domenica 26 febbraio 2012

MESSAGGI SUBLIMINALI

 

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Leggendo il post diSergio Un pezzo di pane a me e uno a me…”, ho avuto un flash mnemonico relativo alla pubblicità occulta inserita nelle pellicole cinematografiche, chi guardava il film non si rendeva conto che ogni 5 minuti passava un solo fotogramma con la tipica bibita americana, il consumo della stessa era balzato in avanti del 35%, poi la pratica della pubblicità subliminale è finita in tribunale e teoricamente l’hanno smessa.

 

Dico teoricamente a causa dell’uso che si è preso a fare del tubo catodico, lo smantellamento della coscienza DEL SE e DI SE, senza andare a mettere il dito nella piaga della “coscienza collettiva o sociale”.

 

Di fatto, i messaggi subliminali continuano, ma niente più fotogrammi nelle pellicole, ma azioni programmate che generano aspettative, desideri e ultimamente molta paura.

 

Lo studioso di linguistica Noam Chomsky ha estrapolato le 10 regole utilizzate dai signori del potere per addomesticare le popolazioni, dopo le ultime esternazioni del Presidente Napolitano sulla necessità dei sacrifici da fare, dei discorsi del Presidente Monti relativi ai sacrifici che porteranno allo sviluppo del Paese…sono andata a rileggerle, credo che siano note anche a loro due, per inciso, sono il decalogo o vangelo che dir si voglia, della Troika composta da FMI-BCE-UE.

 

Ve le propongo così come le ho prese da  

da http://www.comedonchisciotte.org del 23 settembre 2010

 

*****

1-La strategia della distrazione

 

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

 

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni

 

Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

 

3- La strategia della gradualità

 

Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.

 

4- La strategia del differire

 

Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e per accettarlo rassegnato quando arriverà il momento.

 

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini

 

La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

 

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

 

Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette di aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre determinati comportamenti….

 

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità

 

Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia, e rimanga, impossibile da colmare dalle classi inferiori".

 

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità

 

Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti...

 

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza

 

Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

 

10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

 

Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

*****

Non c’è più la pubblicità subliminale, ma la tattica subliminale palese che spinge la popolazione ad accettare tra due mali il meno peggio, nella speranza che il dopo sia meno doloroso, quindi, non la certezza che la cura pur dolorosa guarisca, ma coltivi l’illusione di poter stare meno peggio.

 

Come diceva l’amicoZac, Bombassei è un boia, ha dichiarato che lui estirperebbe la bacheca con il quotidiano L’Unità…manca solo la scomunica papalina e possiamo comodamente affermare che siamo nell’anno del signore 1947, alla strage di Portella della Ginestra.

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giovedì 23 febbraio 2012

A REDAZIONE.MYBLOG.IT

 

Mail inviata al server della nostra piattaforma dopo la centesima volta che mi crea problemi.

Salto i saluti per non imitare beppe grillo, ma ormai avete raggiunto una forma patologica che si può misurare solo applicando la statistica psicometrica, puntualmente come un mestruo mi create problemi.

ora mi state impedendo di inserire commenti nel mio blog e in parecchi blog amici, mi ripeto, non sono io che vi ho tagliato le gomme delle macchine, in compenso voi continuate a rompere le sfere a me.

Vi ho già posto la domanda...se vi do fastidio, ditelo a chiare lettere, migro altrove, ma prima voglio levarmi il sugo ponendo un paio di domande a Guido Scorza, ovvero, se il vostro comportamento è passibile di azioni se non legali, almeno sanzionatori.
Per esempio, non mi state mandando più (di nuovo come un mestruo) le notifiche...ma quando accidenti ve ne andate mentalmente in menopausa e smettete di usare gli ormoni al posto dei neuroni?

Tina Campolo
http://a100milionidiannilucedallaterra.myblog.it

Onde evitare che il discorso rimanga nel chiuso delle mie “alterazioni” nei vostri confronti e nella vostra strofettenza che a cicli costanti si ripete, da ora le comunicazioni ve le farò in due modi, mail prima, post dopo, non so se questo metodo possa servire a riportarvi  alla professionalità di due anni fa, a me serve a scaricare l’irritazione che siete diventati.

