VAURO
Chi di noi non si è commosso leggendo “Il diario di Anna Frank” alzi la mano.
Non la voglio fare lunga, diciamo che non l’avrei fatta nemmeno corta se, da una settimana non sentissi pomposità verbali, tutte tendenti a non scordare gli ebrei mandati al massacro nei lager nazisti.
Ma come diavolo si può mandare nel dimenticatoio un olocausto di quella portata?
E i sopravvissuti o i loro discendenti dove sono, come vivono e cosa fanno per non dimenticare?
La stragrande maggioranza si è sparsa per i 4 angoli della terra, vive come tutti i comuni mortali o come Moni Ovadia, porta avanti la battaglia per la vera pacificazione.
Quelli che non hanno scordato i metodi dei lager nazisti vivono in Israele e ripassano le lezioni affinando la tecnica, la arricchiscono di mezzi e metodi per renderla più incisiva, redditizia, crudele e dolorosa.
Vanno in giro con magliette col motto sulla schiena:
“ammazzali da piccoli e non avrai più problemi”
Dopo sbraitano che è in ascesa l’antisemitismo, se antisemitismo significa stare dalla parte degli aggrediti, ebbene si, sono antisemita, sono contro i discendenti della Stirpe di Caino.
Per non dimenticare, guardate sotto, macelleria a cielo aperto e ostruzionismo ai soccorritori.
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