Da lunedì 18 a lunedì 25 aprile, in giro per Torino e sue cinture, una sola pecca, non aver potuto varcare l’ingresso del museo egizio, non perché chiuso, ma perché la “turista” che ho portato a spasso non ama la storia e i musei, quindi l’ho portata a visitare strutture.
La prima è stata la casa dell’amante del re, la Bela Rosina, purtroppo il cancello era esattamente come nella foto, chiuso, quindi ... solo uno sguardo dall’esterno.
La visita al castello di Rivoli è stata proficua, mi sono divertita a guardare Erminia che si aggirava sorpresa per lo stato di buona conservazione della struttura esterna e interna (escludendo le parti che sono state recuperate e destinate a esposizione di arte moderna), mi sono tenuta la bocca cucita sulla parte storica, o meglio, ho risposto a una sola domanda l’età del castello, poi ho lasciato che salisse e scendesse in autonomia e scattare foto.
E’ riuscita a tagliarle tutte, questa l’ho presa dalla rete, rende giustizia alla maestosità dell’opera.
Visto che continuava a restare sul tiepido andante, mi sono detta che una scossetta gliel’avrei data, salire in macchina e telare verso Nichelino, imboccato il vialone per Stupinigi l’ho invitata a guardare le strutture ai lati, quando la “casa di caccia” si è presentata, il suo “ooohhh” è stato eloquente, abbiamo fatto il giro attorno con la macchina e poi ci siamo fermati ad ammirare l’intero borgo, le ho scodellato il nome dell’architetto e di nuovo stupore, è proprio vero, nemo profeta in patria…sono pochi i Messinesi residenti nella Trinacria che sanno chi è stato e cosa ha fatto Filippo Juvarra.
Poi le ho detto: Venaria e Superga le hai viste le volte precedenti, ti porto a fare un giro per i gioielli che la città ha al suo interno.
Prima tappa, Villa della Regina, ancora in fase di ristrutturazione, coda al cancello per accedervi.
Uno scorcio di Piazza Castello vista da via Po
adiacenti a Porta Palazzo (Porta Pila per i bogia nen) sede del mercato più vasto d’Europa.
e altro stupore per l’ex Lazzaretto diventato una cittadella di eccellenza per le cure di tutte le patologie che si chiama Cottolengo.
Davanti alla sede del Parlamento (Piazza Castello) ci siamo messi a discutere
Guardando la struttura sopra ho sibilato
“Mi scoppia la testa al pensiero che cota mettendo piede la dentro sporca la storia”
Maurizio di rimando
“Ma lascia perdere…tanto…quello spara cazzate”
Io
“Gli sparerei al centro degli occhi e gliela farei smettere di sporcare la storia e sparare cazzate”
Erminia improvvisamente ha atteggiato la faccia a forma di punto interrogativo, Maurizio mi ha guardata stravolto e solo dopo ho messo a fuoco 4 divise che si sono girate di scatto a guardarmi…sorprese.
Sono andata verso la macchina dicendo
“se un rincoglionito con carica istituzionale minaccia di far scendere in strada 100 mila fucili, non trovo niente di sconveniente a dire che sparerei al centro degli occhi di uno che solo camminando in certi luoghi e con certe idee, sporca la storia”
Dentro la macchina si sono scatenati, una a chiedermi se la prossima visita deve portarmi le arance, l’altro a illustrare i miei trascorsi urlando che pensava mi fossi data una calmata, ho risposto che non ho commesso un reato, ho solo espresso un pensiero a voce alta, che avevo fame e andassimo a trovare un posto dove placare lo stomaco, alla fine abbiamo deciso di andare a mangiare un toast qua…
…abbiamo trovato un po di amici (circa un centinaio), le tavole imbandite, abbiamo mangiato costine di maiale, braciole, pezzi di pollo alla brace, melanzane grigliate…un dolce, caffè…dopo…la musica del 25 Aprile e spero che il prossimo sia quello della liberazione perenne da tramandare ai posteri.
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