 

mercoledì 22 febbraio 2012

TROIKA BOIA DEL 21° SECOLO

 

Continuo a guardare la pagina bianca e non riesco a essere asettica, ogni volta che incorro nella “scusa buona per tutte le porcherie” ce lo chiede l’Europa, vado in apnea e divento scoordinata, una forma di dislessia grafologica…ma ne ho bisogno per scaricare la rabbia.

 

Ho appena letto che “l’Europa” ha sollecitato Atene affinché faccia slittare le elezioni.

 

Da Lettera43 “Sulla questione è intervenuta anche Angela Merkel, che ha invitato i partiti greci a sostenere le misure anti-debito anche dopo le elezioni anticipate: «Contiamo sul fatto che la democrazia greca rispetti le decisioni prese».”

 

Premettendo che la fraulein sta sbracando alla grande, dubito che conosca la Democrazia Greca e questi due che la rappresentano al meglio per averla pagata sulla loro pelle

 

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mi sorge una domanda:

 

“Poniamo che nessuno dei partiti firmatari della pena di morte del Popolo Greco venga eletto, che, chi arriva dopo decide per un “ORA BASTA”, segua le orme dell’Islanda, l’Europa muoverà guerra alla Grecia?”

 

I singoli governi Europei stanno assumendo la “funzione di boia esecutore materiale del boia troika” dei propri cittadini, in nome di cosa e in nome di chi?

 

La troika ha elargito (a parole) il prestito alla Grecia, ma di fatto ha innalzato il patibolo ben descritto da

 

MAX PALAZZO

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http://max-fraparentesi.blogspot.com/

 

e da

 

OTTO MAX

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http://www.blogger.com/profile/02905410757022924442

 

Mentre Atene piange, a Roma non solo non si ride, ma si sbraca alla grande, ci mancava ancora l’insulto generalizzato ai lavoratori che, a dire della presidente di confindustria sono dei ladri e nullafacenti, dico, bocca di rosa, mi pare che lei ha contribuito a far diventare popolare Ovidio Marras di Tuerredda che ha battuto la holding del cemento di cui lei fa parte a causa di un furto di strada…quindi, eviti di calare le sue doti su chi si alza il mattino per 1000€ al mese e non sa se vi torna a causa della spoliazione della 626, ma credo che la trattativa sui tagli l’ha illustrata al meglio l’amico

 

LUIGI ALFIERI

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http://vadelfio.splinder.com/

 

se voleva lasciare la carica con una figura di guano, traguardo raggiunto alla grande, ogni tanto mi ripeto che una delle tante cose che mi rallegrano di essere nata donna, la constatazione di aver scansato il rischio di sposarne una come la genie che circola al potere in questo periodo.

 

Se guardo al momento mi dico che ho ragione di guardare il mondo cose se vivessi in un'altra dimensione, ma poi scendo con i piedi per terra e mi rifugio nella musica, nei canti rabbiosi delle rivolte e in quelli sarcastici del mio guru, questa calza a pennello, specie nel finale  

 

FUTURE ABILITA’, SPERANZE UMANE … RIUSCIRE A GALLEGGIARE SUL LETAME.

 

…aggiungo, CHE LA TROIKA RAPPRESENTA

 

E mentre l’Europa taglia quelle che considera “metastasi cancerogene per evitare il contagio”, mi chiedo se non è arrivato il momento di fare una azione massiva, portare i nostri conti correnti a non superare i 10€ di giacenza mensile…visto da dove è nato il disastro, non è più il caso di permettere ai nostri “BOIA” di usare i nostri stipendi e le nostre pensioni per ammazzare la gente che non ha certo firmato quel debito.

 

E mentre tutto questo si snoda, la nostra sinistra mostra la sua natura di “serraglio contenente specie diverse”, Uolte l’Africano ha rigurgitato un altro dei suoi “pensieri del c@@@o” e baffino sventola lo spauracchio del terrorismo…che brutta storia aprire la bocca dopo un pasto pesante.

