Vado a “miscari u sammurigghiu”, se non si amalgama bene alla fine sa di carne calata nell’acqua e la tigrotta di casa sta cominciando a dire quello che pensa senza crearsi scrupoli, con grande disperazione di sua madre e divertimento mio.
Un giro per giornali, le prime pagine calate sul grido di dolore del DDL intercettazioni, rischiamo il bavaglio se pubblichiamo qualcosa di non veritiero, visto che in genere picchio duro solo se ho la prova provata che l’argomento è reale, mi preoccupo più della parte che riguarda le intercettazioni alle cricche e ai mafiosi.
Detesto il pensiero unico e lo detesto da qualsiasi parte si manifesti.
Sotto il grido di dolore segue la rissa che si è scatenata dentro il “partito dell’ammore…per i soldi e la truffa”, mi sono detta che se il PD avesse fatto metà opposizione di quanta ne sta facendo Fini, avremmo avuto un rigurgito di interesse per l’opposizione e non un rigurgito di bile derivato dal suo silenzio assordante.
Vado a leggere Il fatto quotidiano e superata la prima, seconda, terza e quarta pagina mi imbatto in un articolo dal titolo quasi arrapante…
…dopo averlo letto ne ho convenuto che l’eccitazione mentale ci stava tutta, non sono una pecora nera della sinistra, sono in buona compagnia, siamo un gregge di pecore nere in continua crescita.
Da mesi continuo a scrivere che siamo arrivati al capolinea dei numeri e proprio questi numeri fanno la differenza a favore dei pescecani della finanza e dell’industria, continuo a ripetere che è ora di finirla con le fabbriche da 5 o 10 mila operai, una volta che entrano in crisi reale o voluta, quei numeri portano ad accettare ogni aut-aut posto dal pescecane di turno.
Altro aspetto che discuto sempre, evitare se possibile, che marito e moglie lavorino nella stessa fabbrica, nel caso di chiusura una parte di reddito per la sopravvivenza c’è, nel caso Mirafiori sto assistendo a una paura strisciante derivata da interi nuclei familiari che ci lavorano.
Un ragazzo intervistato a Torino su cosa pensa del caso Fiat ha risposto:
“se la cosa servisse per produrre meno auto io non potrei che esserne felice”.
E dategli torto…aggiungo, ma a chi si possono vendere le macchine che vengono prodotte nel mondo?
Non fatemi il discorso che è lavoro e quindi reddito, un auto si può comodamente definire un bene durevole, in quanto tale, una sua massiva produzione porta alla saturazione del mercato in breve tempo, stesso discorso per lavatrice frigofero, surgelatore, computer, mobili…e chi ne ha ne metta.
O si diversifica con numeri inferiori o le soluzioni saranno solo modi per far riempire le tasche agli azionisti di ogni genere.
O si comincia a pensare a un solo figlio a coppia o si darà vita solo a futuri schiavi e futura carne da cannone.
In Italia la fiat negli anni 70 aveva 250 mila dipendentioltre a un indotto stimato sui 350 mila addetti, 158 mila tra Mirafiori e Lingotto, oggi il lingotto non c’è più, chiuso da 30 anni e Mirafiori ha 5 mila dipendenti…mi fermo, credo che basti a augurarsi che se Marchionne vuole andarsene lo faccia in fretta, Torino e lo Stato unitamente agli operai hanno già dato, se lui se ne va, finisce l’agonia e si può pensare da dove ricominciare e con chi.
E vediamo di farla finire questa storia del popolo delle partite I.V.A, un modo di ingrassare gli speculatori e affamare chi la apre.
Sei arrivato 16 anni fa infilato dentro la tasca del giubbotto di Gigi, ti ha posato sul tavolo dicendo
“guarda che splendore”
Ai miei occhi eri solo un grosso topo incrociato con una talpa e un idrante naturale, dopo una serie di risse verbali hai piantato le tende e il patatrac che io ho fatto con Poppy, Gigi e Federica lo hanno fatto con te, umanizzato.
