sabato 10 novembre 2012

UN ANNO D’INFERNO...

E NON E’ ANCORA FINITA.

 

Un anno fa brindavo alla fine di un quasi disgraziato ventennio politico che aveva portato l’Italia a essere derisa dal resto del mondo.

 

Brindavo alla fine di un governo più somigliante  a un bordello di infima categoria che altro.

 

Assieme al Compagno Zac sono stata quella che ha capito fin dalla sua nomina che Mario Monti sarebbe stato il nuovo presidente del consiglio Italiano.

 

La voglia di levarci dalle scatole un governo degno dell’Armata Brancaleone ci ha portati a brindare, i primi discorsi di Mario Monti si sono basati sulla “equità”...a distanza di un anno...sono rimasti solo i discorsi.

 

Dopo 12 mesi di governo tecnico devo cospargermi la testa di cenere e dare ragione a Dalle8alle5 e Carlo che, fin dal primo momento avevano espresso dubbi.

 

Dopo un paio di mesi dall’insediamento dei 40, ho cominciato a scrivere sui  tecnici e mi sono detta che sembravano soggetti concepiti da ovuli ai limiti della scadenza e da spermatozoi tossici o a due e tre eliche, in psichiatria sarebbero stati definiti “cretini patologici laureati e specializzati...ma cretini”...per l’80% allevati nel serraglio “Bocconi”... paraocchi e vai.

 

Una buona memoria consente la laurea, l'intelligenza è un altra cosa.

 

Non hanno la conoscenza derivata dal confronto con altre tesi, hanno il pensiero monotematico, teorico e disapplicato, insomma, si sono rivelati saccenti, limitati e rompicoglioni, l’Italia ha salvato la faccia all’estero, noi Italiani ci stiamo rimettendo il collo...e la politica cosa fa?

 

Si accoltella ormai in maniera palese, tutti contro tutti, ma alla resa dei conti su un punto convergono, sono tutti contro gli Italiani.

 

Basta guardare allo schifo che i capigruppo stanno facendo sul tema riforma della legge elettorale, ci hanno scippato i risultati dei 4 referendum di un anno fa, scaricano fiumi di parole ma al di la delle “cazzate di parte”, solo Vendola ha detto chiaro che l’agenda Monti va incenerita, ergo, il capogruppo UDC ha sparato a zero su Vendola e ha chiosato dichiarando che lui vuole tenersi le mani libere...ha coscienza che senza Monti, lui è uno di quelli che finirebbe nella discarica della politica...rifiuto tossico, alla pari dei suoi colleghi, siano di parte o no.

 

Obama ha vinto le presidenziali Americane e degli aventi diritto al voto, solo il 6% ha votato, nessuno ha avuto niente da dire, Crocetta vince in Sicilia e degli aventi diritto solo il 47% ha votato e si sono scatenati “gli intellettuali, le penne famose, i sociologi e i tuttologi”, hanno scomodato il mancato voto della mafia nelle carceri...buffoni...non avete preso in considerazione l’unico elemento reale, ovvero, la gente non ha più fiducia e non ha nemmeno voglia di votare “il meno peggio”.

 

Obama vince e nel suo primo discorso dichiara che farà pagare più tasse ai ricchi, in Italia Monti ha protetto i ricchi e ha schiantato gli stipendiati e i pensionati, tagliato i posti letto, sforbiciato l’assistenza sanitaria.

 

Obama importa in America il sistema sanitario Italiano e Monti importa in Italia il sistema sanitario di macelleria sociale Americano.

 

I malati di sla privati dei supporti economici...ultima perla dei 40 tecnici e la gente comune continua a risciacquarsi il cervello davanti al tubo catodico.

 

Erminia, nel ringraziarti per il video che posto, un appunto sulla prima immagine, non è l’Italia a essere un Paese di merda, l’Italia è un bellissimo Paese, ha un solo problema, tutta la classe politica, sia centrale che periferica e il 60% degli Italiani...sono dei pezzi di merda.

 

Guarda solo a cosa sputano: Renzi, Casini, Grillo...in tempi non troppo lontani sarebbero finiti nei repartini con una camicia di forza...

 

Questa canzone ha 25 anni, ma 25 anni fa avevamo ancora i residui di una classe politica che poteva dare voce a una popolazione, oggi abbiamo una classe politica che somiglia sempre più a una colonia graziata dalla legge 180...la popolazione...no, ormai è totalmente priva di coscienza di se, non è più buona nemmeno per farne concime.

 

 

 

 

E venne un tempo di tempesta,

 gelò il sorriso ai timidi,
cambiò l’attesa della festa nei

cittadini increduli,
portò una serie di paure

dentro alla folla pavida,
mandò i pensieri sulle alture,

la fantasia fu arida.


Adesso scendo in confusione

per un pensiero singolo,
perché ogni suono, ogni colore

dev’esser vuoto e frivolo
e se c’è un moto di protesta

rimane in fondo all’ugola
e resta muto ad accettare

un’altra nota stridula.


Un’emozione inesistente

colpisce l’occhio vitreo
ed il messaggio va alla mente

per un canale libero
e lentamente tutto cambia

dentro alla testa immobile,
sofisticati inconsciamente

da un sedimento video.


E le promesse di speranza

di una città più consona
sono perdute in una danza

di un’energia economica
e se il giudizio incompetente

è una realtà politica
sarà il domani solamente

un’entità fantastica.


Il combattente esistenziale

cantò poemi d’Africa,
sognò di mondi visionari,

di sazietà romantica,
posò le mani sul futuro,

pensò che l’uomo fosse là,
come se avesse qualche senso

la leggendaria umanità.


E che fatica andare avanti

e non sapersi arrendere,
fingendo d’essere fra i tanti

che fanno vuoto a perdere,
poi sostenere un’altra volta

che l’uomo può anche vivere,
trovare il tempo per giocarmi

la vita che ho da spendere.