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Al TG3 Piemonte ho appena ascoltato la ricetta “sociale” secondo il marito della ministra del lavoro…vado in bagno, avevo visto giusto, fuffa fritta

sabato 11 febbraio 2012

NAZISKIN…

 ...ancora un paio di “NEIN” e i Greci metteranno la taglia con sotto scritto “VIVA o MORTA.”

Per il Popolo Greco la fraulein è una naziskin

  

In più di un blog ho lasciato questo commento: Come si può pensare di licenziare 11.500 persone in un paese di 12 milioni scarsi di abitanti?

Oggi mi sono rifiutata di seguire la “tragedia Italiana derivata dalla neve”, mi si sono sfarinate le nocciole di vedere reportage da “luoghi isolati e irraggiungibili” … e loro, le troupe di tutte le reti televisive note e ignote, ci sono arrivate con il teletrasporto per mettere assieme immagini “drammatiche”  e ansiogene?

Mi sono rifugiata in quegli articoli che inserisco tra i preferiti in attesa di avere il tempo di leggerli, prima ho dato uno sguardo ai giornali e sono rimasta basita, i Greci che devono essere licenziati nel giro di tre anni sono saliti a 15.000 e a questo punto, se esistesse, girerebbero le palle anche a Dio.

Da un pezzo nelle vetrine Greche campeggia questa immagine con la dicitura

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PERICOLO PUBBLICO

 

Dopo aver letto l’articolo de “Il Manifesto” di due giorni fa, mi sono detta che le va ancora bene che non hanno messo una taglia sulla sua testa, leggendo le cifre cercavo di fare i conti di cosa e in che misura potranno vivere i Greci…sotto uno stralcio dell’articolo…

 

***Il governo di «Papadimios», «Papa-boia», come è stato ribattezzato dall'opinione pubblica, sembra abbia accettato un forte taglio del 22% per lo stipendio minimo, che sarà esteso ai lavoratori del settore privato. Così un lavoratore nuovo avrà un stipendio mensile di 586,10 euro, invece dei 751,40 euro che aveva precedentemente, perdendo di fatto tre delle dodici mensilità dell'anno, mentre il sussidio di disoccupazione si riduce a 360 euro al mese. La «troika» ha poi un debole per i giovani. Così chi è sotto i 25 anni dovrà sopportare un altro taglio del 10% del suo stipendio minimo e accontentarsi di 528,49 euro al mese. E non basta. perché resta aperta la possibilità di un nuovo taglio del salario minimo e degli stipendi nel settore privato nei prossimi mesi e anni. Da parte sua il governo greco festeggia perché ha salvato la 13esima e la 14esima. 
Il salario giornaliero per un lavoratore non sposato e senza esperienza si riduce ai 26,18 euro, dai 33,57 euro, e per uno sposato ai 28,80 dai 36,92 euro. Lo stipendio per un lavoratore con tre figli e nove anni di lavoro si abbasserà agli 808,96 dai 1.037,13 euro. Per quando riguarda le pensioni lo scenario più probabile prevede l'immediato taglio del 15%-20% delle pensioni e del 15% per quelle integrative. La «troika» vuole una forte diminuzione dei contributi assicurativi, ma il governo greco sostiene che nel peggiore dei casi non deve superare il 10%. Gli stipendi e i contributi più bassi non si accompagneranno solo a pensioni più basse ma anche al bisogno di una riforma assicurativa e all'aumento della età pensionabile. L'abolizione del posto fisso nelle aziende a partecipazione statale e nelle banche si accompagnerà alla diminuzione dei loro stipendi e pensioni. Se non bastasse tutto questo, la «troika» imporrà fino alla fine del luglio «l'allineamento con i paesi concorrenti» della convenzione collettiva del lavoro.*** 

 

Oggi il quotidiano Greco “DEMOCRAZIA” esce con la variante, ma il succo non cambia…

 