Poppy te le ha suonate senza pietà per farti capire che in casa comandava lei e tu hai accettato la sudditanza, forse la tua passione per i gatti si è sviluppata da quell’impatto.
Oggi con Maurizio abbiamo ripassato la tua presenza, guardavamo le foto e ognuna rappresenta un episodio, quando da bravo pirla ti sei fatto pungere da una vespa assumendo l’aspetto di un cane extraterrestre, quando un gatto scendendo dalla macchina ti ha fatto correre per la pineta, tu avevi la stazza e lui la grinta.
Buon viaggio nel non so dove Bobo, sei stato un compagno di giochi per Giulia, di risse per Maurizio e un fratello per Gigi e Federica.
Sono solo 2 giorni e so che mi ci vorrà parecchio ad abituarmi alla tua assenza, una cosa so che non accadrà, non sarai sostituito.
Questa sotto è dello scorso anno, la tua ultima estate a Porto Pino, il riposo del guerriero.
Mi chiedo sempre su quali basi scientifiche si crede al disastro del 21-12-2012, quando tento di leggere qualcosa che vuole confortare la tesi dei catastrofisti, non reggo più di due minuti, mi rifugio nell’ironia dei vignettisti.
Il 26 gennaio del 1989 ha fatto questo discorso...
« L'equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto.
E NO! questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire:
beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest'uomo è mafioso. Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica.
Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza:
questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati. »
…il 19 luglio 1992 lo hanno ammazzato, esattamente 57 giorni dopo il suo amico e collega Giovanni Falcone.
Oggi abbiamo una classe politica che si dichiara innocente “solo perché non è mai stata condannata”, ma una sola assoluzione per insufficienza di prove e una pletora di decorrenza dei termini non sono sinonimi di innocenza.
Se l’America ha la sua marea nera, anche noi l’abbiamo, la BP ha messo un tappo all’avanzare del veleno, da noi qualcosa di simile ha permesso il dilagare della marea che cancella anche la memoria di chi ha cercato di tagliare la strada tra potere politico e potere mafioso.
Alfano ha scelto di non partecipare alla commemorazione dell'eccidio di Paolo Borsellino e della sua scorta, dico che è la prima cosa saggia che fa, non si può insultare la memoria di chi ha creduto nella giustizia con la presenza di chi la giustizia la sta coprendo di escrementi.
…usando il bon ton è d’obbligo, ma lo si fa se non si leggono i giornali e non si ascoltano i TG, nel giro di 5 giorni ne ho viste e sentite un numero bastante a far scoppiare una rivolta stile Rivoluzione Francese…invece no, tutto va bene madama la marchesa…
A Linea notte ho ascoltato Nichi Vendola e mi sono chiesta perché Bersani non dice la metà di quello che esprime Nichi?...i misteri del PD.
Un afa che taglia in due, esco da sotto la doccia e voglio ritornarci, mattinata da elettricità bastante a far funzionare una sedia elettrica, ora la calma, le sigarette e la due litri piena di acqua fresca che non dura troppo a lungo, la scoperta di avere a disposizione due computer monchi mi fa più ridacchiare che incazzare, il tecnico me lo aveva detto questa mattina, “mi dica ora se c’è qualcosa che non va, vado via e ci vediamo a settembre”, non l’ho fatto, uno mi permette di girare in rete ma non apre i video, l’altro mi mostra i video ma come entro nei blog degli amici mi butta fuori dalla rete, non oso scaricare un file da internet, mi è costata cara averlo fatto, c’erano più virus che pixel.
Tra una sorsata di acqua fresca e l’altra ho gironzolato per notizie, tutte degne di post, ma sarebbe lungo e “sacramentale” scrivere della manovra approvata al senato, di Sacconi che balla sulle punte per i licenziamenti che stanno volando a pioggia sullo stivale, di Tremonti che si bea di aver legato l’età pensionabile ai 40 anni di contributi, del califfo che definisce la banda ben organizzata “4 pensionati sfigati”, di Bossi che somiglia sempre più a San Paolo che dopo aver battuto il cranio cadendo da cavallo ha fatto quello che sappiamo, anche lui dopo l’ictus si è convertito a Roma Ladrona e alle poltrone agli incapaci e alla figliolanza, dei manifesti affissi a favore di un indagato, di un PM colluso…W l’Italia, l’Italia metà giardino e metà galera...
