Sei arrivato 16 anni fa infilato dentro la tasca del giubbotto di Gigi, ti ha posato sul tavolo dicendo
“guarda che splendore”
Ai miei occhi eri solo un grosso topo incrociato con una talpa e un idrante naturale, dopo una serie di risse verbali hai piantato le tende e il patatrac che io ho fatto con Poppy, Gigi e Federica lo hanno fatto con te, umanizzato.
Poppy te le ha suonate senza pietà per farti capire che in casa comandava lei e tu hai accettato la sudditanza, forse la tua passione per i gatti si è sviluppata da quell’impatto.
Oggi con Maurizio abbiamo ripassato la tua presenza, guardavamo le foto e ognuna rappresenta un episodio, quando da bravo pirla ti sei fatto pungere da una vespa assumendo l’aspetto di un cane extraterrestre, quando un gatto scendendo dalla macchina ti ha fatto correre per la pineta, tu avevi la stazza e lui la grinta.
Buon viaggio nel non so dove Bobo, sei stato un compagno di giochi per Giulia, di risse per Maurizio e un fratello per Gigi e Federica.
Sono solo 2 giorni e so che mi ci vorrà parecchio ad abituarmi alla tua assenza, una cosa so che non accadrà, non sarai sostituito.
Questa sotto è dello scorso anno, la tua ultima estate a Porto Pino, il riposo del guerriero.
Noi ti ricordiamo così.
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