Tra poco più di un mese andiamo a votare (in Piemonte si vota), ma questa volta sono perplessa, non perche non sappia per chi votare, ma per quello che sta succedendo all’interno degli schieramenti.
Sono talmente abituata al “serriamo le fila” che questa volta sono spiazzata.
La campagna elettorale viene fatta sottotraccia, quasi sussurrata, nessuno o quasi parla di programmi e quando ne salta fuori uno … scatta l’accusa di plagio.
Badiamo, non è il PD che accusa di plagio il PDL o viceversa (che dopo il proclama del califfo sull’onestà dei candidati ci stava tutto), ma sono PD e PDL che si stanno accoltellando al loro interno senza un briciolo di rispetto per chi ha fatto la propria scelta.
Con questi chiari di luna sono convinta che, la dove si vota, ci saranno sorprese, non tanto di cambiamento, ma di decrescita dei due schieramenti a favore dei movimenti di base che si, ancora li appoggiano, ma non per molto.
Non mi interessa quello che succede a destra, mi tocca quello che succede a sinistra.
Colpi calati come magli sul compagno che ha la sola colpa di aver scelto una formazione piuttosto che un’altra, incuranti del fatto che ci battiamo per lo stesso schieramento.
Sono arrivata al capolinea della pazienza, ne ho le scatole piene dei duri e puri, dei “come noi nessuno”, mi asterrò dal commentare i manifesti dei vangeli di parte ma, riposto uno dei miei manifesti sulla tolleranza che tenevo in ufficio, funzionava da deterrente per chi entrava con l’intento di esporre lamentele che, nell’intenzione del danneggiato di turno, dovevano farmi schierare dalla sua parte, nell’80% dei casi era in torto marcio.
LA PAZIENZA
La pazienza governa la carne
Rafforza lo spirito
Addolcisce il temperamento
Spegne il rancore
Estingue l’invidia
Sottomette l’orgoglio
Imbriglia la lingua
Trattiene la mano
Doma la tentazione
Sopporta il dolore
MA NON TOLLERA I ROMPICOGLIONI
Sono proprio fatta “così”
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