mercoledì 21 ottobre 2009

GELMINI…CHE COGNOME INQUIETANTE!!!

Uno sguardo distratto ai giornali, un giro per blog amici e finisco sempre per leggere con attenzione i commenti, tema del giorno:  pro o contro l’ora di religione musulmana a scuola?

Pochi quelli che spiegano la propria posizione, molti quelli arroccati sul credo e tra questi mi ha colpito un commento che esalta personaggi alla rinfusa “farli santi subito” per l’opera meritoria di tutta una vita, tralascio i personaggi  che stimo e che mediamente si defilano dalle scene mediatiche, uno mi ha colpito: l’ex Don Pierino Gelmini.

Mi sono chiesta se chi ha lasciato il commento è a conoscenza del “triumvirato” ex don Gelmini – Giovanardi – Meluzzi, fautore il primo e difensori i secondi, della “cristoterapia”, nuovo protocollo farmacologico  da applicare contro la tossicodipendenza.

A mandarmi in bestia a marzo fu un articolo che riportava il “botta e risposta” tra Giovanardi e un gruppo di contestatori, lo riporto (per chi non lo sapesse, Pierino Gelmini è o era, un silenzio omertoso è calato sulla vicenda, indagato per abusi sessuali su ragazzi a lui affidati nelle comunità da lui fondate).

Durante il summit che si e' tenuto a marzo 2009, a una contestazione sulla figura del Gelmini, il ministro Giovanardi, oltre che difendere a spada tratta questa "terapia fantasiosa" ha esclamato:

MEGLIO ABUSATO CHE DROGATO.

La frase spiega l'anima cristianamente nera del Giovanardi, le comunità ricevono sovvenzioni da capogiro e chi le dirige non molla l’osso polposo facilmente, sette mesi fa mi sono posta  la domanda:

Che tipo di protocollo adotta la ”cristoterapia”? ancora oggi non ho risposte, ma solo ipotesi:

Volendo essere ironica penso a una serie ripetitiva di  cristonate”,  magari in varie lingue e dialetti per non annoiarsi.

Volendo essere sadica penso se per caso non consista  nell’ inchiodarli alla croce in senso reale per impedire loro di usare le mani per farsi.

Volendo essere civilmente realista, mi chiedo se, nel caso di morte di un paziente in crisi di astinenza sottoposto all'abbandono (perché di fatto, alla lunga di questo si tratta) non scatti l'accusa di omicidio  preterintenzionale per omissione di soccorso,  se il Gelmini, nella malaugurata ipotesi di decesso, può nascondersi dietro alla scusa "Non sono un medico"  (visti i suoi precedenti da rullo compressore non mi stupirei) il Meluzzi ha la conoscenza bastante a sapere che la cristoteparia e' solo una allucinazione verbale, non la si può nemmeno definire placebo, mentre la si può definire ennesima truffa.
Mi chiedo, da 18 anni si fanno guerre preventive agli stati canaglia, guerre alla malavita, non si può cercare di prevenire qualche morto che collassa durante una crisi di astinenza?
Si e' fatta una battaglia sfrenata al protocollo Di Bella, si basava sulla somministrazione di farmaci inibitori, un po' di prevenzione sulla somministrazione di balle per alleggerire le nostre tasche non sarebbe male.

Per non lasciare vuoti sulla figura che qualcuno vuole santificare ho fatto un giro in rete, da WIKIO ho trovato e copiato quel che segue, ne ero a conoscenza, ma letto così capillarmente è istruttivo.

Biografia non autorizzata di don Pierino Gelmini

L'accusa di molestie sessuale mossa da alcuni ex ospiti di don Pierino Gelmini ha fatto venire alla luce il passato pluripregiudicato di questo sacerdote. E' stato condannato a quattro anni di carcere e, dopo un omicidio avvenuto nel 1991, si inizia a parlare di abusi sessuali. Di seguito una breve biografia non autorizzata del fondatore della Comunità incontro.

1963 - L'uso fraudolento del titolo di Monsignore
Don Pierino Gelmini viene diffidato dalla curia nell'uso del titolo monsignore, che ancora non possiede. Ancora oggi sul sito della comunità incontro si sostiene che nel 1963 era già monsignore.

1969 - Il primo arresto
E' il 13 novembre, i Carabinieri arrestano don Gelmini, all'epoca segretario del cardinale Luis Copello, arcivescovo di Buenos Aires. E' accusato emissione di assegni a vuoto, truffa e del fallimento di una cooperativa di costruzioni delle Acli. E' anche convolto negli affari poco chiari di una ditta di import-export tra Italia e Argentina costituita grazie al suo incario nella curia romana. Nella sua villa viene trovata una Jaguar.