In Piemonte si va a ricontare i voti, il neo-governatore in salsa verde dichiara che “il popolo lo ha votato”, mica dice che due liste erano veri e propri cavalli di troia, diciamo che non me ne fotte più di quel tanto, tra un quarantenne incapace e una sessantacinquenne sulle sue…a me stanno sul lato B entrambi.
Il contenuto della due litri si è esaurito, vorrei scrivere quello che penso, ma dopo due righe sono obbligata a cancellare, non tanto per quello che penso, ma per lo stile che uso nello scrivere, mica posso lasciare un “mi hanno rotto il … o questi figli d…ce l’hanno messo n…” non fa fine.
Prima di andare a fare il “ricambio idrico” passo da Inserto Satirico, la vedo e … la satira sintetizza il testo che ho cancellato.
Ok, ora posso andare a procurarmi un’altra due litri, effettuare il ricambio idrico e non posso non pensare che la devo smettere di scaldarmi per i fatti che non mi toccano in maniera diretta…con questo caldo poi…perché non ci riesco?
Perché diavolo come sento parlare questi lanzichenecchi ho voglia di un novello Robespierre?
Capita discutendo che la memoria porti a galla ricordi che apparentemente non hanno niente a che spartire con il tema discusso, una sorta di associazione di idee.
Si parte discutendo di censure e limitazioni delle libertà, di quanto poco sia sentito il problema per la stragrande maggioranza della gente.
Quando ci tuffiamo in queste discussioni, ognuno di noi porta la propria esperienza diretta, convergiamo sulla stortura di dare una valenza politica a ogni azione, la voce dal fondo del bar strilla:
“ma che vi incazzate a fare, tanto sono tutti uguali”
Mancio mi guarda e fa spallucce, gli passo la pagina che gli avevo promesso, “Odio gli indifferenti” di Antonio Gramsci, la legge e condivide in pieno dicendo
“Preferisco litigare con te che vedere quel pirla attaccato al videopoker e sentirlo sentenziare su tutto senza dire niente di concreto.”
Mancio vota a destra da sempre, quando ci incontriamo ci punzecchiamo alla grande, ma davanti a simili campioni di inutilità siamo solidali.
Ripensavo alla discussione questa mattina, leggevo i giornali e pensavo all’ignavia di questo popolo di pecore ed ecco che, in automatico mi è venuta in mente una canzone di De Andrè del 1973, dedicata agli indifferenti, a quelli che detesto cordialmente e chiamo “massa amorfa decorticata della quale si farebbe volentieri a meno”.
Di questa canzone ne esistono due versioni, inutile dire che adoro questa sotto, in neretto le parti che sono state censurate:
LA CANZONE DEL MAGGIO (ORIGINALE)
Lottavano così come si gioca
i cuccioli del maggio ed era normale
loro avevano il tempo
anche per la galera
ad aspettarli fuori c’era primavera
la stessa rabbia la stessa primavera
Anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio se la paura di guardare vi ha fatto guardare in terra se avete deciso in fretta che non era la vostra guerra voi non avete fermato il tempo gli avete fatto perdere tempo.
E se vi siete detti non sta succedendo niente, le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco voi siete stati lo strumento per farci perdere un sacco di tempo.
Se avete lasciato fare ai professionisti dei manganelli per liberarvi di noi canaglie di noi teppisti di noi ribelli lasciandoci in buona fede sanguinare sui marciapiedi anche se ora ve ne fregate, voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri, se sono rimasti a posto perfino i sassi nei vostri viali se avete preso per buone le "verità"dei vostri giornali non vi è rimasto nessun argomento per farci ancora perdere tempo.
