lunedì 3 agosto 2009

LE FORESTE PRECEDONO L’UOMO, I DESERTI LO SEGUONO!

La Cina acquista vasti territori fertili nei paesi africani sottosviluppati,  sovrappopolati e mal governati, destinandoli alla coltivazione intensiva,  seguono a ruota nella spesa: --l’India, l’Inghilterra e la Russia.

 

Della serie:

“prima si sono preso quello che c’era sotto, ora si prendono quello che c’e’ sopra e quando avranno finito di depredarli,  se ne andranno lasciandosi dietro il deserto.

 

Il fatto o notizia che dir si voglia, non è nuova, ma questa volta non mi sono distratta, ho prestato attenzione, alla fine ho tirato le somme dicendomi:

 

“che novità del piffero, saranno venti anni che nel mio gruppo si dice che la fantascienza ha sempre precorso i tempi di una trentina d’anni,  se non si sciolgono anticoncezionali negli acquedotti del mondo e si fanno 1000 passi indietro sullo sfruttamento forsennato dei territori fertili, il prossimo allevamento di bestiame a uso alimentare sarà di una specie a due zampe con l’uso della parola”.

 

Un paio di dati:

- nel 1700 l’umanità contava circa mezzo miliardo di persone e le fonti energetiche erano il carbone e la legna

- nel 1800 l’umanita’ raddoppia, un miliardo e va ancora a carbone e legna

- all’inizio del 1900 la popolazione e’ un miliardo e mezzo e va a carbone, idrocarburi e legna.

- oggi, nel 2009 l’umanità ha toccato la “modesta” cifra di 6 miliardi e 700 milioni.

 

5 miliardi in un secolo che ha avuto due guerre mondiali e l’energia atomica, che ha visto la cancellazione di popoli interi nel nome di niente, in un secolo che smesse le guerre “ufficiali di mezzo mondo contro l’altro mezzo” ha messo in campo le “guerre locali”,  dall’inizio degli anni 80 con la guerra Iran - Iraq e 1991, anno del primo intervento massivo in Iraq, non c’e’ stata una sola giornata senza bombe, senza quei morti quanti saremmo?

 

Le terre coltivabili non si sono moltiplicate nella stessa misura dell’umanità, a causa di questa crescita geometrica si sono assottigliate, inarridite, avvelenate, insomma, desertificate, ma visto che tocca sempre gli altri,  facciamo spallucce, quando si riuniscono per discutere il problema fanno solo sganasciare.

 

Per il buco nell’ozono manca solo che impongano una marmitta catalitica nel sedere di uomini e animali … la cosa divertente e’ che sono anche seri nel fare proposte idiote.

 

Provate a pensare una catena di ipermercati con 50 mila referenze (ovvero 50 mila tipi di merce esposta sui banchi, ogni marchio di pasta sforna 7/8 formati, quindi, 7/8 referenze, in un ipermercato i marchi sono presenti tutti), moltiplicatela per ogni punto vendita di sua proprietà…contate quante sono le catene della grande e media distribuzione e … non fatevi venire il mal di testa, date solo uno sguardo accurato ai gamberoni e scoprirete quanta melma hanno tra la corazza e la parte commestibile, la grande quantità che necessita per approvvigionarsi, spinge a pescare anche nelle fogne dei mari inquinati,  quanto manca a che i terreni seminati a grano smettano di produrre?

 

C’e’ qualcuno che controlla se i pescherecci d’altura rispettano il fermo biologico?

 

Ma il problema vero, quello che dovrebbere essere affrontato, lo si tiene a distanza, vuoi per motivi religiosi (niente preservativo, tra non molto il suo uso sarà definito OMICIDIO PREMEDITATO), vuoi per motivi di interessi economici (pappette, pannolini, latte in polvere, latte in crema, passeggini e altro tirano),  non si dichiara apertamente che siamo sull’orlo del collasso per mancanza di spazio e per spreco di tutto.

 

 

C’e’ una sola soluzione per riequilibrare risorse e popolazione, smettere di procreare come conigli e smetterla di produrre in maniera dissennata lo stesso bene sotto 100 mila nomi, gli spaghetti sono spaghetti, sia che li produca X sia che lo faccia Y, personalmente per il 70% della mia spesa, mi sono votata al NO LOGO.

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