del vedere l’inferno che si ripiega su se stesso senza trascinarti dentro.

 

sabato 5 novembre 2011

LA SPERANZA E’ UNA TRAPPOLA

 

CALAMANDREI – MONICELLI...per me loro sono il nuovo che avanza.

 

Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950

Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.

Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta.

 

Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime... 

 

Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata.

 

Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private.

 

Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Statoper dare la prevalenza alle sue scuole private.

Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.

 

Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina.

L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"

 

 

...generazione malata ... se no...vadano alla malora

 

Grazie Maestro, il più bello e inoppugnabile “vaffanculo” al popolo bue.

 

61 anni fa Piero Calamandrei, metteva in luce i pericoli che si correvano nell’aver accettato dei riconvertiti del ventennio nei punti strategici della giovane Repubblica Italiana, la più delicata, la pubblica istruzione.

 

Un anno e mezzo fa Mario Monicelli metteva in chiaro una società malata, priva di dignità e amor proprio.

 

Dopo le dichiarazioni del califfo a Cannes  ho preso atto che all’italidiota si possono rovesciare addosso tutti gli insulti possibili, importante che gli si lasci LA SPERANZA di avere lo stomaco pieno, la scopata mensile e la partita di calcio settimanale, tutto il resto...per l’italidiota è contorno, dice: tanto, fanno sempre quello che vogliono.

 

Non mi resta che accodarmi al Maestro Monicelli e dire:

 

POPOLO...VAFFANCULO!!!

mercoledì 2 novembre 2011

LE 10 DOMANDE DI CAMERON...

 

...mi hanno divertita, mi sono detta che il cretinismo patologico al potere non è prerogativa solo Italiana, siamo in buona compagnia.

Poi lo spiritello sarcastico che da un po dorme ha fatto capolino e mi sono chiesta:

“cosa risponderei se quelle 10 domande me le ponesse il capo del governo Italiano”?

...si, quello che chiamo califfo in quanto mi si bloccano le dita sulla tastiera a scriverne il nome e provo conati a scriverne il cognome...poniamo che le domande siano le stesse, ecco cosa risponderei.

1) Sei soddisfatto della tua vita?

Dipende da cosa si intende per “essere soddisfatti”, non ho ancora tirato le somme, non ho ancora deciso di scrivere “le mie memorie”, ho molte cose da fare e tutto sommato, potendole fare...si, sono “sufficientemente soddisfatta”, lo sarei di più se lei si levasse dalle sfere politiche in maniera definitiva e senza possibilità di ricomparire.

 

2) Sei soddisfatto di tua moglie/tuo marito?

 

Scusi...sor premier...e farsi una padellata di cazzi suoi no?...ai miei ci penso da sola, su questi temi lei è l’unico che non può fare domande, ficchi il naso nelle sue lenzuola e se le faccia bastare, mi pare che il ridicolo sul tema non si sia ancora esaurito.

 

3) Che voto dai alla tua salute mentale e fisica?

 

Alla mia salute mentale 10 e lode, essendo una che le ha preso le misure fin dal suo avvento in politica definendolo “il principio della fine della ragione” e avendo fatto centro...mentalmente sono al top, vuole mettere che sono una che non le ha mai dato credito?

...non mi pare poco...

salute fisica...da quando ho spento il televisore per evitare di vedere la sua dentiera...ho smesso di avere fitte al fianco destro, un po sotto le costole... quando lei e la banda che capeggia non ci sarete più...ho una bottiglia da stappare, uno zibibbo invecchiato che la mia terra produce per le grandi occasioni.

 

4) Hai un lavoro?

 

Ne avevo uno, ma avendo vinto la lotteria detta PENSIONE, faccio quello che più mi aggrada e diverte...una cosa che mi diverte...lustrare la sua facciata e quella della sua associazione non umanitaria e nemmeno solidale nel modo dovuto.

 

5) Ti piace il tuo lavoro?

 

Posso parlare al passato, si, mi piaceva e non poco, magari non piaceva ai fornitori di dispositivi antinfortunistici e divise  il mio modo di contrattare le forniture, ma lo stipendio me lo passava la ditta che pagava le loro fatture, magari sarei rimasta ancora, ma il suo “allora ministro del lavoro” partorì lo “scalone” e nel momento che è stato abolito...ho fatto il gesto dell’ombrello alla bollatrice, al suo ministro e mi sono messa al sicuro,  non me ne sono mai pentita.

 

6) Sei soddisfatto del tuo stipendio?

 

Ne parlo ancora al passato, si, la SpA per la quale ho lavorato prima di andare in pensione apprezzava la professionalità,  la premiava con scatti di livello superiore, non pagava mezze calzette come fa lei, peccato che si stia infettando.

 

7) Sei soddisfatto del tuo quartiere?

 

Mnch che domanda...certo che ne sono soddisfatta, ci vivo dal 1971, quando ho comprato casa...ho solo cambiato numero civico, questo quartiere ce lo siamo costruito addosso secondo le necessità della gente che lo viveva e lo vive, una grossa fetta di storia di questo quartiere, relativa all’aggregazione giovanile e non,  l’ho scritta personalmente, le scuole, gli asili, i servizi, ogni cosa destinata alla gente veniva discussa nelle commissioni del consiglio di circoscrizione...tutto il quartiere è casa nostra.

 

8) Temi la criminalità?

 

Si...quella che lei ha portato al governo, per il resto...Torino, tasso di criminalità 2011... -2,2% sul 2010, concentrata nel quartiere che da comunista è diventato leghista, vivo dalla parte opposta.

 

9) Che grado di istruzione hai?

 

Ma...ha deciso di farsi male?

Non sono una che si può equiparare alle sue “assessori o ministre assunte alle cariche per meriti del basso ventre o altri orifizi”

Lasci perdere, se glielo dico le scoppia il mal di testa, si faccia bastare che sono una che ha passato una larghissima fetta del proprio tempo libero a levarsi curiosità conoscitive a 360° e senza usare il Bignami.

 

10) Hai fiducia nei politici e nelle amministrazioni locali?

 

Senta...ma con questa domanda vuole prendere per il culo?

Ma ... lei li considera politici quelli che compra in parlamento alla stregua di quarti di bue appesi nelle macellerie?

Lei ha portato in parlamento la sua filosofia di vita, tutto quello che non puoi avere in maniera normale, prendila con tutti i mezzi che hai a disposizione, poi si fanno un paio di leggi ad personam, ad dittam, a li mortacci sua...prima a farle da sponda c’era Bettino, poi, grazie a quei milioni di coglioni che sta affamando (spero che lei vada fino in fondo si di loro), ha fatto da solo...fiducia nei politici?

Ma lei considera Scilipoti un politico?

Ma lei uno che dichiara «Mo' Berlusconi me sape», (un certo Pisacane)...lo reputa un politico?

Provi a farsi spiegare da qualche testa d’uovo che la circonda e che non è ancora marcita, il concetto della Polis Greca.

Non ho fiducia nei politici, ho un desiderio, che l’Italia possa avere il colpo di culo della Polonia, un aereo cade e 92 politici, capo del governo in testa, vanno a verificare se l’al di la esiste.

L’amministrazione locale...bah...TORINO BENE COMUNE...abbiamo ancora persone per bene come Gianguido Passoni, uno che le potrebbe insegnare cos’è l’onestà nell’amministrazione della Cosa Pubblica...e ha metà della sua età.