Una passeggiata tra le note, ma non le solite o quasi, quelle composizioni che esplodono improvvise a causa di una ispirazione che coglie gli autori non più di una mezza dozzina di volte nella loro vita.
Mentre leggevo un saggio sulla mitologia Greca, ho cominciato a muovermi al ricordo di una colonna sonora composta nel 1964, confesso di non aver letto il libro dal quale è stato tratto il film e di non aver mai visto il film, ma la musica mi si è inchiodata nella testa...è questa
Gregoris Tzistoudis è adorabile nel suo autocompiacimento nel suonare, chi non lo farebbe al suo posto?
Tra le sue mani gli strumenti si animano sviluppando potenza.
Altra composizione immortale, almeno per me, è questa
I 27 di eurolandia l’hanno eletto a inno, ma se Beethoven potesse dire la sua, non credo che direbbe “grazie”, alla luce di come si è sviluppata eurolandia, gli consiglierebbe una stornellata Romana che calza a pennello: LA SOCIETA’ DEI MAGNACCIONI
Poi mi sono tolta lo sfizio di riascoltare quella che reputo la più bella poesia musicale che mente umana abbia dedicato alla sua amata...
...diciamo che è un omaggio al Sardo di casa, del resto tra qualche mese ci si imbarca per andare a poggiare la schiena su quella sabbia e dentro quel mare, è il mare del suo paese d’origine...non male.
Nessun commento:
Posta un commento