Carta di identità del collezionista di stipendi senza lavoro della PA
Devo essere onesta, di questo tizio non sapevo molto, diciamo niente sino a quando non ha cominciato ad andare in escandescenze è spararle sempre più grosse e sempre più insultanti, ma poi mi sono detta:
Uno che è ministro nel governo del califfo non può che essere suo emulo.
Mi sono anche detta, se vuoi scrivere di qualcuno, un minimo di informazione la devi acquisire, se lo giudichi per questi due anni di diarrea verbale lo liquidi come hai fatto col suo datore di lavoro, soggetto affetto da disturbo della personalità multiplo.
Passo da Wikipedia per leggere qualcosa su di lui e mi chiedo se non è il caso di cambiare nome al parlamento, invece di Montecitorio lo si può definire:
CENTRO DI IGIENE MENTALE.
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WIKIPEDIA: Incarichi parlamentari
Ministro senza portafoglio per la pubblica amministrazione e l’innovazione (governo Berlusconi IV)
Dal 2009 è pensionato a 3000 euro al mese [5] per il ruolo di professore ordinario di Economia Politica, oltre si intende, allo stipendio di ministro della PA.
Controversie
Nel 2008 si scaglia contro i "fannulloni" della Pubblica Amministrazione, minacciandone il licenziamento.[29] [30]
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Il 18 giugno 2008, nel corso di una puntata di Matrix, sollecitato da Enrico Mentana a parlare di qualche suo errore, dichiara: «Volevo vincere il Premio Nobel per l'Economia. ».[31].
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Nell'agosto 2008 il sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione pubblica 11 vignette satiriche pubblicate dai giornali, tra cui Il Foglio e Quaderni Padani, con una connotazione positiva del Ministro e negativa dei dipendenti statali».[34]
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Nel febbraio 2009 il settimanale L'Espresso rivela che il libro "Microeconomia del Lavoro", di cui Brunetta è co-autore, è ampiamente basato sul più noto testo americano del 1980 (Labor Economics, prima edizione del 1970, edito da Prentice-Hall, Inc.) di Belton M. Fleisher e Thomas J. Kniesner, non citato nel testo italiano.[35]
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Il 2 aprile 2009 dichiara «Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro».[36]
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Il 27 maggio 2009 una sua dichiarazione sui poliziotti («Bisogna mandare i poliziotti per le strade. Ma non è facile farlo: non si può mandare in strada il poliziotto panzone che non ha fatto altro che il passacarte, perché in strada se lo mangiano») scatena polemiche da parte dei sindacati di polizia.[37]
Nella stessa occasione propone lo scioglimento dell'antimafia: «La mafia dev'essere affrontata in modo laico e non ideologico. [37]
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L'11 settembre 2009, a Gubbio, nel suo intervento alla scuola di formazione del Popolo della Libertà, ha rivolto accuse al mondo del cinema, "riesumando" il termine Culturame. Al ministro ha replicato Citto Maselli, con queste parole: «Non è un caso che Brunetta usi la parola 'culturame' che è stata la bandiera di Mario Scelba negli anni delle peggiori repressioni nei confronti delle culture e della vita democratica del nostro Paese. Il tono, l'arroganza e il semplicismo di Brunetta parlano da soli» [38]
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Il 19 settembre 2009, al convegno del Pdl veneto a Cortina d'Ampezzo, afferma che «Ci sono élite irresponsabili che stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato» e mette in contrapposizione «i compagni della sinistra per bene» e quella che definisce «la sinistra per male» o «di merda» alla quale augura «vada a morire ammazzata».[41] [42] Successivamente dichiara di non pentirsi di quanto affermato pubblicamente.[43] [44]
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Il 28 settembre 2009, durante un dibattito in occasione della presentazione del libro di Stefano Livadiotti «Magistrati - l'ultracasta», Brunetta definisce «mostro» il Consiglio Superiore della Magistratura,
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Leggo inoltre che è un assenteista endemico del Parlamento Europeo, mi chiedo dove trova il tempo per fare l’assessore al Comune di Venezia e allo stesso tempo il ministro, passa da una rete televisiva all’altra, da una manifestazione all’altra, da un insulto all’altro e una domanda la voglio porre a questo COLLEZIONISTA delle poltrone del potere politico e relativi compensi.
Il 17 maggio ha premiato il CTO di Torino per la sua sana amministrazione, ora, un ospedale premiato da lei mi fa venire in mente una sola ragione del merito, che accoppa i malati o li rimanda a casa risparmiando sulle cure.
Che diavolo è il progetto Week Hospital?
C’è una risposta che devo dare a questo secondo simbolo fancazzista bilioso parlamentare:
Io sono una di quelle che a suo dire deve “andare a morire ammazzata”, ho apprezzato la sua dichiarazione di non essere pentito del suo dire, quindi capirà anche il mio non avere peli sulla tastiera nel dirle:
ministro, torni da dove è scaturito o entri in terapia per curare il suo fottuto complesso di inferiorità, ci vada senza se e senza ma, visto che le sono piaciute quasi tutte le vignette di satira, tranne quella di Mauro Biani, gliene dedico un paio che le calzano a pennello, lei lavora un solo giorno al mese, quando deve fare la fatica di ritirare i 4 o 5 stipendi che ruba alle spalle degli Italiani, visto che devo andare a morire ammazzata, prima mi levo il gusto, ministro vada a fanculo magari scoprirà che le piace.
PS
Anch’io sono “bassa un metro e cinquanta”, non è mai stato motivo di cruccio, rispetto a lei vengo valutata come persona pensante, lei può essere valutato solo in palmi urlanti, ne bastano un paio e anche i suoi la cominciano a valutare come soggetto che la continua a fare fuori dal vaso.
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