Lo conosciamo bene il vostro finto progresso il vostro comandamento "Ama il consumo come te stesso" e se voi lo avete osservato fino ad assolvere chi ci ha sparato verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte voi non potete fermare il tempo gli fate solo perdere tempo.
Ilvideo è quello della versione purgata, ma se scorrete i riquadri, c'è anche la versione originale, purtroppo manca la strofa introduttiva che si trova nella versione Francese.
CANZONE DEL MAGGIO (PURGATA)
Anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio se la paura di guardare vi ha fatto chinare il mento se il fuoco ha risparmiato le vostre Millecento anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti non sta succedendo niente, le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco provate pure a credervi assolti siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso le vostre porte sul nostro muso la notte che le "pantere" ci mordevano il sedere lasciandoci in buonafede massacrare sui marciapiedi anche se ora ve ne fregate, voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri, senza le barricate senza feriti, senza granate, se avete preso per buone le "verità" della televisione anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora che tutto sia come prima perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti, per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.
Oggi l’annuncio che Telecom, nel giro di 11 mesi manderà a spasso 6822 crani, magari l’80% faceva parte degli “indifferenti”.
Sacconi è allarmato, ha dichiarato che questo è grave, ma non perché 6822 persone resteranno senza reddito, no…perché dice: il dialogo con la parte sociale diventa difficile…
Comincia a capire che più aumenta la massa disoccupata e più la stessa prende coscienza della puttanata commessa dentro le cabine elettorali, siamo alla resa dei conti?
Ribadisco il mio no al ddl intercettazioni e il mio no alla censura alla rete, le leggi contro gli abusi esistono, che le applichino, mi pare che certi giornali di cui l’editore è il califfo meriterebbero il rogo mettendoci sopra chi li dirige e non parlo di quotidiani, parlo di settimanali.
…e mi pare che se ne siano accorti con un anno abbondante di ritardo, le prossime legnate le prenderanno i portatori di handicap, poi toccherà ai cassintegrati che da ottobre resteranno senza reddito…via via gli altri.
Avevano promesso una manovra di lacrime e sangue, non si può negare che non siano di parola, lacrime e sangue in senso fisico, provate a pensare se il DDL censorio fosse passato quante di queste immagini avremmo visto?
Di giudizi sulla massa italiota e sul governo che si è scelta ho scritto le mie impressioni, non sono una giornalista, sono solo una che scarica nel blog le proprie elucubrazioni, l’attuale binomio governo suoi elettori mi ha fatto venire in mente Dario Fo:
Il re dei ciarlatani
E pure voi ragazze piangerete se il dramma non vedrete fino in fine dove se state attente imparerete a far l’amore come le regine e non temete se stanotte è scuro abbiamo trenta lune di cartone con dentro le lanterne col carburo da far sembrare la luna un solleone.
Ma che aspettate a batterci le mani a metter le bandiere sul balcone sono arrivati i re dei ciarlatani i veri guitti sopra il carrozzone. Vedrete una regina scellerata innamorata cotta del figlioccio far fuori tre mariti e una cognata e dar la colpa al fato del fattaccio.
Ghe pensi mi ha trovato un altro modo per risolvere un suo preoblema personale, avendo promesso che li avrebbe messi al coperto tutti in breve tempo, non potendo dare un tetto a copertura, ha pensato di dargli una lapide a suon di manganellate.
Carta di identità del collezionista di stipendi senza lavoro della PA
Devo essere onesta, di questo tizio non sapevo molto, diciamo niente sino a quando non ha cominciato ad andare in escandescenze è spararle sempre più grosse e sempre più insultanti, ma poi mi sono detta:
Uno che è ministro nel governo del califfo non può che essere suo emulo.
Mi sono anche detta, se vuoi scrivere di qualcuno, un minimo di informazione la devi acquisire, se lo giudichi per questi due anni di diarrea verbale lo liquidi come hai fatto col suo datore di lavoro, soggetto affetto da disturbo della personalità multiplo.
Passo da Wikipedia per leggere qualcosa su di lui e mi chiedo se non è il caso di cambiare nome al parlamento, invece di Montecitorio lo si può definire:
CENTRO DI IGIENE MENTALE.