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… pensando alle parole della Fornero e della Cancellieri, comincio a sospettare che la Grecia sia solo un banco di prova dell’esercizio di uno strapotere della finanza, per inciso, finanza che ha creato la crisi mondiale e non la vuole pagare, mi auguro che il Popolo Greco dica NO, costi quel che costi, per quanto brutta sarà, non lo sarà mai tanto brutta quanto i NEIN esigono, ho letto che la Fraulein ha dichiarato di avere paura se la Grecia fallisce…ci credo, le banche tedesche hanno tanti titoli di Stato Greci che se il paese fallisse, le banche tedesche ci potrebbero accendere i camini per i prossimi 30 anni…o confezionare altri titoli tossici da sbolognare ai pirla di turno…se qualcuno non lo avesse fatto, si vada a leggere il trattato di Lisbona, quello entrato in vigore il 1° dicembre 2009, assicuro che è istruttivo, fa talmente incazzare da poter uscire senza cappotto a -14° e non raffreddarsi.

 

SONO DALLA PARTE DEL POPOLO GRECO

 

lunedì 6 febbraio 2012

SPIGOLANDO TRA NOTIZIE

 

Ho appena finito di leggere i risultati della riunione del governo Greco che entro questa sera doveva dare una risposta su ulteriori restrizioni al Popolo Greco “ordinate dalla Troika UE-BCE-FMI”

VERSO IL DEFAULT …Papademos ha incontrato Georges Papandreou (socialisti), Antonis Samaras (destra) e Georges Karatzaferis (estrema destra), e ha addirittura chiamato il presidente della Bce Mario Draghi e il direttore generale del Fmi Christine Lagarde per chiedere aiuto nelle trattative.
Alla fine dei negoziati, nulla di fatto, anche se Papademos ha detto che c'è un'intesa sui «punti base» del piano suggerito dalla Troika.
«Non consentirò misure che portino a una maggiore austerita», ha detto Samaras, mentre Karatzaferis ha affermato di non voler «contribuire all'esplosione di una rivoluzione» accettendo le misure proposte dalla troika.”

L’aticolo completo http://www.lettera43.it/economia/macro/38807/grecia-niente-accordo-governo-partiti-su-riforme.htm

Dopo l’exploit del Senatore Monti, reiterato il giorno dopo e solo in parte correggendo il tiro sul lavoro monotono, ho prestato attenzione a quanto esterna la Ministra Fornero, volendo essere “educata”, dico che mi lascia perplessa.

Mi chiedo e Le chiedo…Professoressa Fornero, ma Lei si ricorda di non essere la “madre fondatrice” della macroeconomia politica e che prima di Lei si sono misurati in molti con la materia applicata?

E … si ricorda che prima della macroeconomia faraonica viene la microeconomia composta da piccole aziende e “botteghe artigiane” che, da che materia è stata creata, ha sempre riconosciuto che l’economia portante di un Paese è rappresentata da, artigiani, commercianti, agricoltori, allevatori e uomini?

Non so a quale scuola di pensiero Lei si è formata, spero non si sia formata e fermata al tetto di casa sua, nel caso lo avesse fatto…significa che durante la Giunta Castellani, Lei aveva preso solo una pausa dal corporativismo coniugale…fatti Suoi.

Ma rammenti che le sue teorie, se applicate, non saranno applicate a uno schema da spiegare in maniera virtuale, saranno applicate a gente reale che tira la cinghia, provi a vivere, non dico con 1000€, ma con uno stipendio medio, insomma, la guardi sul serio la gente che sarà la beneficiaria dei suoi provvedimenti.

Nel caso Le fosse sfuggito…nessun economista serio, davanti a una catastrofe annunciata e derivata dal sistema globale, si chiuderebbe  a riccio (la Merkel è un caso a se stante, troppo calvinismo mischiato alla politica economica) dentro le proprie tesi e teorie, si consulta, ma si consulta non con i propri omologhi, si consulta  con il pensiero antagonista e con periodi storici che hanno affrontato gli stessi eventi…

Sia umile, faccia un piccolo escursus nei nomi sotto, se poi Le avanza tempo, vada a scambiare un paio di opinioni con Luciano Gallino, l’ultima volta che l’ho visto è stato a giugno 2011, mi dico che è sempre un piacere e un arricchimento mentale incontrarlo…potrebbe giovarLe.

