sabato 8 agosto 2009

IL CONTE di CAVOUR L’AVEVA DEFINITA: LA TASSA SUI PIRLA

Se dovreste vincere quasi un milione di euro,  cosa ci fareste?

 

Ieri acquistando le sigarette il tabaccaio mi ha chiesto se volevo la quota del sistema che sforna lui, una tantum la compro, facciamo la solita domanda, siamo in 14, cosa ci faresti con quasi un milione di euro? 

 

Quando nel neonato Regno d’Italia fu legalizzato il gioco del lotto, Camillo Benso conte di Cavour sibilò: chiamiamola  tassa sui pirla.

 

Lo Stato incamera quasi la metà delle giocate in tasse, ha tutto l’interesse (con lui il gestore della baracca) ad alimentare le speranze di chi fa la coda ai botteghini.

 

Il monte premi e’ da capogiro, impronunciabile, per quale accidenti di motivo non cambiano le regole del gioco evitando accumuli di questa portata?

 

Se non ricordo male, al totocalcio, se non c’era il tredici si spalmava la posta tra il 12 e l’11, e’ così difficile applicare quel principio anche al superenalotto?

 

Vi siete mai chiesti quante sono le probabilità che il 6 esca?

 

1 su 622.614.630 !!!

 

una su

 

seicentoventiduemilioniseicentoquattordicimilaseicentotrenta volte.

 

Questa mattina, al link sotto, mi sono gustata un post divertentissimo sul tema

Il blog ottuso http://nonho.blogspot.com/

 

Sviluppa la formula e ipotizza che sia più probabile il verificarsi di 6 eventi demenziali o quasi che l’avvento del 6.

 

Guardando bene la formula ho ghignato pensando che il conte di Cavour aveva  detto bene.

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