*****
WIKIPEDIA: Incarichi parlamentari
Ministro senza portafoglio per la pubblica amministrazione e l’innovazione (governo Berlusconi IV)
Dal 2009 è pensionato a 3000 euro al mese [5] per il ruolo diprofessore ordinariodi Economia Politica, oltre si intende, allo stipendio di ministro della PA.
Controversie
Nel 2008 si scaglia contro i "fannulloni" della Pubblica Amministrazione, minacciandone il licenziamento.[29][30]
Nell'agosto 2008 il sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione pubblica 11 vignette satiriche pubblicate dai giornali, tra cui Il Foglio e Quaderni Padani, con una connotazione positiva del Ministro e negativa dei dipendenti statali».[34]
*
Nel febbraio 2009 il settimanaleL'Espressorivela che il libro "Microeconomia del Lavoro", di cui Brunetta è co-autore, è ampiamente basato sul più noto testo americano del 1980 (Labor Economics, prima edizione del 1970, edito da Prentice-Hall, Inc.) di Belton M. Fleisher e Thomas J. Kniesner, non citato nel testo italiano.[35]
*
Il 2 aprile 2009 dichiara «Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro».[36]
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Il 27 maggio 2009 una sua dichiarazione sui poliziotti («Bisogna mandare i poliziotti per le strade. Ma non è facile farlo: non si può mandare in strada il poliziotto panzone che non ha fatto altro che il passacarte, perché in strada se lo mangiano») scatena polemiche da parte dei sindacati di polizia.[37]
Nella stessa occasione propone lo scioglimento dell'antimafia: «La mafia dev'essere affrontata in modo laico e non ideologico. [37]
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L'11 settembre 2009, aGubbio, nel suo intervento alla scuola di formazione delPopolo della Libertà, ha rivolto accuse al mondo del cinema, "riesumando" il termineCulturame. Al ministro ha replicatoCitto Maselli, con queste parole: «Non è un caso che Brunetta usi la parola 'culturame' che è stata la bandiera diMario Scelbanegli anni delle peggiori repressioni nei confronti delle culture e della vita democratica del nostro Paese. Il tono, l'arroganza e il semplicismo di Brunetta parlano da soli» [38]
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Il 19 settembre 2009, al convegno del Pdl veneto a Cortina d'Ampezzo, afferma che «Ci sono élite irresponsabili che stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato» e mette in contrapposizione «i compagni della sinistra per bene» e quella che definisce «la sinistra per male» o «di merda» alla quale augura «vada a morire ammazzata».[41][42] Successivamente dichiara di non pentirsi di quanto affermato pubblicamente.[43][44]
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Il 28 settembre 2009, durante un dibattito in occasione della presentazione del libro di Stefano Livadiotti «Magistrati - l'ultracasta», Brunetta definisce «mostro» ilConsiglio Superiore della Magistratura,
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Leggo inoltre che è un assenteista endemico del Parlamento Europeo, mi chiedo dove trova il tempo per fare l’assessore al Comune di Venezia e allo stesso tempo il ministro, passa da una rete televisiva all’altra, da una manifestazione all’altra, da un insulto all’altro e una domanda la voglio porre a questo COLLEZIONISTA delle poltrone del potere politico e relativi compensi.
Il 17 maggio ha premiato il CTO di Torino per la sua sana amministrazione, ora, un ospedale premiato da lei mi fa venire in mente una sola ragione del merito, che accoppa i malati o li rimanda a casa risparmiando sulle cure.
Che diavolo è il progettoWeek Hospital?