Queste sotto sono opinioni o aforismi che dir si voglia, di Signori della materia e non, con menti aperte a orizzonti infiniti.

*****

Quando si risparmiano cinque scellini, si lascia senza lavoro un uomo per una giornata.                                                                                                        John Maynard Keynes

Le imprese non assumono perché non ricevono ordinativi.                Davvero si può pensare che se gli facilitassero i licenziamenti assumerebbero folle di lavoratori?                                                      Luciano Gallino

Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi.                                                                                                           
Enrico Berlinguer, 1981

Far ripartire la crescita dovrebbe essere l’imperativo in Europa.        Bisogna invertire le politiche fiscali restrittive perché la via di un’ulteriore austerità è  sbagliata.                                                                           Joseph Stiglitz

Uno degli insegnamenti della crisi è che c’è bisogno di un’azione collettiva, lo Stato ha un ruolo da svolgere.                                                                  Il mercato distribuisce la ricchezza in modo iniquo.                             Joseph Stiglitz

La medicina per curare l’economia globale: incentivare una forte spesa pubblica, promuovere il risparmio energetico, ridurre le diseguaglianze.  
Joseph Stiglitz, Nobel Economia

Tagliare la spesa pubblica in un’economia depressa deprime ancor più l’economia.                                                                                                Per l’austerità si dovrebbe attendere che sia già ben in corso una forte ripresa.                                                                                                     Paul Krugman

Anni fa gli economisti avrebbero detto che l’austerità in piena depressione è una pessima idea. Oggi l’hanno dimenticato. E milioni di lavoratori pagano questa amnesia.                                                                                        Paul Krugman

*****

La cancelliera Merkel e il popolo tedesco scordano di essere stati graziati 2 volte, la prima nel 1948 e la seconda nel 1990, ma il Popolo Greco non lo ha scordato e lo sta divulgando…sto con il Popolo Greco.  

 

 

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Se questo accidenti di freddo non la pianta, finirò con il leggere anche il giornale parrocchiale, oggi l’economia è passata in secondo piano, in primo piano la neve e l’ira di “aledanno” come lo chiama Gap, dall’Annunziata ha dato la sensazione di uno che parla ma senza capire quello che dice, insomma, uno affetto dalle afasie di Broca e di Wernicke, ma in politica ormai sono la norma.

 

Di questa storia delle nevicate, mi disturbano i morti per il freddo e mi fa incazzare alla grande la storia dei treni bloccati per guasti ai sistemi elettrici…dico, quando i treni andavano a carbone, le vecchie tradotte attraversavano le pedermontane tra due metri di neve e se pur con lentezza, arrivavano a destinazione…Moretti, uno straccio di spiegazione no?

 

O anche lei dice che è colpa della protezione civile che non vi ha fornito cavalli e diligenze per trasbordare i viaggiatori e portarli a destinazione?

 

Scordavo, il Trattato di Maastricht martedì compie 20 anni…visti i recenti risultati, è ora di accopparlo.

 

giovedì 2 febbraio 2012

C’ERA UNA VOLTA

…IL SENSO DELLA MISURA E DELLA RIFLESSIONE.

 

monti,art.18,lavoro monotomo,lavoro per vivere,fornero con idee poche e ben confuse,rivolta sociale,aboliamo la ue e la bce.

 

 Mi pare di aver detto che ho dimenticato quando ho smesso di guardare le reti mediaset, credo che risalga alla fine degli anni 90, quando con gli amici abbiamo stilato una prima lista di beni e servizi da boicottare, dai prodotti made in Israele ai prodotti made mediaset & suoi derivati.

 

Quando oggi verso le 11:00 mi sono seduta davanti al PC e mi sono collegata ai quotidiani on line, mi sono stupita, una frase che definire inopportuna è poco, pronunciata dal  Senatore Monti

 

Monti: "Che monotonia il posto fisso I giovani si abituino a cambiare"

"L'articolo 18 in certi contesti può essere dannoso. Ridurre l'apartheid tra chi è dentro e chi è fuori".

