martedì 22 gennaio 2013

LISCIA O SCAZZO? E MENO MALE CHE C’E’ DON GALLO

Tra i due termini non esiste differenza, il termine dialettale Messinese indica la tipica candeggima per sbiancare e la noia che definiamo scazzo.

 

Bene, posso dire comodamente che, sono “lisciata o scazzata” fate voi.

 

Fa un freddo del cavolo e odio il freddo, detesto i santi e gli eroi, siamo all’opira di pupi (sempre in Messinese, opera delle marionette), da due giorni sfarinano le nocciole con la fuga di Corona, a me non frega niente di lui ma comincia a rompermi che 10 minuti di ogni TG gli siano dedicati come se fosse notizia di vitale importanza per l'economia della Nazione.

 

Ieri ci stavo restando secca a furia di ridere, leggere che Cosentino scappa con le liste dei candidati inseguito, raggiunto da Nitto Palma e Verdini che si sono fatti consegnare il maltolto...ovvero:

 

“le virginee liste del partito di appartenenza”...somiglia a una lista dell’interpol.

 

L’ultimo ex Presidente del consiglio Italiano ha problemi di memoria a breve termine, continua a fare affermazioni che puntualmente smentisce un paio di ore dopo, insomma, se parla con la società laica, afferma che si farà una legge sulle coppie gay, se va a baciare la pantofola del signor Bertone, giura sul vangelo che non si aprirà alle coppie gay.

 

Non ho ancora capito tutto questo “sfruguliare” dentro le mutande della gente, come se, dal loro contenuto dipendesse la pace del mondo.

 

Oggi la liscia o scazzo mi ha spinta a spulciare giornali on line che raramente leggo, sono finita su Dagospia, scorrimento dei titoli mordi e fuggi, poi mi blocco, ghigno e vado a controllare...Don Gallo ha colpito ancora.

 

 

Mi sono detta che il giorno che si presenterà da Pietro, si farà aprire con un mitra in mano.

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