C’è una risposta che devo dare a questo secondo simbolo fancazzista bilioso parlamentare:
Io sono una di quelle che a suo dire deve “andare a morire ammazzata”, ho apprezzato la sua dichiarazione di non essere pentito del suo dire, quindi capirà anche il mio non avere peli sulla tastiera nel dirle:
ministro, torni da dove è scaturito o entri in terapia per curare il suo fottuto complesso di inferiorità, ci vada senza se e senza ma, visto che le sono piaciute quasi tutte le vignette di satira, tranne quella di Mauro Biani, gliene dedico un paio che le calzano a pennello, lei lavora un solo giorno al mese, quando deve fare la fatica di ritirare i 4 o 5 stipendi che ruba alle spalle degli Italiani, visto che devo andare a morire ammazzata, prima mi levo il gusto, ministro vada a fanculo magari scoprirà che le piace.
Anch’io sono “bassa un metro e cinquanta”, non è mai stato motivo di cruccio, rispetto a lei vengo valutata come persona pensante, lei può essere valutato solo in palmi urlanti, ne bastano un paio e anche i suoi la cominciano a valutare come soggetto che la continua a fare fuori dal vaso.
Dall'8 maggio 2008 ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali.
Mi sa che sarebbe stato più onesto creare il “ministero della macelleria sociale”, sarebbe stato più attinente con i guai che sono arrivati addosso agli Italiani da quei tre ministeri.
Da Wikipedia un brevissimo sunto su Sacconi privato…
[[[ È sposato con Enrica Giorgetti, laureata in giurisprudenza, tra le altre cose ex direttore dei rapporti istituzionali e della comunicazione di Autostrade S.p.A., ex direttore dell'Area strategica impresa e territorio di Confindustria e dal 2005 direttore generale di Farmindustria[6][7].
La nomina di Sacconi a ministro della salute è stata criticata all'estero dalla rivista Nature come un possibile conflitto di interessi, dato che questa è avvenuta mentre la moglie del neoministro ricopriva la carica di direttore di Farmindustria, l'associazione che promuove gli interessi delle industrie farmaceutiche. --].
Ora, con l’aiuto dei vignettisti vediamo cosa ha fatto per noi:
SANITA’
Ci sarebbe da chiedergli i danni per le somme spese nell’acquisto di un vaccino inutile quanto dannoso, utile solo alle tasche del produttore…ma solo alle tasche del produttore?
LAVORO
Su questo tema ha fatto subito l’assalto alla diligenza dello Statuto dei Lavoratori, lo smantellamento dei diritti e l’introduzione dello schiavismo, uno così è da mettere a scavare in miniera con una palla al piede e cibo commisurato alla produzione, durerebbe poco.
POLITICHE SOCIALI
La parola d’ordine, non ci sono soldi, ma poi vorrei capire cosa c’è dentro l’ambiguo termine “politiche sociali”.
Che voglia un popolo di ignoranti lo abbiamo capito, che voglia un popolo di schiavi … la pensione con 40 anni di contributi non si raggiunge…secondo me questo cerca rogne.
Oggi Torino ha visto un corteo di dimostranti come non ne vedeva da un pezzo e che diavolo, la gente comincia a sentire caldo al sedere, era ora.
Questi non bisogna mandarli a casa, bisogna esiliarli su un’isola deserta e mettere un cordone sanitario di navi, il primo che ci prova a fare Papillon…
Il prossimo lo dedico al ministro della PA, quello del “dovete annare a morì ammazzati”…sapesse quanto ho il dentino avvelenato con lei signor brunetta, ho scoperto che ha premiato gli ospedali virtuosi…voglio capire in che modo e a danno di chi si è verificata questa virtuosità…tranquillo, poi passerò a quelli in salsa verde e visto che sono equilibrata, toccherà anche al minestrone di dubbio gusto e contenuto del PD.
Scusatemi, ma devo salutare un amico che solo una volta ha lasciato traccia del suo passaggio, confermando una mia costatazione, che dovevamo tenere conto anche di quegli amici che ci leggono tutti i giorni senza intervenire, lui è uno di questi e nel suo unico intervento mi ha chiesto di non smettere di scrivere, che leggermi lo aiuta a mordere…
Ciao Pablo e grazie del tempo che mi dedichi, sono contenta di scatenare adrenalina che si trasforma in ribellione sociale.
Buon pomeriggio Pablo, a te e a tutti i Pablo che non perdono il senso della collettività. ;-))