 

Leggevo e pensavo all’amico Carlo, mi dicevo che questa volta lo avrebbe fatto nero e con ragione, che avrebbe presentato il conto anche a noi che abbiamo espresso stima al Professor Monti per lo stile e la misura…

 

Professor Monti, nel momento in cui siamo “obbligati” a studiare, a tenere comportamenti “consoni al ruolo”, non sempre lo digeriamo, lo sentiamo come un attentato alla nostra libertà di espressione, almeno, per me era così, crescendo, più di una volta ho mandato un “grazie” a coloro che mi obbligavano a essere “riflessiva” e analitica.

 

Non posso pretendere di darLe un consiglio, ma visto che da due mesi il mio blog è visitato da: La Sapienza, il Politecnico di Torino e il CSI di Torino, se qualcuno le gira questa massima che la Vicesuperiora del Convitto dove ho studiato mi ha costretta a imparare a memoria…potrebbe tornarLe utile

 

LA REGOLA DELLE 10 P

Pensa

Prima

Parla

Poi

Perché

Parole

Poco

Pensate

Portano

Pene

 

Dal mio punto di vista, la Sua partecipazione a una trasmissione come matrix è dequalificante, un contenitore di faziosità, stupidità, arroganza, qualunquismo a buon mercato e…FUFFA.

 

Fuffa per me significa “parole in libertà e distrazione di massa amorfa”.

 

E per ora la chiudo qua, ma non è detto che non ci torni sopra.

 

Da qualche giorno mi sto chiedendo per quale accidenti di ragione Voi, esperti e profondi conoscitori del pianeta economia, non date uno sguardo di sfuggita anche alle teorie di Keynes?

 

Per favore Professor Monti, pensi a queste parole sotto, le ha pronunciate il neo Presidente  del Parlamento Europeo

 

“”Sono stati i mercati finanziari a provocare la crisi, ora devono contribuire ad uscirne. È per questo che vogliamo la Tobin Tax


Martin Schulz, presidente Parlamento europeo, 30 gennaio 2012””

 

Poi, se le dovesse capitare nuovamente di parlare dei giovani…il senso della misura, lei è un economista, lasci il passo ai comportamentisti seri e ai sociologi , quelli che non vanno in televisione, cos’è “monotono” e cos’è esaltante, non scordi che Lei arriva da un mondo che non ha niente da spartire con la necessità di mettere assieme pranzo e cena, nel mio piccolo ho cambiato 7 posti di lavoro, andavo la dove pagavano meglio, ma era un altro tempo, un'altra umanità, un’altra economia, un'altra politica,  un'altra Italia e … non c’era questa UE e questa BCE, non c’era la Merkel e non c’era Sarcozy…c’erano i politici e la Polis…vuole mettere che non c’è comparazione?

 

Sto seguendo al PC Servizio Pubblico, parla una giovane bilaureata precaria che la invita a cambiare il suo status di Senatore a vita con il suo lavoro precario a vita.

 

La prossima volta si assicuri che la sua lingua sia collegata al cervello Professor Monti, detto questo, la mia stima nei Suoi confronti rimane, con qualche tacca in meno nel gradimento.

 

Lasci perdere l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, è marginale alla ripresa, non presti la sua faccia alla propaganda che vuole l’articolo 18 come freno agli investimenti delle lobby straniere, Lei sa meglio di me che, una volta eliminato l’articolo 18, non ci sarà la calata massiva degli investimenti stranieri, ci sarà solo una vasta serie di licenziamenti dall’apparato statale per far scendere la spesa pubblica.

 

Professor Monti…licenzi il 50% dei parlamentari e avrà risolto il suo problema con la UE e la BCE e il nostro problema di persone che devono mantenere 960 magnaccia del malaffare e … prima di tagliare gli statali, tagli le spese delle “missioni di guerra camuffate da missioni di pace”…se non lo fa, la pace sociale sarà solo una nota nei libri di storia dei posteri.