1970 - La fuga in Vietnam
Don Pierino, fugge nel Vietnam del Sud. Qui venne denunciato per appropiazione indebita ai danni della vedova del Presidente da parte del fratello di quest'ultimo, l'arcivescovo di Hué Nho-Dihn Thuc.

1971 - Quattro anni di carcere
Costretto a tornare in Italia, non può sfuggire alla condanna del luglio 1971 a quattro anni di carcere per fallimento, truffa ed emissione di assegni scoperti. Viene isolato a causa delle lamentele degli altri detenuti per i suoi comportamenti promiscui.

1976 - Il secondo arresto
Don Gelmini viene arrestato per la seconda volta insiema al fratello frate Eligio, noto frequentatore di feste mondane, confessore di calciatori, cappellano del Milan e amante del lusso. Sono accusati di aver ricevuto una bustarella di 50 milioni da Vito Passera, un imprenditore in difficoltà, per farlo diventare console onorario della Somalia ed avere facilitazioni nel commercio di burro tra gli Usa e il paese africano.

1977 - Ritorno alla Villa del lusso
Mentre il fratello frate Eligio continua a vestire maglioncini di cashmire, don Pierino ritorna ad abitare nella villa romana che La Stampa descrive così: «due piani, mattoni rossi, largo muro di cinta con ringhiera di ferro battuto, giardino, piscina e due cani: un pastore maremmano e un lupo. A servirlo sono in tre: un autista, una cuoca di colore e una cameriera».

1979 - Il nuovo business
Don Gelmini disse di aver rinunciato alla "carriera per salire su una corriera di balordi". Nasce il nuovo business delle Comunità incontro per il recupero dei tossico dipendenti. La prima è ad Amelia, nel cuore dell'Umbria, in un vecchio casale ottenuto in concessione 40ennale dal comune. Oggi sono oltre 150 in tutto il mondo, costruite grazie ad ingentissime donazioni tra cui 100 milioni di euro da Silvio Berlusconi.

1988 - Abuso nell'uso dell'anello vescovile
Don Pierino è un prete di rito latino, ma nel 1988 viene insignito del titolo di Esarca Mitrato della Chiesa cattolica greco-melkita. Ha diritto all'uso dell'anello, della mitra, della croce e della pastorale quando celebra la messa con rito greco, anche se non è vescovo. Don Gelmini commette spesso gravi abusi celebrando la messa in rito romano, ma vestendo paramenti greco-ortodossi. Inoltre utilizza l'anello da vescovo pur non essendolo.

1991 - Omicidio e prime indagini su abusi sessuali
Il 23 novembre Fabrizio Franciosi viene ritorvato morto sgozzato al grattacielo di Rimini. E' un cittadino di San Marino ed era stato ospite della casa madre della Comuntà incontro, il Mulino Silla. Dopo l'omicidio, tuttora avvolto nel mistero, il fratello aveva raccontato agli inquirenti riminesi di abusi sessuali ad opera di don Gelmini avvenuti in una casetta del parco della comunità. Carlo Franciosi, padre di Fabrizio, è uno stimato medico ed è Consigliere della Repubblica di San Marino. Ha dichiarato di essere molto turbato dalle nuove accuse a don Gelmini.

1993 /2003 - Una lettera a don Mazzi accusa don Gelmini
Nel 2003 don Antonio Mazzi riceve una lettera da parte di un ragazzo che sostiene di aver subito molestie sessuali da parte di don Gelmini nel 1993. E' stato per due anni ospite anche della comunità di don Mazzi, dove ha raccontato quello che è accaduto.

2004 - Un libro di Marco Salvia racconta la vita in comunità
Nell'ottobre 2004 esce il libro di
Marco Salvia "Mara come me" che racconta la vita all'interno di una comunità di recupero di tossicodipendenti. La storia è romanzata e i nomi dei presonaggi non sono quelli reali. Il 23 gennaio 2005 il quotidiano Il Manifesto pubblica una lettera on cui l'autore usciva allo scoperto, dichiarando, al contrario di come solitamente avviene, che nulla di quanto raccontato è “puramente casuale”. Inoltre, il personaggio chiamato “don Luigi”, è in realtà don Pierino Gelmini.

2006 - Il sostegno alla legge Fini-Giovanardi
Don Pierino fu uno dei maggiori sostenitori della nuova legge sulla droga che ha eliminato la differenza tra droghe leggere e pesanti. Ad un'anno e mezzo dalla sua entrata in vigore, iniziano ad essere evidenti i danni di tale provvedimento. I dati contenuti nell'indagine ipsad presentata dal ministro Ferrero in Parlamento e quelli della relazione annuale della Polizia parlano chiaro: è aumentato il consumo di droghe pesanti.

