giovedì 27 ottobre 2011

"HO RIUSCITO A COMPRARE"…

 

TG3 delle 14:20, le immagini dell’ingorgo causato dall’inaugurazione di un megastore di prodotti elettronici a prezzi scontati, mi sono detta che è la solita storia, gli azionisti avranno un dividendo maggiore e i produttori hanno dimezzato lo stock, lo esauriranno con la ricarica, dalle immagini che ho visto, ogni acquirente carico come un albero di natale, deve aver lasciato una media di 400€ a cranio, in contabilità si staranno ancora strofinando gli occhi.

 

Per me sono episodi che si sono ripetuti 30 volte su 37, prima di staccare il biglietto della lotteria che si chiama “pensionamento” ho lavorato nella centrale acquisti di una catena di ipermercati e ogni nuova apertura comportava le offerte speciali su tutti i prodotti immessi sui lineari.

 

Trattandosi di generi alimentari, in qualche modo ho sempre giustificato la calata dei maratoneti con mega carrello da riempire.

 

Forse non tutti sanno che, la prima esposizione di merce, alla catena di vendita non costa niente o costa solo il trasporto, i produttori si accoltellano quasi pur di offrire il materiale dell’inaugurazione, insomma, per il punto vendita, tutto grasso che cola.

 

Oggi però sono rimasta sbigottita, hanno intervistato due giovani acquirenti, un ragazzo e una ragazza, felici di aver messo le mani su non so cosa, ma visti i pacchi sicuramente materiale che passerà di moda nel giro di 3 mesi, al di la di questo, mi si è gelato il sangue nel sentire la stessa espressione:

 

…HO RIUSCITO A COMPRARE…

 

Chiedo conforto all’amico Carlo, la forma dialettale in Romanesco dovrebbe suonare:

 

…SO’ RIUSCITO A COMPRA’.

 

Quel “ho riuscito a comprare” detta da due giovani che non avranno avuto più di 25/30 anni mi ha dato la temperatura del perfetto “schiavo del sistema consumistico gestito dal tubo catodico”.

 

Per carità, di strafalcioni ne confezioniamo tutti…mi ha gelato constatare come la società descritta in Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, sia realtà consolidata.

 

Per mitigare l’amaro ho acceso le casse ascoltando questa…e si, comincio a sentirmi come gli Indiani Americani dentro le riserve.

 

 

 

In un mattino tiepido mi siederò in un prato
E tornerò giorno per giorno nel passato
E solcherò le rapide della mia fantasia,
dei giorni di poesia

E sarò consapevole che la mia testa strana
sognava un mondo senza figli di puttana
Un mondo senza deboli con essere pensanti
Padroni della vita, un mondo senza santi

Spenderò attentamente la mia sincerità
Parlerò di rivolta con caparbietà
Seguirò, traccerò un sentiero ovunque sia
Una strada buia, forse, ma mia
Supino lungo un argine ricorderò gli amici

E quanto fossimo distanti dai nemici
Per poi trovarci fragili ai trucchi dei bugiardi

davanti ai disonesti, ai moralisti, ai ladri. 
Ma poi le cose cambiano e tutto lascia il segno
E impari l'arte del cinismo e del contegno

E credi di essere libero, diverso tra gli eguali
Che il mondo ha un'altra faccia da sotto i tuoi stivali
Spenderò attentamente la mia sincerità
Parlerò di rivolta con caparbietà

Seguirò, traccerò un sentiero ovunque sia
Una strada  buia, forse, ma mia
Sì, sono stato giovane e privo di esperienza
E ho amato molto la parola intelligenza

Capace di una favola dove una vita vale
In termini di vita e non di capitale
Il tempo non è un giudice, non è nemmeno onesto
È solo un modo per finirla troppo presto

Ognuno vive attimi che cerca di fermare
Con reti di egoismo in un immenso mare
Spenderò attentamente la mia sincerità
Parlerò di rivolta con caparbietà

Seguirò, traccerò un sentiero ovunque sia
Una strada  buia, forse, ma mia.

L’ha scritta nel 1989, tirate le somme.

 

PS

In questa versione si sente meglio

http://youtu.be/6zyMG49ydDE