Da un TG all’altro, cercandoi risultati elettorali, cifre poche e parole tante,
un fiume in piena, tra vincitori e … vincitori, ..no…non e’ uno sbaglio, a
sentire loro hanno vinto tutti, compresi quelli che non hanno raggiunto il quorum,
a perdere siamo stati noi elettori di sinistra.
Me l’aspettavo, due sere fa mi sono sentita dire:
Per chiunque io voti, non andra’ mai a chi voglio, quindi me ne sto a casa.
L’affermazione di Ignazio mi si e’ inchiodata in testa e mi sono detta che non
ha tutti i torti, cerca la sua identita’ politica assimilata col poppatoio, non esiste,
non c’e’ piu’, tutto e’ cominciato il 12 novembre 1989 con la “svolta della
bolognina”, caduto il muro di Berlino Occhetto ha pensato di frantumare anche
il partito comunista piu’ grande dell’europa dell’ovest e dichiarare guerra al
PSI, ho visto vecchi compagni piangere dicendo:
Io sotto la quercia non mi ci vado a sedere.
Poi e’ toccata a noi, smembrati da tangentopoli, la sinistra Lombardiana, i
nipoti di Nenni, i seguaci di Matteotti, i socialisti onesti abbiamo dato
l’anima per tenere in piedi il partito, la fuga di massa verso i forzisti ha spazzato
via l’ambiguita’, non ci e’ dispiaciuto, (ci hanno risparmiato lo sforzo di buttarli
fuori) ma col tempo sempre piu’ esigui e sempre piu’ disincantati, ancora oggi
l’essere socialista scatena insulti, bene che vada ci chiamano ladri,
indiscriminatamente, io sono orgogliosa di essere socialista, non potrei essere
niente di diverso, sono piu’ a sinistra di chi si sente un puro nel troiaio che e’
il PD, le ibridizzazioni generano solo “chimere”, andiamo avanti, tutto il popolo
della sinistra ha sperato nell’ultimo governo Prodi, coalizzando le varie anime
della sinistra, metteva fine alle divisioni e agli astii. Illusione, che non sarebbe
durata l’ho detto vedendo Mastella e Dini, non mi sono stupita quando il
governo Prodi e’ franato sotto i colpi di Mastella e il voltafaccia di Dini,
non si puo’ pretendere che nella stessa stanza convivano il Cilicio e l’Ateo.
L’onesto per cause naturali e il bustarellaro per cause sempre naturali.
Il bambino era nato con un difetto congenito incurabile, nel suo cervello
abitavano Caino e Abele, sappiamo com’e’ andata.
Le segreterie delle varie correnti non hanno pensato alla base che sperava
in una svolta seria, che ridesse identita’ e appartenza, siamo rimasti orfani,
tutti. Coloro che hanno la mia eta’ o poco meno, quelli che sono cresciuti
nellesezioni di sinistra, quelli che abbiamo reso forte il sindacato, tutti noi
siamo orfani dell’identita’ politica che ci ha accompagnati come una
colonna sonora, sono andata a votare, per la provincia ho votato la linea
di Chiamparino, Saitta, per l’europa ho votato la sinistra extraparlamentare,
sto aspettando i risultati della provincia, ma da come si e’ messa, si andra’
al ballottaggio, nell’attesa scrivo, scrivo e penso a un uomo che il PCI
aveva macellato a causa della morale bigotta e bacchettona, alle sue
parole, ve le propongo, parole come macigni sul simbolo unitario della
sinistra, un dolore quasi fisico, scritte una vita fa e sembrano scritte oggi.
La memoria estirpata proprio da chi aveva il dovere di tenerla viva.
Alla bandiera rossa
Per chi conosce solo il tuo colore,
bandiera rossa,
tu devi realmente esistere, perché lui
esista:
chi era coperto di croste è coperto di
piaghe,
il bracciante diventa mendicante,
il napoletano calabrese, il calabrese
africano,
l'analfabeta una bufala o un cane.
Chi conosceva appena il tuo colore,
bandiera rossa,
sta per non conoscerti più, neanche coi
sensi:
tu che già vanti tante glorie borghesi e
operaie,
ridiventa straccio, e il più povero ti
sventoli. (Pier Paolo Pasolini)
Di seguito lascio la parola a Vox, il sonetto e’ dedicato a chi non ha sentito il bisogno di andare a votare. Ponzio Pilato e’ tornato di moda. Nemmeno io volevo votare, ma non facendolo avrei insultato i miei trascorsi in prima linea per i diritti di tutti e in particolare delle donne.
risultati
“Qualcuno frena e qualcuno tiene”.
E’ il giudizio sulle elezioni;
molti si sentono le balle piene
come dismostrano le astensioni.
Tanti dicono : <<E’ andata bene!>>,
ma per nascondere le delusioni!
A risentirne è sempre l’igiene,
visto che ci terremo Berlusconi.
Chi, per tenersi le mani pulite,
ha protestato e non ha votato
ha, tuttavia, deciso la lite
e, non volendo, ha partecipato.
Hanno manifestato malcontento
Facendo sì che spiri questo vento!
Vox
8 giugno 2009 in Inserto Satirico.
Ficchiamoci nelle teste tutti quanti che, se il presidente del milan non ha esondato lo si deve a lui, anzi, al suo basso ventre, se le “anime pure” che non si sono volute sporcare le mani con le schede elettorali avessero fatto lo sforzo, come sarebbe andata?
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