2007 -
Bruno Zanin accusa don Gelmini di violenza sessuale, il Vaticano sapeva
L'attore Bruno Zanin (Amarcord, L'Agnese va a morire, Il caso Moro), è l'autore dell'autobiografia "Nessuno dovrà saperlo" dove racconta di aver subito abusi sessuali da Don Gelimini all'età di 13 anni. Il capitolo che parle dell'abuso è disponibile gratuitamente in rete per volontà dell'autore sul sito
Bipensiero, può essere scaricato cliccando qui. Zanin, che è stato collaboratore di Radio Vaticana durante le guerre della ex-Yugoslavia, aveva raccontato gli abusi al direttore dell'emittente Padre Lombardo, che oggi portavoce del Vaticano. Zanin aveva informato anche un altro alto prelato: Monsignor Giovanni d' Ercole.

2007 - Il portavoce massone
Aldo Curiotto, addetto stampa di don Gelmini e sua moglie Maretta, segretaria del prete, lasciano gli incarichi presso la comunità dopo 18 anni. Il nuovo responsabile della comunicazione della comunità è Alessandro Meluzzi, psichiatra, onnipresente sugli schermi TV. Meluzzi è membro della Loggia massonica Madre Ausonia massoneria dal 1982, l'unca cosa a cui ha tenuto fede. Per il resto è un ex comunista, ex socialista, ex forzista, ex cossighiano, ex buttiglionano, ex diniano, ex mastelliano e ex verdi. E' anche sposato, divorziato e risposato.

2007 - Nuove accuse di abusi sessuali
Pochi giorni fa' si è diffusa la notizia che don Gelmini è indagato da sei mesi per presunti abusi sessuali nei confronti degli ospiti della comunità. Le accuse sono mosse da cinque ragazzi e sembrano credibili. Il cardinale Marchisano, ex vicario per la città del vaticano, invita don Pierino a farsi da parte e ad affidare la comunità ad un fiduciario. Si scatena il pandemonio: c'è chi grida santo subito, chi tace e chi come don Pierino non perde occasione per stare zitto combinando un gran casino.

2007 - Vittima delle lobby, non si devono risarcire le vittime
Don Gelmini dichiara di essere vittima di un complotto ebraico, suscitando le reazioni di Alan Elkan, del Rabbino Di Segni e di Riccardo Pacifici, il vicepresidente della comunità ebraica romana. Il giorno dopo ritratta e dice di essere vittima di un complotto della massoneria, lobby a cui appartiene il suo addetto stampa. Tuttavia, non ritratta le accuse di essere vittima della lobby gay, della lobby radicale e della lobby della magistratura anticlericale.
Inoltre, Don Gelmini ha sostenuto che la chiesa cattolica sbaglia a risarcire le vittime dei reati di pedofilia commessi dai sacerdoti.
A seguito di queste esternazioni, il portavoce di don Pierino "la peste" Gelmini ha dichiarato il silenzio stampa e l'avvocato Coppi, difensore anche di Andreotti e di Licio Gelli, ha comunicato la propria rinuncia a difendere il sacerdote.

E se un avvocato col pelo sullo stomaco rinuncia alla difesa del suo assistito una qualche ragione deve averla, o lo trova degno di internamento o lo trova indifendibile, quanto al Meluzzi, portavoce ufficiale dell’ex Don, ha messo nero su bianco il protocollo alla modica cifra di 14 €, questa è la presentazione che si trova in rete

GELMINI – MELUZZI  Cristoterapia

Cristoterapia Dialogo di vita, fonte di speranza
In esso gli autori descrivono il loro metodo di cura nei termini seguenti: "Cristoterapia è anzitutto imitazione di Cristo non è quindi né una filosofia, né una tecnica psicoterapeutica, né una semplice pedagogia etica e sociale. E' incece l'esperienza concreta di un incontro con Cristo" Si tratta dunque di compiere un percorso di amore e di libertà, al termine del quale "la pietra scartata dai costruttori, che si chiami malato mentale, tossicodipendente, deviante, emarginato, o semplicemente persona sola e disperata, è chiamata a diventare testata d'angolo nella costruzione del tempio e del Regno di Dio"

Prosaicamente:  “non ho capito un c@@@o di questa presentazione del protocollo, se lo avete capito e me lo spiegate…grazie”…santo…manco  fosse sant’Agostino o Ignazio di Loyola.

p.s. l’attuale “pensiero Gelmini” sulla dottrina e suoi amministratori la potete leggere nell’indirizzo sotto.

http://www.crumbria.it/rassegna/pdf/271763.pdf

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