domenica 26 settembre 2010

…STA MALARAZZA…

  …DISTRUGGIMMILLA TU…CRISTU PI MMIA!!!

 MARCO CAREDDU

LAVANDAIE

STRACCI_copia MARCO CAR.jpg

http://www.satirici.com/

http://www.insertosatirico.com/

 

 Ok, teoricamente dovrebbe essere tutto finito, mi aspettavo qualcosa di “forte”, qualcosa di “corposo”, no, è arrivato un brodino per soggetti con colesterolo alto, della serie, se pensavamo che la telenovela sarebbe finita, ma finita sul serio ci siamo sbagliati, da domani sarà una valanga di parole che farà apparire i mesi appena trascorsi come un’oasi di silenzio.

Ho trascorso la giornata fuori e ora mi sono limitata a leggere il messaggio di Fini, mentre leggevo mi è venuta in mente una ballata Siciliana del 1800, rivisitata da Domenico Modugno negli anni 70 e che proprio un paio di post fa, l’amico di tastiera  http://cronachedaltrove.blogspot.com/  mi aveva lasciato come commento, è  il lamento di un servo che si rivolge a Gesù Cristo per lamentarsi del trattamento disumano del suo padrone.

Non voglio essere irridente verso chi ha fatto opposizione alla legge bavaglio, ma francamente mi aspettavo che il suo discorso fosse come la risposta che il Cristo della ballata da al servo e non viceversa.

MALARAZZA 

Versione originale di Lionardo Vigo

Un servu, tempu fa, di chista piazza
cussì priàva a Cristu e nci dicìa:
"Signuri 'u me patruni mi strapazza,
mi tratta comu un cani pi la via,
tuttu mi pigghia cu la so' manazza
la vita dici chi è mancu la mia.

Si jeu mi lagnu cchiù peju m'amminazza
chi ferri mi castja a prigiunia.
Undì jò mo ti prejiu 'sta malarazza
distruggimmilla Tu, Cristu, pi mmia
distruggimmilla Tu, Cristu, pi mmia".

"E tu forsi chi hai ciunchi li vrazza,
oppuru ll'ha 'nchiovati com'a mmia?
Cu  voli la giustizia si la fazza
non speri ch'autru la fazza pe ttia.
Si tu si omu e non si testa pazza
metti a profittu 'sta sintenzia mia.
Jò non sarrìa supra sta cruciazza
s'avissi fattu quantu dicu a ttia!"

 

Traduzione mia

 

Un servo tempo fa, in questa piazza

così pregava a Cristo e gli diceva:

“Signore, il mio padrone mi strapazza,

mi tratta come un cane in mezzo alla via,

tutto mi ha preso con la sua manaccia

e dice che la mia vita, non è mia.

 

Se mi lamento peggio ancora mi minaccia

mi mette i ceppi e mi castiga con la prigionia.

Quindi, io ora ti prego: questa cattiva razza

distruggimela  Tu, Cristo, fallo al posto mio

distruggimela Tu Cristo, fallo al posto mio.

 

“E tu per caso hai le braccia rotte,

o le hai inchiodate come me?

Chi vuole la giustizia se la faccia

e non aspettare che altri la facciano per te.

Se tu sei un uomo e non una testa pazza

metti in atto questa mia constatazione:

Io non sarei sopra questa brutta croce

se avessi fatto quanto sto dicendo di fare a te.

 

Ti lamenti, ma che ti lamenti

prendi il bastone e tira fuori i denti.  

 

Ecco onorevole Fini, dopo tanto guano da lei ricevuto, mi sarei aspettata che lei prendesse il bastone e tirasse fuori i denti.

 

Chi vuole la versione rivista nel testo da Modugno…la cerchi in rete digitando MALARAZZA di Modugno, dei canti popolari preferisco sempre le versioni originali.